Viola i domiciliari, lo stalker di Carrassi finisce in carcere: chiesta la perizia psichiatrica

Siamo tornati in via Bartolo Longo per tornare ad occuparci della storia di Alberto, lo stalker di Carrassi che era finito agli arresti domiciliari dopo aver reso la vita impossibile a Domenica, alla farmacista di zona e all’intero vicinato. Lo facciamo con un’importante novità. Si trova ora nel carcere di Bari per aver violato ripetutamente la custodia dei domiciliari. Pare abbia trascorso un periodo in ospedale “dopo essere caduto dalle scale”, mentre secondo alcune indiscrezioni potrebbe essere stata richiesta una perizia psichiatrica. Il suo cane invece è al sicuro.

Terrorismo, arrestato il barese Luigi Antonio Pennelli. La perizia psichiatrica: “Capace di intendere e volere”

Originario di Acquaviva, ma residente a Sammichele, Pennelli avrebbe cercato di fondare l’organizzazione terroristica statunitense “The Base” in Italia. Dalle indagini è emerso che diffondeva materiale propagandistico antisemita e di matrice nazionalsocialista e avrebbe diffuso in un video delle minacce rivolte alla sanatrice Liliana Segre.

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Tabaccaia uccisa a Foggia, la difesa del killer chiederà la perizia psichiatrica. Lunedì l’autopsia

Verrà effettuata lunedì prossimo l’autopsia sul corpo di Francesca Marasco, la tabaccaia 72enne uccisa a Foggia il 28 agosto durante il tentativo di una rapina. Domani mattina è invece prevista in carcere l’udienza di convalida del fermo di Redouane Moslli, il marocchino di 43 anni che ha confessato di aver ucciso con quattro coltellate la donna. La sua difesa chiederà al giudice di disporre una perizia psichiatrica, per verificare la sussistenza di un vizio parziale o totale di mente prima del fatto o durante le tragiche fasi della rapina, in modo da accertare se l’indagato fosse capace di intendere e di volere.

Armi da guerra, la perizia psichiatrica: “L’ex giudice barese De Benedictis capace di intendere e di volere”

L’esito è stato depositato nei giorni scorsi e oggi, a mezzogiorno, è in programma una nuova udienza del processo. I giudici della Corte d’appello di Lecce sono chiamati a confermare o meno la condanna a 12 anni e 8 mesi di reclusione inflitta in primo grado.

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