Pesca illegale, sequestrati 150 chili di ricci di mare a Taranto: denunciati 6 pescatori

I militari della sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Taranto hanno sottoposto a sequestro 150 kg di ricci di mare, pari a circa 2.200 esemplari, raccolti da sei pescatori nonostante il divieto imposto dalla legge regionale. Il prodotto ittico era verosimilmente destinato ad essere immesso sul mercato nero. In seguito al sequestro, i ricci sono stati rigettati in mare per consentirne la ripopolazione.

I controlli eseguiti dalla Guardia di Finanza lungo il litorale costiero tarantino, in materia di pesca e di commercio ittico, sono riconducibili alla più ampia azione di polizia economico-finanziaria di controllo economico in mare e nelle acque interne. La legge della Regione Puglia prevede il blocco triennale della pesca dei ricci di mare al fine di garantire un periodo di ripopolamento della specie, per preservare la risorsa ittica e scongiurare il rischio di estinzione dovuto ai massicci prelievi.

Molfetta, pesca illegale di datteri di mare: sequestrati tre chili. Denunciato pescatore

I militari della Capitaneria di Porto di Molfetta hanno sorpreso un pescatore di frodo, appena sbarcato, con circa 3 chili di datteri di mare (Lithophaga lithophaga). L’uomo è stato fermato e denunciato. Il “bottino” è stato sequestrato, i molluschi, che sono stati prima distrutti, tramite schiacciamento, sono stati poi rigettati in mare. Come è noto, il dattero di mare è una specie protetta la cui pesca, consumo, detenzione e commercio sono vietati dalla normativa nazionale e dal Regolamento (CE) 1967/2006 in tutti i Paesi dell’Unione Europea, in considerazione del gravissimo danno che la sua raccolta provoca all’ecosistema marino (crescono all’interno delle rocce). Eppure la richiesta continua ad essere alta.