Trani, connessione Internet tolta ma non solo: 13enne picchiata con calci e pugni. I genitori finiscono a processo

La 13enne che ha denunciato per maltrattamenti i genitori, dopo che suo padre le ha disattivato la connessione a internet sul cellulare, sarebbe stata anche picchiata con calci e pugni che le hanno provocato lividi ed escoriazioni.

E’ quanto emerge dalle indagini della Procura di Trani che – a quanto apprende l’ANSA – ha chiesto il rinvio a giudizio dei genitori della ragazzina per maltrattamenti aggravati in danno di minore, in concorso. La decisione del padre di togliere la connessione dati al cellulare della 13enne dopo un’accesa discussione sarebbe quindi solo una delle condotte vessatorie descritte dal pubblico ministero nel capo di imputazione.

Gli accertamenti disposti dall’autorità giudiziaria, che si è avvalsa anche di intercettazioni ambientali e telefoniche, avrebbero individuato abituali maltrattamenti ai danni della ragazzina che vivrebbe in un contesto famigliare alquanto complesso.

La 13enne, ascoltata anche a scuola con un supporto psicologico, avrebbe riferito quanto vissuto tra le pareti domestiche. Da qui gli approfondimenti, anche con un incidente probatorio, e la decisione della Procura di chiedere il rinvio a giudizio dei genitori.

Terlizzi, picchia con il bastone la compagna e la costringe a prostituirsi: arrestato 37enne rumeno

La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un pregiudicato rumeno di 37 anni, emessa dal Tribunale di Trani – ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari- su richiesta della Procura della Repubblica di Trani. L’uomo è ritenuto responsabile dei reati di lesioni, atti persecutori e sfruttamento della prostituzione, nei confronti della propria compagna.

Il 12 ottobre 2024 una giovane prostituta rumena di 30 anni subì un violentissimo pestaggio, con un bastone, mentre esercitava l’attività di meretricio nella zona rurale di Terlizzi; nella circostanza, la violenza dei colpi inferti causarono alla giovane varie fratture e lesioni, costringendola, in seguito, ad un lungo ricovero in ospedale.

Nell’immediatezza dei fatti, la vittima raccontò al personale della Polizia di Stato intervenuto, di aver subito un tentativo di rapina, ad opera di alcuni soggetti sconosciuti, con il volto travisato. Tuttavia, l’attività investigativa posta in essere dagli investigatori della Squadra Mobile di Bari, diretta dalla Procura della Repubblica di Trani, ha consentito di riscostruire una vicenda ben diversa, raccogliendo, piuttosto, elementi probatori nei confronti del compagno della vittima.

Le evidenze investigative acquisite, infatti, hanno portato alla luce una situazione di completa soggiogazione della vittima nei confronti del suo compagno/sfruttatore, il quale la costringeva a prostituirsi, per poi sfruttarne i ricavi, ricorrendo anche alla violenza fisica e psicologica per sottometterla e controllarla continuamente.

In mancanza di collaborazione da parte della vittima, evidentemente spaventata ed impaurita per le eventuali ritorsioni che il proprio compagno avrebbe potuto attuare nei suoi confronti, al fine di accertare la verità dei fatti, sono stati decisivi gli elementi acquisiti a seguito dell’esame del cellulare della vittima.

È importante, tuttavia, sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.

Laterza sotto choc, 13enne picchiata da coetanea: l’aggressione viene filmata ma nessuno interviene

Diventato virale sui social e nelle chat il video di un’aggressione avvenuta per strada a Laterza, nel Tarantino, ai danni di una tredicenne colpita da una coetanea con ceffoni, calci e spinte. Alla scena hanno assistito diversi ragazzi, nessuno dei quali è intervenuto. L’aggressione è stata interrotta solo dopo diversi minuti grazie ad alcuni passanti e titolari di negozi della zona, tra via Mazzini, via Enrico Toti e via Monte Sabotino.

Sembra che la discussione, poi degenerata, sia nata per una richiesta di chiarimento su alcuni messaggi di una chat cancellati. Sull’accaduto indagano i carabinieri. In un videomessaggio diffuso su Facebook il sindaco di Laterza, Franco Frigiola, sigmatizza l’accaduto e afferma che “la violenza non è mai giustificabile. Nessuna ragione, neanche una discussione deve sfociare in un atteggiamento di violenza fisica. E’ fondamentale che i giovani comprendano che il rispetto per gli altri e la capacità di risolvere i conflitti in modo pacifico sono valori fondamentali”.

“Gli amici e quanti erano presenti durante l’aggressione – ricostruisce il primo cittadino – hanno scelto di non intervenire, anzi hanno alimentato la violenza filmando e ridendo e assumendo un comportamento profondamente sbagliato, da non emulare. La comunità laertina non è quella che da ieri gira sui social”. Frigiola parla poi di “episodio intollerabile” che “deve far riflettere tutti, nessuno escluso, anche – conclude – l’ultimo cittadino, il più disinteressato, non può restare indifferente”.

Orrore nel Salento, ragazzina disabile picchiata in piazza: nessuno interviene. E il video diventa virale sui social

Immagini raccapriccianti che lasciano senza parole. Una ragazzina disabile viene picchiata con schiaffi e pugni da due coetanee nella piazza del paese davanti a tanti ragazzi che riprendono l’aggressione per darla in pasto ai social. Nessuno interviene. L’episodio nel Salento, a Maglie, ad inizio novembre. Il video è diventato virale nelle scorse ore. La ragazzina aveva chiesto di rimuovere una foto postata sul web dove era stata ripresa con la pancia di fuori. Dal tentato chiarimento è bastato poco per sfociare in una brutale aggressione. La vittima cade per terra e tutti restano passivi. Il video è stato acquisito dai Carabinieri, sul caso indaga anche la Procura dei Minori.