Il 13 luglio scorso i Vigili del Fuoco e l’ingegnere del Comune, a seguito di un sopralluogo in una palazzina, hanno predisposto l’immediata evacuazione dello stabile, pesantemente lesionato dopo l’abbattimento di un altro. Al secondo piano abitava in affitto il signor Costantino con la sua famiglia.
Continue readingPrecipita dal quarto piano nel cortile della palazzina: 40enne muore a Lecce
A scoprire il corpo senza vita un altro condomino, sceso per buttare la spazzatura. La tragedia questa mattina.
Continue readingStrafatto di droga e alcol, Rocco rischia grosso: futuro incerto prenotate le visite mediche
Torniamo ad occuparci del caso di Rocco Montagna, il 66enne di Triggiano che consuma ancora oggi la sua vita tra alcol, droga e gioco d’azzardo con soli 300 euro di pensione.
Continue readingRocco strafatto di droga e alcol, nel palazzo va sempre peggio: Giovanna litiga con la vicina
Torniamo ad occuparci del caso di Rocco Montagna, il 66enne che consuma ancora oggi la sua vita tra alcol, droga e gioco d’azzardo con soli 300 euro di pensione. Continua a vivere nello stanzino condominiale e nel palazzo continua ad esserci tensione, mentre Rocco ha effettuato l’ultimo dei quattro tossicologici.
Continue readingStrafatto di droga e alcol, tensione nel palazzo. Ultima chiamata per Rocco: ore 11 visita al Serd
Torniamo ad occuparci del caso di Rocco Montagna, il 66enne che consuma ancora oggi la sua vita tra alcol, droga e gioco d’azzardo con soli 300 euro di pensione.
Continue readingBari, cacca e minacce nella cassetta postale. Terrore nel palazzo: “Qualcuno si farà male”
I residenti dello stabile al numero 71 di via Brigata Regina accusano il 60enne Aldo di mettere la cacca nelle cassette delle lettere, di farsi vedere in mutande o addirittura nudo fuori dalla porta di casa e di lasciare in bella mostra biglietti con pesanti minacce. Una situazione delicatissima, che abbiamo voluto verificare personalmente andando sul posto.
Continue readingGioca e si droga a 66 anni, tensione nel palazzo. Rocco dorme sui cartoni: la sorella chiede aiuto
Torniamo ad occuparci del caso di Rocco Montagna, il 66enne che consuma ancora oggi la sua vita tra alcol, droga e gioco d’azzardo con soli 300 euro di pensione. Siamo tornati a Triggiano strappando un appuntamento ai servizi sociali.
Continue readingPaura a Giovinazzo, minaccia di buttarsi dal quinto piano: 53enne salvata dalla Polizia Locale
Arrivati sul posto i vigili hanno subito intavolato con la donna, in evidente stato di alterazione, una trattativa e sono riusciti a tranquillizzarla e farla desistere dai suoi intenti, prima di affidarla alle cure del personale sanitario del 118.
Continue readingDemolizione ex sede Gazzetta del Mezzogiorno, la figlia dell’architetto Mangini: “Non chiamatela riqualificazione”
“È assai dolorosa la notizia della prossima demolizione della Palazzo della Gazzetta del Mezzogiorno, in via Scipione l’Africano, opera dell’architetto Onofrio Mangini. Se egli fosse stato un pittore, un poeta o un musicista, oggi avremmo validi motivi per resistere alla distruzione di un’opera dell’ingegno, anche da eredi. Ma le opere di architettura, quando sono e per come sono realizzate, appartengono a tutti, patrimonio della città per quella intrinseca qualità che ne ha determinato il ruolo di punto riferimento nel paesaggio urbano. Per questa ragione esse non possono – non devono – essere ridotte a semplici beni immobiliari sul mercato”. Inizia così il comunicato di Barbara Mangini, figlia dell’architetto che ha costruito l’opera.
“Il Palazzo della Gazzetta del Mezzogiorno in via Scipione l’Africano, inaugurato nel 1972, ha rappresentato una tappa fondamentale nella civiltà del costruire, nella innovazione tecnologica e nella ricerca espressiva dei nuovi materiali. Nei poderosi pilastri ottagonali rastremati a geometria variabile è cristallizzata l’idea di una costruzione concepita per un giornale moderno, capace di trasformare rapidamente gli spazi così come si trasformava l’informazione – si legge -. Dunque, al di là dei motivi familiari, di affetto ferito per la annunciata perdita di un’opera di mio padre, ciò che sento dolorosa è la privazione che verrebbe inferta alla città, alla cultura pugliese che non riesce a tutelare, a salvaguardare il patrimonio realizzato nel Novecento, nonostante le numerose testimonianze critiche e storiografiche. Ricordo qui, sommariamente, i convegni organizzati negli anni scorsi dall’Ordine degli architetti e dall’In/Arch i saggi di Nicola Signorile («Occhi sulla città», Laterza 2004) e di Livia Semerari («La nuova edilizia a Bari. Il dopoguerra e la città trasformata», Adda 2008). Nel Censimento della architettura italiana dal 1945 al oggi, realizzata dalla Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura appare oggi la clinica Villa Bianca, opera di Onofrio Mangini, ormai demolita e sostituita da un palazzo residenziale, e mi sconcerta e sconvolge l’idea che domani possa apparire in quella selezione il Palazzo della Gazzetta, ma solo attraverso foto d’epoca, quale traccia della rimozione del Novecento in una città che ha rinnegato i suoi poeti. A cosa è servito dedicare premi e convegni all’ architetto Onofrio Mangini se poi si demoliscono i suoi capolavori ? Voglio sperare che ci sia ancora il modo, lo spazio e il tempo per impedire una demolizione che – per paradosso – si ha l’impudenza di definire riqualificazione”.
Precipita da un palazzo a Roma, muore il barese Francesco Vitale: ipotesi tentativo di sequestro finito male
Il 44enne, separato con una figlia, a Bari era molto conosciuto nella scena delle discoteche. Pare avesse alcuni debiti importanti da saldare con alcune persone.
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