Furto di 7 computer da una scuola di Grottaglie, l’ideatore è un 15enne: denunciato. Coinvolti altri due minorenni

È un ragazzino di 15 anni l’ideatore del furto di sette computer in uso agli studenti di un istituto scolastico di Grottaglie (Taranto), messo a segno nei giorni scorsi.

La scoperta è stata fatta dagli agenti del locale Commissariato. La denuncia è scattata nei confronti del 15enne e di altri tre giovani, due dei quali minorenni, tutti accusati in concorso del reato di furto aggravato.

Lo scorso 20 febbraio il dirigente della scuola aveva denunciato il furto dei pc utilizzati per le esercitazioni di informatica. I sospetti sono ben presto ricaduti sul 15enne, già conosciuto dalle forze dell’ordine per piccoli reati.

Il minore, accompagnato dai genitori, è stato ascoltato dagli investigatori e messo davanti all’evidenza ha ammesso le sue responsabilità tirando in ballo altri suoi tre compagni, uno dei quali maggiorenne.

Nel corso delle perquisizioni domiciliari nei confronti degli altri tre sospettati i poliziotti sono riusciti a recuperare due dei sette dispositivi trafugati, che sono stati riconsegnati al dirigente scolastico. Le indagini proseguono per cercare di recuperare il resto della refurtiva.

Eccessivo uso di smartphone e pc tra minori in Puglia, il Garante: “Genitori scuola e istituzioni collaborino”

“In Puglia i dati sono abbastanza allarmanti: il 64,5% dei minori fa un uso un po’ eccessivo degli smartphone e dei computer”. Lo ha detto il Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza di Puglia, Ludovico Abbaticchio, intervenendo a Barletta a un incontro organizzato nella giornata dedicata al contrasto del bullismo e del cyberbullismo.

“È una lotta che deve essere portata avanti da un insieme di figure istituzionali a partire dai genitori, scuola ma anche enti locali, Regione e Parlamento – ha aggiunto -. Il tema della salute minorile è un tema ormai importante e non si parla solo di cyberbullismo ma di salute intesa come benessere sociale”.

Per il Garante “bisogna non solo educare all’uso corretto di pc e smartphone ma anche educare al rispetto della persona, dello star bene, del vivere insieme”. “I genitori sono fondamentali perché sono le espressioni istituzionalmente più importanti per i ragazzi per cui tutto parte da loro – ha proseguito Abbaticchio – poi c’è la scuola”.

“In questa giornata bisogna anche far capire ai ragazzi che il rispetto uomo-donna deve diventare una normalità”, ha concluso.