Francavilla Fontana, 55enne arriva al Pronto Soccorso in codice verde ma muore poche ore dopo: aperta inchiesta

La Procura di Brindisi ha aperto un’inchiesta sulla morte di un uomo di 55 anni nell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana. La vittima avvertiva un forte dolore al fianco ed è stato classificato come codice verde dopo il suo arrivo in ambulanza, vigile e cosciente, al Pronto Soccorso.

Gli esami e gli accertamenti clinici non avevano fatto emergere nulla di preoccupante, ma il 55enne è deceduto nel giro di poche ore. La morte è avvenuta nel pomeriggio di ieri. Dopo la tac, ha accusato un malore ed è caduto a terra, sbattendo la testa.

Poi la situazione clinica è precipitata. Vano è stato ogni tentativo del personale sanitario di rianimare l’uomo. I familiari del 55enne hanno deciso di sporgere denuncia ai carabinieri.

Il pubblico ministero di turno della procura di Brindisi ha disposto il sequestro della cartella clinica e non è escluso che possa disporre l’autopsia per acquisire ulteriori elementi per chiarire le cause della morte dell’uomo.

Malato di cancro si aggrava in ospedale e muore: “Scarsa igiene e poco personale. Un incubo”

Torniamo ad occuparci di malasanità e di infezioni ospedaliere. Questa volta è il turno di Angelo, una nostra vecchia conoscenza. Questa volta ha voluto essere intervistato di spalle dopo le ripercussioni avute in seguito alla prima intervista.

Suo papà, malato di cancro, è stato ricoverato nel padiglione Balestrazzi del Policlinico di Bari. Qui ha contratto un’infezione ospedaliera a causa delle condizioni igienico-sanitarie precarie della sua stanza. Tutto è documentato da alcune fotografie inequivocabili. Nel video allegato tutti i dettagli.

Batterio killer nel cibo, 70enne di Trani muore in ospedale per intossicazione da listeria: indagini in corso

S’indaga sulla morte di un 70enne, deceduto nell’ospedale di Bisceglie, dopo aver contratto l’infezione da listeria, batterio killer che contamina gli alimenti. A riportarlo è TgNorba.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo l’avrebbe contratta dopo aver mangiato olive in salamoia vendute sfuse in un supermercato di Trani. Il servizio veterinario della Asl ha avviato i controlli nei luoghi frequentati dalla vittima.

Taranto, aggredito per strada da passante dopo aver fatto una multa: agente di Polizia Locale finisce in ospedale

Un agente della Polizia Locale è stato aggredito nel pomeriggio del 5 aprile, al quartiere Paolo VI, da un passante, entrato in scena per difendere un giovane appena multato in via Cavour.

Dalle parole ai fatti, è nata una colluttazione e uno dei due agenti sul posto ha riportato contusioni ed è stato portato all’ospedale Moscati. “Un’aggressione che non può e non deve passare sotto silenzio. Serve una risposta forte e immediata – così Patrizia Catucci della UIL FPL Taranto – Un fatto gravissimo che colpisce direttamente la professionalità e l’incolumità di chi ogni giorno opera per la sicurezza della nostra città. Non possiamo assistere in silenzio a simili episodi: ogni aggressione agli agenti è un colpo inferto all’intero sistema delle istituzioni pubbliche”

“Quanto accaduto riporta l’attenzione sulla drammatica carenza di organico e sull’insufficienza di risorse che affligge il corpo della Polizia Locale. Servono interventi concreti: è urgente avviare un piano straordinario di assunzioni e procedere allo scorrimento della graduatoria esistente, per dare respiro a chi è in prima linea e garantire un servizio efficace e sicuro alla cittadinanza”, ha aggiunto.

 

Bari, paura al Pronto Soccorso del San Paolo. Aggrediti da un paziente psichiatrico: feriti due infermieri

Nella notte tra il 30 e il 31 marzo due infermieri in servizio al Pronto soccorso dell’Ospedale San Paolo di Bari sono stati aggrediti da un paziente psichiatrico 55enne arrivato in codice arancione.

I due infermieri aggrediti, un uomo di 50 anni e una donna di 30, hanno riportato ferite lievi, rispettivamente con 5 e 8 giorni di prognosi. Secondo quanto ricostruito il paziente ha afferrato dal collo l’infermiere e avrebbe cercato di strangolarlo, la collega è intervenuta ma lo stesso paziente gli ha sferrato un calcio.

“Il paziente è stato trattato in tempi adeguati e sottoposto ad accertamenti ematochimici”, fa sapere l’Asl in una nota. “Stigmatizziamo l’ennesimo episodio di violenza frutto di un atto imprevedibile”, le parole del direttore generale Luigi Fruscio.

“Personalmente ho sentito i nostri due infermieri per esprimere la profonda solidarietà della ASL, assicurandogli tutela in tutte le sedi opportune”, ha poi aggiunto Fruscio.

Ha un ferita infetta ma rifiuta le cure, Maria ricoverata in ospedale: è in pessime condizioni

Torniamo a parlare della storia di Maria, nome di fantasia, un’ex insegnante di 86 anni che rischia la vita e che rifiuta ogni tipo di aiuto. Il nostro video è stato acquisito dai Carabinieri e portato agli atti in Procura, mentre Maria intanto è stata ricoverata da venerdì in ospedale, ma rischia però presto di essere dimessa e di tornare a casa in condizioni addirittura peggiori. 

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Mamma perde la testa, follia in Pediatria all’ospedale di San Severo: medici e infermieri barricati in una stanza

Una donna avrebbe aggredito verbalmente e minacciato il personale sanitario costringendolo a barricarsi in una stanza dell’ospedale in attesa dell’arrivo dei carabinieri.

E’ accaduto ieri nel reparto di pediatria dell’ospedale Masselli Mascia di San Severo, in provincia di Foggia. A quanto si apprende, anche dalla Fp Cgil, la donna ha portato la figlia prima in pronto soccorso e poi in pediatria, e ha preteso il ricovero della bambina nonostante non ci fossero posti letto a disposizione, rifiutando l’eventualità di un trasferimento in un’altra struttura.

Dopo poche ore è tornata in reparto e ha iniziato a inveire contro il personale, minacciando la dottoressa di turno, le infermiere e gli operatori socio sanitari che si sono quindi rifugiati in una stanza. A quel punto la donna ha iniziato a battere i pugni contro la porta, spaventando i bambini nel reparto, molti dei quali stavano giocando nella ludoteca o riposavano nelle camere.Nonostante l’arrivo della guardia giurata, la situazione non si è placata. Solo l’intervento dei carabinieri ha permesso di calmare la donna riportando la normalità nel reparto.

“Basta violenza contro gli operatori sanitari – afferma Angelo Ricucci, segretario generale della Fp Cgil di Foggia – chiediamo interventi concreti, tra cui il potenziamento della vigilanza e un presidio fisso delle forze dell’ordine nei reparti più esposti, un piano di prevenzione della violenza in sanità, con formazione specifica per il personale e campagne di sensibilizzazione rivolte all’utenza, pene più severe per chi aggredisce i lavoratori della sanità, affinché questi episodi non restino impuniti”. “Non possiamo più aspettare – conclude -. Lavorare in sicurezza è un diritto fondamentale di tutti gli operatori sanitari”.