Crolla palazzo a Bari, nuovo sopralluogo nell’area: in definizione perimetro sotto sequestro

Al sopralluogo, durato un paio di ore, hanno partecipato, il procuratore aggiunto Ciro Angelillis con la sostituta, Silvia Curione, che coordinano le indagini, al momento a carico di ignoti, per crollo colposo, il tecnico indicato dalla procura (il professore universitario Antonello Salvatori) con il direttore generale del Comune, il comandante dei vigili urbani, tecnici comunali, dei vigili del fuoco e rappresentanti dell’Arpa.

La verifica è anche servita a definire il perimetro del sequestro in modo da consentire agli abitanti di alcuni civici della zona, che ora non posso accedere alle loro case, di fare rientro nelle loro abitazioni. I tecnici hanno accertato il perdurare di situazione di rischio crollo a casa del fatto che una porzione dell’edificio è rimasto ancora in piedi ed è pericolante.
 
“Sono emerse da un lato le circostanze d’urgenza che devono essere fronteggiate per ragioni di sicurezza, e dall’altro le esigenze per accertare le cause del crollo”, ha detto al termine del sopralluogo Angelillis. “C’è l’esigenza di tenere in sequestro la zona interessata dal crollo e quella di garantire la sicurezza per le zone circostanti. Per la prima siamo interessati noi, per la seconda il Comune”, ha aggiunto.

Crolla palazzo a Bari, l’amministratore di condominio: “Nulla da rimproverarmi sono il primo che vuole la verità”

“Nulla da rimproverarmi. Sono il primo a volere conoscere la verità, a capire nel dettaglio cosa è accaduto. Grazie a Dio non è morto nessuno”. Sono queste le parole di Michelangelo Di Chiaro, l’amministratore di condominio del palazzo crollato in via De Amicis a Bari.

Ai microfoni de La Gazzetta del Mezzogiorno ha ripercosso le varie tappe di quanto accaduto nell’ultimo anno. È stato proprio lui, nel febbraio 2024, a notare il problema al pilastro. “Consigliato dai tecnici ho chiamato vigili del fuoco e uffici tecnici – ricorda -. Era un sabato mattina, avevamo sette giorni per mettere in sicurezza l’edificio, lo abbiamo fatto in cinque grazie al supporto delle ditte appaltatrici. Ciò che bisognava fare è stato fatto, dando puntuale comunicazione al Comune”.

“A marzo abbiamo nominato i primi professionisti, non il primo ingegnere trovato per strada, come qualcuno ha detto in questi giorni, ma persone molto note per la loro competenza – ha aggiunto-. A giugno arriviamo ad un elaborato di oltre 150 pagine. Il condominio, sia pure tra tante difficoltà, non si è mai tirato indietro da un punto di vista economico”. A settembre l’assemblea approva progetto e bozza del contratto, l’11 novembre vengono valutate 16 offerte e la scelta ricade su Dell’Aera Costruzioni di Casamassima.

L’amministratore di condominio è stata una delle persone già ascoltate dagli inquirenti che dovranno stabilire chi ha causato il cedimento del palazzo nell’inchiesta aperta al momento contro ignoti con l’ipotesi di reato di crollo colposo. Così come sono stati già ascoltati gli operai che erano al lavoro. Le iscrizioni nel registro degli indagati potrebbero arrivare già nelle prossime ore. L’area resta sotto sequestro.

Bari, cammina con il barboncino e vede il palazzo sgretolarsi. Scappa, cade e si rompe il bacino: “Grazie ai medici”

“Un sentito ringraziamento al Pronto Soccorso della Mater dei. Al Dott Edoardo Laghezza, al dottore che mi ha sollevata per farmi tornare a casa ed è riuscito a calmarmi dagli atroci dolori”.

Inizia così il post pubblicato sui social da una ragazza caduta per strada dopo il crollo del palazzo avvenuto in via De Amicis. Era a passeggio con il suo barboncino, poi ha iniziato a correre su Viale della Repubblica ed è caduta rovinosamente, rimediando una frattura del bacino avrà per 30 giorni.

“Grazie al radiologo e alle infermiere. Grazie ai dottori del 118. Infinitamente grazie. Frattura al bacino. Cerchiamo di aiutare chi ha vissuto il dramma”, ha poi aggiunto.

Crolla palazzo a Bari, Leccese: “Medaglia d’oro al merito civile per l’intero corpo provinciale dei vigili del fuoco”

“Conferire la medaglia d’oro al merito civile all’intero corpo provinciale dei vigili del fuoco di Bari. I nostri veri eroi”. È il desiderio annunciato dal sindaco metropolitano di Bari, Vito Leccese, in apertura della seduta del Consiglio metropolitano e all’indomani del salvataggio di Rosalia De Giosa, la donna di 74 anni rimasta intrappolata per 27 ore sotto le macerie della palazzina crollata mercoledì scorso in via De Amicis.

Il conferimento del riconoscimento – viene spiegato – è conforme alla legge 13/1958. Leccese ha ringraziato i vigili del fuoco per il grande lavoro svolto. “Rivolgo un plauso per il lavoro formidabile svolto dai vigili del fuoco coordinati dalla comandante Rosa D’Eliseo – ha aggiunto Leccese – una donna straordinaria che ha dimostrato quanto competenza, tenacia e umanità siano fondamentali per affrontare situazioni complesse e inattese come il tragico crollo della palazzina che ha sconvolto la città nelle ultime ore”.

Il sindaco ha detto di voler coinvolgere “il Consiglio comunale e il Consiglio metropolitano di Bari” nella richiesta di conferire possa “la medaglia d’oro al merito civile” ai pompieri.

Bari, avvia raccolta fondi dopo il crollo del palazzo: “Ho un mutuo da pagare su casa che non esiste più aiutatemi”

“Ho perso tutto, ma non la speranza. Aiutami a ricominciare”. Inizia coì il messaggio che accompagna una raccolta fondi, iniziata sulla piattaforma ‘Gofundme’, della proprietaria di una delle case distrutte nel crollo della palazzina di cinque piani, già evacuata un anno fa perché pericolante, avvenuto nel tardo pomeriggio del 5 marzo in via Edmondo De Amicis a Bari.

“Fino a poco tempo fa avevo una casa grazie a sacrifici di una vita intera. Oggi, tutto questo non esiste più”, continua il messaggio di Deborah, che sottolinea come un anno fa, dopo la dichiarazione di inagibilità dello stabile, abbia dovuto lasciare tutto.

“Ho sostenuto spese ingenti per più di decine di migliaia di euro per indagini, consulenze e obblighi burocratici, nella speranza di poter recuperare almeno una parte di ciò che era mio. Poi, il crollo”. Adesso, si legge ancora, “mi ritrovo con un mutuo da pagare su una casa che non esiste più, con debiti accumulati e con la necessità di difendermi legalmente in una situazione che non ho cercato, ma che mi ha travolta”.

Ho sempre cercato di farcela da sola, ma questa volta ho bisogno di aiuto. Ogni contributo, anche il più piccolo, può fare la differenza”. In poco tempo sulla piattaforma sono già arrivate donazioni dai 30 ai 100 euro. L’obiettivo fissato dalla donna è di 10mila euro.

Crolla palazzo a Bari, al via la guerra giudiziaria: c’è già la prima doppia richiesta di risarcimento danni

Via alla guerra giudiziaria per il risarcimento danni dopo il crollo della palazzina in via De Amicis a Bari. Due proprietari delle unità immobiliari, che si trovavano al piano terra, hanno inviato una formale messa in mora alla ditta Dell’Aera Costruzioni di Casamassima che stava effettuando i lavori di ristrutturazione, all’amministratore di condominio e agli ingegneri che avevano redatto il progetto di risanamento.

La quantificazione del danno non è stata ancora indicata. Viene contestato nell’atto l’inadempimento dell’obbligo di progettazione, direzione dei lavori e di realizzazione delle opere di risanamento strutturali. Potrebbe essere un’azione preliminare prima di una citazione di giudizio davanti al giudice civile.

Crolla palazzo a Bari, il ministro Piantedosi: “Vigili del Fuoco orgoglio nazionale”. Striscione della Curva Nord Bari

Il salvataggio di Rosalia De Giosa, la donna di 74 anni coinvolta nel crollo della palazzina a Bari, “è un risultato eccezionale che ancora una volta testimonia capacità delle squadre di soccorso di operare negli scenari più complessi. I nostri vigili del fuoco, orgoglio nazionale”.

Lo scrive su X il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi commentando quanto accaduto a Bari nella serata di ieri quando la pensionata travolta dal crollo della palazzina di cinque piani di via De Amicis, è stata estratta viva dalle macerie a 25 ore dal cedimento strutturale dell’immobile. “Le squadre di soccorso hanno lavorato senza sosta, mettendo cuore e professionalità”, aggiunge il ministro.

Anche i gruppi della Curva Nord Bari hanno reso omaggio ai Vigili del Fuoco con uno striscione. “Il pompiere paura non ne ha”, la frase che rievoca l’intramontabile coro.

Per 27 ore sotto le macerie, il miracolo di Rosalia: “Gridavo aiuto nessuno mi sentiva. Poi ho visto la luce”

“Freddo e paura, sono viva grazie al Signore e a mio marito scomparso cinque anni fa. In quel momento ho sentito un rumore forte, stavo uscendo per prendere un po’ di roba. Poi ho visto la porta blindata venirmi addosso, sentivo il ferro sopra di me. Mi sono accovacciata e nascosta sotto la porta. Mentre sentivo pietre e tufi che mi venivano giù”.

Rosalia De Giosa, la 74enne sopravvissuta sotto le macerie per 27 ore dopo il crollo del palazzo di via De Amicis, ricorda in ospedale gli attimi infiniti prima del salvataggio miracoloso dei Vigili del Fuoco.

“Ho gridato aiuto ma nessuno mi sentiva, il telefono squillava ma era in un’altra stanza. durante la notte ho sentito molto freddo solo che nessuno mi sentiva  ha aggiunto -. Ad un certo punto mentre urlano aiuto ho sentito che qualcuno mi aveva risposto, lì ho capito che mi avevano trovata. Ho continuato ad urlare e mi hanno risposto due vigili del fuoco, Pasquale e Giuseppe. Sono stati un faro in quell’attesa”.

“Dopo tanto tempo ho visto la luce e ho capito che erano i fari dei pompieri che stavano lavorando. Quando ho le luci ho ripreso a gridare, ho sentito qualcuno che mi rispondeva dicendo ‘un momento stiamo arrivando’ – conclude Rosalia -. Ci voleva tempo per arrivare da me, perché stavano scavando ancora ed ero ricoperta di macerie sopra la porta. Ho capito che stavano lavorando per la mia vita togliendo pietre e ferri. Per far uscire la gamba c’è stata un po’ di difficoltà. Ho avuto davvero paura, ora l’unica cosa che mi importa è parlare con figlio, abbiamo un rapporto bellissimo e voglio raccontargli tutto”.