Mortalità in linea o inferiore all’atteso al Nord, mentre al Centrosud è lievemente superiore al previsto, soprattutto tra gli over 85: questi gli effetti dell’ondata di calore che nella seconda decade di luglio ha interessato la maggior parte delle città italiane. Si tratta dei risultati dei Sistemi di allarme (Hhwws), del Sistema Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (Sismg) e degli accessi in Pronto Soccorso (Ps) del ministero della Salute e del Centro Nazionale e Controllo malattie (Ccm) in relazione all’ondata di calore che ha interessato la maggior parte delle città italiane.
Il report, che prende in considerazione i dati dall’1 al 21 luglio, in particolare evidenzia un lieve eccesso di mortalità al Centrosud (+2%), con incrementi statisticamente significativi solo a Bari (+23%) e Taranto (+32%). A Reggio Calabria si osserva un incremento significativo (+34%) che però non appare associato solo alle elevate temperature. Al Nord è da segnalare in diverse città una mortalità inferiore all’atteso (-11% nel complesso delle città del Nord). Tra le città del Nord solo a Bolzano e Verona picchi di mortalità in concomitanza dei giorni di ondata di calore. Al Centrosud invece , in molte città (Perugia, Rieti, Civitavecchia, Roma, Latina, Pescara, Campobasso, Napoli, Bari, Palermo e Catania) si osserva un incremento della mortalità associata ai giorni di ondata di calore. Tra le città in cui è attiva la sorveglianza degli accessi in Pronto Soccorso si evidenziano incrementi nel numero di accessi giornalieri nella popolazione con più di 65 anni in concomitanza con i giorni di ondata di calore di luglio a Bologna, Ancona e Roma. Il report sottolinea infine che a partire dalla seconda metà di maggio (dal 15 maggio sono operativi i Sistemi Hhww) le temperature sono state in linea con le medie stagionali in tutto il paese e non sono state registrate condizioni di rischio dal sistema Hhww.