Minaccia il suicidio, si taglia le vene e invia una foto al figlio: mamma salvata da Polizia e 118 ad Ostuni

Ha inviato una foto al figlio annunciando la volontà di suicidarsi, tagliandosi le vene. Invece che lasciarsi prendere dal panico l’adolescente ha subito chiesto aiuto alle due sorelle, che a loro volta hanno contattato il 112 per correre in aiuto della propria madre. Così è stata salvata dai poliziotti del commissariato di Ostuni una donna che risiede in un appartamento sul litorale del nord Brindisino e che ieri ha provato a togliersi la vita.

In collegamento a distanza con un medico, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, gli agenti sono riusciti a prestare le prime cure alla donna, trovata priva di sensi in una stanza, fermando l’emorragia in corso con uno strumento di fortuna che si trovava in casa, un guinzaglio. Mentre i poliziotti hanno soccorso in casa la donna, un’altra volante del commissariato di Ostuni, guidato dal dirigente capo Michele Marinelli, ha ‘scortato’ ed accompagnato il 118 nell’appartamento dove si stava consumando la tragedia. La donna è stata stabilizzata e portata in codice rosso all’ospedale Perrino di Brindisi per le cure del caso. Dopo l’intervento di poliziotti e medici ora è fuori pericolo.

Operaio Arif travolto da albero durante incendio, a Ostuni i funerali di Mario Rotiglio: presente Emiliano

“Caro Mario, la città ti dice addio. La tua città. Quella che ha conosciuto i tuoi sorrisi, la tua generosità, la tua disponibilità. La città nella quale hai costruito relazioni, vissuto amicizie. La città che lo scorso giorno si è fermata attonita alla notizia che la fedeltà al tuo lavoro è stata pagata a prezzo della tua stessa vita”. Questo è un passo dell’omelia di don Maurizio Caliandro, parroco della Santa Famiglia di Ostuni, dove ieri si sono svolti i funerali di Mario Rotiglio, il 66enne dipendente dell’Arif (Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali) morto durante le operazioni di spegnimento di un incendio sabato 20 luglio a Ceglie Messapica.

Chiesa gremita per l’ultimo saluto all’operaio. Oltre al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Ostuni Angelo Pomes e l’europarlamentare Valentina Palmisano. “Una delle frasi che molti ricordano – ha aggiunto il parroco – è il tuo invito ad essere creduti. Si, caro Mario. È importante essere creduti e per esserlo occorre vivere una vita credibile, come è stata la tua. Grazie caro Mario per quella tua voglia di correttezza che non ha mai ceduto alle lusinghe dell’anima borghese”.

Nel giorno dei funerali il sindaco ha proclamato il lutto cittadino “in segno di profondo rispetto e riconoscenza, nonché di partecipazione al dolore della famiglia del defunto”. La Procura di Brindisi indaga per omicidio colposo in violazione delle norme per la prevenzione sui luoghi di lavoro. Al momento sono tre le persone indagate, tra cui il direttore generale dell’Arif Francesco Ferraro.

Da Ostuni a Roma, Papa Francesco riceve le orecchiette fatte da giovani autistici: “Grande emozione”

Il sorriso di Papa Francesco nel ricevere le speciali orecchiette. L’emozione di chi questo progetto lo ha creato e lo alimenta ogni giorno regalando serenità e speranza a ragazzi autistici impegnati nella preparazione della tipica pasta pugliese. A Roma, nel corso dell’ultima udienza generale, il Pontefice ha ricevuto dalle mani di Giuseppe Primicerio, presidente della ‘Yuri srl benefit corporation’ che ha sede ad Ostuni, una confezione della pasta creata dal laboratorio d’inclusione sociale ‘Orecchiette-La pasta che vorrei’. Un progetto che può beneficiare del know-how dello chef stellato Massimo Bottura che, solo pochi giorni fa, ha cucinato per i grandi della Terra durante i giorni del G7 che si è tenuto a Borgo Egnazia, sul litorale di Fasano.

A consegnare a Papa Francesco le orecchiette c’era anche Yuri, uno dei ragazzi coinvolti nel progetto. Altri dieci chili sono stati donati alla Città del Vaticano. Inoltre, per il 2025, anno del Giubileo, a Roma ci sarà un corner dei prodotti realizzati dai ragazzi a Ostuni. “Per noi è stata un’emozione immensa – spiega Primicerio – poter donare al Papa le nostre orecchiette che rappresentano l’impegno dei ragazzi e delle loro famiglie che hanno voluto darci fiducia nel portare avanti questa iniziativa che ha come obiettivo quello di alimentare nella nostra comunità il sentimento dell’inclusione. Vorrei ringraziare lo chef Bottura, l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace e l’illustre cardiologo Fabio Sgura per aver sposato il nostro progetto”.

Meloni a testa in giù su Instagram, bufera sul presidente del museo di Ostuni: “Va rimosso dall’incarico”

Una foto della premier Giorgia Meloni a testa in giù è stata pubblicata tra le storie del profilo Instagram di Luca Dell’Atti, presidente del museo di Ostuni, in provincia di Brindisi. E il coordinatore provinciale di FdI, Luigi Caroli, chiede la sua rimozione dall’incarico. La foto è pubblicata tra le storie del profilo in cui ci sono anche alcuni riferimenti alle foibe e alle polemiche su Sanremo legate al conflitto mediorientale.

“Siamo di fronte ad un gesto vergognoso di una gravità inaudita – attacca il coordinatore provinciale e consigliere regionale di Fratelli D’Italia, Luigi Caroli – ed è necessario che il sindaco di Ostuni e l’amministrazione provvedano immediatamente a revocare l’incarico conferito da poco a chi ha pubblicato quella foto”. “Chi decide di ricoprire un ruolo – attacca Caroli – lo deve fare in maniera equilibrata, serena e nel rispetto delle Istituzioni”. Secondo Caroli “è davvero deplorevole questo gesto fatto da chi una figura che rappresenta comunque un’istituzione di nomina diretta dell’amministrazione comunale”. “Bisogna creare le condizioni per una nuova ‘agibilità democratica’ all’interno del consiglio di amministrazione del museo. Altrimenti ci sarebbero troppi condizionamenti. Faccio appello immediato al sindaco che possa così come lo ha nominato – conclude il consigliere regionale di Fdi – possa rimuoverlo. Sono convinto che il primo cittadino comprenderà l’esigenza senza perdite di tempo di rimuovere chi ha pubblicato quella foto”.

“Un’immagine della premier Meloni a testa in giù: certi linguaggi sono deplorevoli e ignobili, lo sono ancora di più se arrivano da chi ha la responsabilità di presiedere un’istituzione culturale o un museo. Esprimo solidarietà alla presidente Meloni e mi auguro che il signor Luca Dell’Atti torni presto a casa. La cultura italiana non ha bisogno certamente di lui”. Così il senatore Udc e presidente nazionale del partito Antonio De Poli.

“Se un uomo di cultura, quale dovrebbe essere ed il condizionale è d’obbligo”, il presidente “di un Museo arriva a pubblicare la foto di una persona, di una donna, peraltro Presidente del Consiglio, a testa in giù, è di tutta evidenza che non possa continuare a rivestire un incarico pubblico. Deve andare a casa a fare altro”. Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli D’Italia, Dario Iaia, in riferimento alla foto della premier Giorgia Meloni a testa in giù pubblicata tra le storie del profilo Instagram di Luca Dell’Atti, presidente del museo di Ostuni, in provincia di Brindisi.