Orrore a Galatina, ragazzo disabile pestato da baby gang: identificati 6 aggressori. Sono tutti minorenni

Si sta stringendo il cerchio intorno agli autori del brutale pestaggio del 17enne tunisino avvenuto l’altra sera alla stazione ferroviaria di Galatina, in Salento.

Sei dei componenti della baby gang sarebbero stati già identificati, su altri sono in corso accertamenti. Hanno tutti un’età compresa tra i 15 e i 17 anni. L’ipotesi di reato è lesioni personali aggravate dalla minore età e dall’aver agito con crudeltà.

L’indagine è coordinata dal procuratore del Tribunale per i Minorenni di Lecce, Simona Filoni, che nelle prossime ore potrebbe avere ulteriori sviluppi.

Follia ad Ostuni, difendono anziano preso di mira dai coetanei: due 16enni pestati da baby gang nel centro storico

Vengono picchiati brutalmente da una baby gang per essere intervenuti in difesa di un anziano. Vittime due 16enni, l’aggressione è avvenuta nel centro storico di Ostuni la sera di sabato 22 marzo.

A denunciare l’accaduto è stata la mamma di una delle due vittime sui social. “Prima o poi succederà qualcosa di brutto e li capirete chi sono i vostri figli – si legge nel post -. Questo è mio figlio, solo per aver difeso un nonnino dagli insulti di questa baby gang. Lui e un compagno senza armi contro venti ragazzi armati di coltelli e spranghe di ferro”.

Il post in poco tempo è diventato virale e ha suscitato parecchie reazioni. Gli agenti del commissariato di Ostuni hanno avviato un’indagine per accertare l’accaduto. Al momento non sono state presentate denunce alle forze di polizia da parte dei genitori dei minori, ma i poliziotti stanno cercando di ricostruire la vicenda anche con l’acquisizione di immagini delle telecamere della zona.

Rissa per uno sguardo di troppo, pestato con calci e pugni nel cuore della movida di Lecce: grave 21enne

“Ce sta guardi? (Che stai guardando?, ndr)”. Uno sguardo di troppo, la minaccia tipica di chi si atteggia a rampollo di mala, e poi il pestaggio con calci e pugni.

Uno di questi dritto al volto di un 21enne che perde i sensi e cade per terra sotto gli occhi attoniti di decine di persone in una delle strade nel cuore della movida di Lecce. Il giovane è ora ricoverato nel reparto di neurochirurgia del Vito Fazzi del capoluogo salentino. Ha un trauma facciale e cranico, è in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita.

Sono le 23.30 di sabato sera e il giovane, assieme ad un amico, lascia i tavolini di un bar e si siede sui gradini di un’abitazione privata a ridosso della centralissima piazza Santa Chiara. Mentre discute con l’amico passa davanti a loro una coppia di due ragazzi.

Gli sguardi si incrociano, l’aggressore protesta per quegli occhi che pensa che lo stiano fissando troppo a lungo, parte la minaccia che innesca la folle aggressione. L’epilogo è noto: mentre il 21enne è a terra privo di sensi, alcuni testimoni chiamano la polizia e lanciano l’allarme.

Urtano auto in retromarcia, chiedono scusa ma vengono pestati a sangue: arrestati 3 giovanissimi a Barletta

Tre giovanissimi sono stati arrestati a Barletta dalla Polizia con l’accusa di lesioni personali nei confronti di quattro coetanei, due ragazzi e due ragazze, a seguito di una violenta aggressione. I fatti sono avvenuti la notte del 24 novembre scorso a seguito di un banale incidente, ovvero una manovra in retromarcia all’interno di un parcheggio e l’urto di un’auto in sosta.

Nonostante la volontà del ragazzo di voler rimediare al danno causato i 3 giovanissimi, insieme ad un altro ragazzo minorenne, hanno prima aggredito con violenza l’autista e, successivamente, un amico intervenuto in sua difesa. A nulla è servito poi l’aiuto delle rispettive ragazze perché il gruppo ha continuato a colpire con calci e pugni le giovani vittime. I tre giovanissimi si trovano agli arresti domiciliari, al minore è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini.

Bitonto, circondato e pestato da branco in periferia: 70enne grave. Intervento chirurgico al Policlinico di Bari

Un uomo di 70 anni è stato aggredito nel pomeriggio di martedì scorso alla periferia di Bitonto da un branco di almeno quattro persone. La vittima è stata accerchiata e picchiata, sul posto è intervenuto il 118 che lo ha trasportato in condizioni critiche al Policlinico di Bari. Ha rimediato un trauma cranico e diverse lesioni su tutto il corpo, tanto da rendere necessario l’intervento chirurgico. Le indagini sono affidate alla Polizia.

Bari, 15enne pestato per equivoco sentimentale: 3 coetanei si pentono e superano messa alla prova con volontariato

Pestano un 15enne per un equivoco sentimentale, lo minacciano con un’arma puntata contro, finiscono a processo e davanti al giudice del Tribunale per i Minorenni, dopo aver chiesto scusa alla vittima dell’aggressione, ottengono la messa alla prova. Protagonisti tre ragazzini baresi, tra i 14 e i 16 anni. La vicenda giudiziaria si è chiusa ieri, con la sentenza del Tribunale, dopo mesi di volontariato. L’episodio risale al 2021 e l’inchiesta nacque dopo la denuncia della vittima. Il suo racconto fu confermato dalla testimonianza dei suoi amici e dalle immagini delle telecamere di sorveglianza della piazza dove è avvenuta l’aggressione,. Al centro della vicenda una sua telefonata alla fidanzata di uno degli aggressori, ma in realtà il 15enne aveva iniziato una frequentazione con un’amica della stessa. 

“Il primo che si è scagliato contro di me mi ha tirato dal giubbotto, mi sono difeso spingendolo e poi sono stato aggredito contemporaneamente dai tre i quali mi colpivano ripetutamente con pugni al volto, inoltre cercavano anche di tirare dei calci che fortunatamente non andavano a segno in quanto riuscivo a scansarmi”, il racconto del 15enne pestato. La vicenda si è chiusa a distanza di anni, i tre si sono pentiti e hanno superato la messa alla prova. L’esito positivo della prova comporta l’estinzione del reato.

Omicidio a Molfetta, Lavopa pestato 6 anni fa dal gruppo di Palermiti: “Antonella Lopez una vittima innocente”

Tra Michele Lavopa, il 21enne di Bari fermato per l’omicidio di Antonella Lopez e per il ferimento di quattro giovani in un locale di Molfetta, e il gruppo di Eugenio Palermiti, vero obiettivo della sparatoria e nipote omonimo del capoclan del quartiere Japigia di Bari, ci sarebbero stati vecchi dissapori legati a un episodio di circa 6 anni fa, quando entrambi erano minorenni.

Come hanno spiegato in un punto stampa il coordinatore della Dda di Bari, Francesco Giannella, e il pm Federico Perrone Capano (titolare del fascicolo d’indagine), Lavopa sarebbe stato vittima in quella circostanza di un pestaggio (per questioni legate a relazioni sentimentali) avvenuto nei pressi del Fortino, a Bari vecchia, da parte del gruppo di Palermiti che venne filmato e fatto circolare tra le chat. Un episodio dopo il quale “l’indagato ha detto di essere cambiato”, hanno spiegato gli inquirenti.

Lavopa, come ricostruito dall’analisi delle telecamere del locale, sarebbe arrivato al ‘Bahia’ di Molfetta insieme a una decina di amici intorno all’1.30 di sabato notte. Circa un’ora dopo è arrivato nel locale anche il gruppo di Palermiti, di cui faceva parte anche Antonella Lopez. Nel giro di pochi minuti tra i due gruppi sarebbero volate minacce e insulti, e al termine del litigio Lavopa avrebbe estratto la pistola e sparato almeno sei colpi per colpire Palermiti. I proiettili avrebbero però colpito mortalmente Lopez e ferito Palermiti e tre suoi amici, trasportati in ospedali ma non in pericolo di vita.

“Si è trattato di una reazione improvvisa e incontrollata da parte di un giovane che ha impugnato una pistola e sparato nel mucchio, colpendo cinque persone”. Antonella Lopez, dunque, si è trovata al posto sbagliato nel momento sbagliato.