Rimosso tumore addominale di 21 chili, operazione rara al Policlinico di Foggia: 50enne sta bene

Un intervento chirurgico raro e complesso per la rimozione di un tumore addominale del peso di 21 chili è stato eseguito nei giorni scorsi al Policlinico Riuniti di Foggia.

Il caso è stato trattato dalla Struttura Complessa di Ginecologia e Ostetricia Universitaria I, in collaborazione con la Struttura Complessa di Chirurgia Generale Universitaria e con la Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione Universitaria del Policlinico Foggia.

La massa del tumore, di dimensioni eccezionali, occupava l’intera cavità addominale della paziente, ostacolando i normali movimenti respiratori del diaframma e determinando una significativa compressione dei grossi vasi, in particolare dell’arteria aorta e della vena cava inferiore.

Durante l’operazione, la reale entità della patologia è emersa in tutta la sua complessità in quanto la massa comprimeva strutture anatomiche fondamentali e rendeva estremamente difficoltose le manovre chirurgiche.

Si è dovuto ricorrere a una laparotomia estesa, abbandonando l’approccio mini-invasivo solitamente preferito nei casi oncologici. La paziente, una donna di circa 50 anni residente a Foggia, è attualmente ricoverata. Le sue condizioni cliniche sono stabili.

Terapia innovativa al Policlinico di Bari: le cellule Car-T per i pazienti affetti da mieloma multiplo

Dal 7 aprile scorso è disponibile al Policlinico di Bari per i pazienti affetti da mieloma multiplo, uno dei più frequenti tumori del sangue, la somministrazione della nuova terapia con cellule Car-T (Chimeric Antigen Receptor-T cells).

Si tratta, si legge in una nota, del “primo esempio di ‘farmaco vivente’ in medicine” in quanto le Car-T sono costituite “da cellule linfocitarie già presenti nel sangue del paziente, che vengono inizialmente prelevate con procedure definite ‘aferetiche’.

Successivamente, vengono trattate in laboratori specializzati con processi di bio-ingegneria per renderle specificamente attive nei confronti delle cellule del tumore e, infine, dopo averne stimolata la crescita per amplificarne il numero, reinfuse nel paziente, precedute da un trattamento di preparazione non intensivo, definito di ‘linfo-deplezione’ “.

“Si tratta – spiega Pellegrino Musto, professore ordinario di ematologia all’Università di Bari e direttore dell’unità operativa dell’ospedale barese – di una forma di immuno-terapia cellulare davvero rivoluzionaria, che stiamo già utilizzando con successo da circa un anno presso il nostro Centro in pazienti affetti da alcune forme di linfoma, con una attività che gli studi clinici internazionali hanno dimostrato essere significativamente superiore”.

“Abbiamo avuto la possibilità – ricorda Mario Delia, coordinatore del team multidisciplinare per il programma Car-T del Policlinico di Bari – di disporre di questa innovativa forma di terapia cellulare, che ha aperto nuove importanti prospettive per i pazienti affetti da mieloma multiplo grazie agli accreditamenti ottenuti negli anni scorsi dal Centro nazionale Trapianti (Cnt) e dallo Joint Accreditation Committee Isct & Ebmt) (Jacie), cui ha fatto seguito la necessaria autorizzazione regionale”.

Bari, chirurgia epatica estrema al Policlinico: rimosso tumore al fegato di 5 chili a paziente 60enne

Chirurgia epatica estrema al Policlinico di Bari per l’asportazione di un tumore di quasi 5 kg e 30 cm di diametro, che occupava più della metà dell’addome in un paziente di 60 anni. Un caso di estrema complessità, giunto in urgenza con un’emorragia epatica in atto, che ha richiesto il coinvolgimento di equipe multidisciplinari per salvare la vita del paziente.

L’uomo è arrivato con un’anemizzazione severa da tumore epatico gigante e sanguinante ed è stato preso in carico dalla chirurgia generale universitaria “V. Bonomo” del Policlinico di Bari, diretta dal Prof. Mario Testini, di turno per le urgenze per il trattamento del caso.

Prima è stato necessario sottoporre il paziente a un trattamento di angioembolizzazione arteriosa per ottenere l’immediato arresto dell’emorragia, l’intervento è stato eseguito dal dott. Mauro D’Addato, dell’equipe dei radiologi interventisti, diretta dal prof. Antonio Stabile Ianora.

Nei giorni successivi, il paziente ha affrontato un’insufficienza renale acuta, trattata con emodialisi e terapia medica, dall’equipe dell’unità operativa di nefrologia diretta dal prof. Loreto Gesualdo, fino al graduale recupero della funzionalità renale, normalizzatasi dopo circa due settimane.

Una volta stabilizzato è stato possibile eseguire l’epatectomia sinistra allargata, intervento chirurgico eseguito dall’equipe del prof. Testini, primo operatore il dottor Panzera con la dott.ssa Arianna Pontrelli, per asportare la grossa massa tumorale e parte del fegato.

Attualmente, l’uomo è stato preso in carico dal prof. Marco Tucci, dell’equipe di oncologia medica diretta dal prof. Camillo Porta, per il proseguimento delle cure oncologiche.

Maratona al Policlinico di Bari, eseguiti 13 trapianti in 4 giorni: “Grazie speciale ai donatori e alle loro famiglie”

Tredici trapianti eseguiti in quattro giorni. E’ la maratona che, nelle sale operatorie di Asclepios, nel Policlinico di Bari, dall’11 al 14 marzo ha visto protagoniste diverse equipe mediche altamente specializzate: la Cardiochirurgia, diretta da Tommaso Bottio, ha eseguito tre trapianti di cuore; la Chirurgia epatobiliare, guidata da Francesco Tandoi, ha effettuato sei trapianti di fegato; l’Urologia, sotto la direzione di Pasquale Ditonno, ha portato a termine tre trapianti di rene singolo e un trapianto di reni doppio.

“Le equipe trapiantologiche del Policlinico di Bari – spiega il direttore generale, Antonio Sanguedolce – hanno già dimostrato in passato di essere pronte a gestire situazioni complesse. In questa occasione, oltre a coordinare due donazioni di organi direttamente nelle nostre rianimazioni, i cardiochirurghi si sono recati a Palermo e Nocera Inferiore per effettuare i prelievi”.

“Un aspetto particolarmente significativo di questa serie di interventi – evidenzia Loreto Gesualdo, coordinatore del Centro regionale trapianti – è che il 90% delle donazioni proviene dalla Puglia, con organi prelevati dai centri di Bari, Brindisi, Lecce e dall’Ospedale Miulli di Acquaviva. E nelle stesse giornate grazie a questi donatori anche il centro trapianti di rene del Policlinico di Foggia ha eseguito due trapianti”.

“Questo dato – conclude – è un segnale importante della crescita della rete regionale dei trapianti, su cui stiamo investendo molto. Un ringraziamento speciale deve essere riconosciuto ai donatori e alle loro famiglie, il cui gesto di generosità è fondamentale per continuare a salvare vite umane e a tutti i professionisti della rete trapianti che non si sono mai risparmiati”.

Bambina malata di 5 anni in cura al Policlinico di Bari: Emiliano accoglie famiglia palestinese da Gaza

È atterrato ieri alle 16.30 all’aeroporto di Bari-Palese il volo operato da un ATR 72 della Guardia di Finanza predisposto per le operazioni di evacuazione medica (MEDEVAC) dei civili vittime del conflitto nella striscia di Gaza. È sbarcata una famiglia palestinese che accompagna una bambina di 5 anni che ha necessità di essere sottoposta a cure oncoematologiche al Policlinico di Bari.

Con la piccola riceveranno supporto anche la madre con altri due figli minori, che in una prima fase saranno ricoverate con lei al Giovanni XXIII di Bari. Le operazioni sono state coordinate dal Dipartimento della Protezione Civile e dal Ministero degli Affari Esteri, che si avvale della Centrale Operativa Remota Operazioni Soccorso Sanitario (Cross) in concerto con il Referente sanitario regionale, Anna Maria Natola e a livello locale dirette dalla Prefettura di Bari, che ha predisposto anche il servizio di mediazione culturale. Aeroporti di Puglia (presente, tra gli altri, il presidente Antonio Maria Vasile) ha garantito assistenza e supporto affinché tutte le operazioni si svolgessero in sicurezza e con tempestività.

“La famiglia palestinese sbarcata a Bari – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – ha una piccola bisognosa del nostro supporto sanitario. È stata un’operazione portata a termine di concerto tra il ministero degli Esteri, la Protezione Civile, la Regione Puglia e l’Ospedale Pediatrico di Bari. Ci auguriamo di riuscire a curare e a guarire questa piccola e poterla restituire alla sua gioia e alla sua vita in maniera totale. È lo scopo di questo viaggio, ed è la speranza di tutta la Puglia”.

“Il nostro sistema sanitario regionale farà di tutto per assicurare le cure necessarie a questa bambina garantendo l’assistenza medica specializzata che nel suo paese gli è stata negata dalla guerra. Siamo qui perché ci sembrava doveroso accogliere lei e il suo nucleo familiare con calore, considerato che questi bambini e questa giovane donna hanno visto morte e distruzione ormai da troppo tempo”, ha spiegato l’assessore regionale alla sanità, Raffaele Piemontese.

“La famiglia sarà portata all’ospedale Giovanni XXIII di Bari per una prima fase di accoglienza e per effettuare gli accertamenti necessari prima di programmare il ricovero specifico in oncoematologia pediatrica. Noi ci auguriamo che si sentano il più possibile a casa, visto il viaggio e le sofferenze che hanno subito durante il conflitto. Il Policlinico di Bari e il Giovanni XXIII restano a disposizione delle istituzioni per accogliere altri bambini e famiglie che necessitano di cure in quei territori ancora in guerra”, ha concluso il direttore generale, Antonio Sanguedolce.

Dona un rene al marito, al Policlinico di Bari trapianto senza trasfusioni per scelta religiosa: entrambi stanno bene

Un trapianto di rene da donatore vivente senza l’utilizzo di trasfusioni di sangue, per scelta religiosa del paziente, è stato eseguito al Policlinico di Bari dal professore Pasquale Ditonno, direttore dell’unità operativa di urologia e trapianto rene del Policlinico di Bari.

In sala operatoria una coppia di coniugi, entrambi testimoni di Geova attivamente impegnati nella loro comunità religiosa. La moglie di 35 anni ha scelto di donare un rene al marito di 49 anni, in grave insufficienza renale.

La donazione è avvenuta prima che il paziente iniziasse il percorso di dialisi, riducendo così i rischi di complicanze e l’attesa di un organo compatibile, che può arrivare anche a tre anni. “Abbiamo maturato un’esperienza importante al Policlinico di Bari nell’esecuzione di trapianti di rene da donatore vivente, in questo caso però – spiega Ditonno – non potevamo commettere errori e far ricorso a trasfusioni nel rispetto delle volontà dei pazienti”.

“Tutte le scelte di donazione da vivente – aggiunge il professor Loreto Gesualdo coordinatore del Centro regionale trapianti – sono importanti e il Centro regionale trapianti le sottopone, come previsto, alla valutazione di una commissione terza. In questo caso la scelta religiosa ci ha messo davanti a una sfida importante”.

“I coniugi – sottolinea – nonostante il rischio intrinseco legato alla loro decisione, hanno affrontato l’intero percorso con una straordinaria determinazione, certi della scelta di affidarsi al Policlinico di Bari e con il supporto della loro comunità religiosa che li ha sostenuti in ogni fase del percorso”.

“Il successo dell’intervento – conclude il direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria barese, Antonio Sanguedolce – conferma ancora una volta l’elevata specializzazione del Policlinico di Bari nell’attività trapiantologica”.

Policlinico Bari, 20 milioni di euro per le sale operatorie: in arrivo robot chirurgici e apparecchiature innovative

Due robot chirurgici di ultima generazione, di cui uno dedicato alla chirurgia vertebrale, un robot monobraccio per la chirurgia mininvasiva, un laser per gli interventi di urologia, un dispositivo di imaging ortopedico per le microfratture, una tac 3D per il cranio e il rinnovo completo di 14 sale operatorie con nuovi tavoli e nuove apparecchiature per l’anestesia. Sono i più importanti investimenti su cui il Policlinico di Bari ha ottenuto circa 20 milioni di finanziamento dalla Regione Puglia attraverso il Fesr-Fse 2021-2027, Azione 8.4 “Rinnovo e potenziamento delle strutture ospedaliere e sviluppo della telemedicina”.

“La programmazione delle azioni della sanità nella nuova Programmazione Regionale 21-27 ha una visione orientata al rinnovamento delle strutture ospedaliere. Il Policlinico di Bari ha individuato delle precise aree di intervento fortemente orientate all’innovazione e a dotazioni tecnologiche fondamentali per affrontare le sfide della medicina moderna e realizzare la vocazione all’alta specializzazione dell’ospedale universitario barese”, commenta il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

“Con questi interventi – aggiunge l’assessore alla sanità, Raffaele Piemontese – dimostriamo la capacità della Puglia di gestire e spendere bene le risorse strategiche assegnate. Con queste innovazioni, inoltre, rendiamo più competitivo il sistema sanitario regionale contribuendo alla riduzione della mobilità passiva, permettendo a un numero sempre maggiore di cittadini pugliesi di ricevere cure d’eccellenza senza doversi spostare fuori regione”.

“Grazie a questo finanziamento potremo dotare i blocchi del padiglione chirurgico di Asclepios di 14 sale operatorie rinnovate, integrando la dotazione tecnologica già presente con nuove apparecchiature di ultima generazione”, spiega il direttore generale, Antonio Sanguedolce.

Oltre al robot da Vinci già presente al Policlinico, il nuovo sistema robotico monobraccio consentirà di eseguire interventi di alta complessità attraverso un unico accesso, ovvero un braccio robotico con tutti gli strumenti chirurgici e un endoscopio flessibile che consente una visione dell’area di intervento ingrandita di 10 volte rispetto a quanto viene percepito e trasmesso dall’occhio umano.

“Attualmente, solo pochi centri in Italia dispongono di questo innovativo robot – aggiunge il direttore Sanguedolce – la chirurgia robot assistita è già una prassi consolidata al Policlinico di Bari e viene impiegata anche nell’esecuzione dei trapianti di rene da vivente. Con il nuovo dispositivo potremo migliorare ancora l’accuratezza degli interventi, garantendo un recupero più rapido per i pazienti”.

Ci sarà un rinnovamento completo delle sale operatorie di ortopedia, con nuovi tavoli, un dispositivo di imaging ortopedico a C per le microfratture e sarà invece una assoluta novità al Policlinico di Bari la chirurgia vertebrale, effettuata con l’ausilio del robot spinale, che contribuirà a migliorare, grazie all’avanzata esperienza dei chirurghi, il trattamento delle patologie della colonna e le procedure del centro scoliosi.

Oltre alla robotica e alle innovazioni tecnologiche per le sale di neurochirurgia e urologia, nuove apparecchiature per l’anestesia e il rinnovamento delle sale operatorie che include il rinnovo degli strumentari, nuovi tavoli completi, progettati per garantire il massimo comfort e l’ergonomia ottimale per il paziente e il personale medico. Questo permetterà una gestione più efficace degli interventi chirurgici, adattandosi alle diverse necessità delle unità operative.

“Grazie al supporto della Regione Puglia, il Policlinico di Bari ha potuto candidare progetti mirati all’innovazione perché, in un contesto sanitario in continua evoluzione, un grande ospedale universitario deve necessariamente investire in tecnologie all’avanguardia per garantire standard sempre più elevati di cura e sicurezza per i propri pazienti”, conclude Sanguedolce.

Emergenze bariatriche, neonatali e Rianimazione: nuove ambulanze per il Policlinico di Bari. In arrivo altre tre

Il Policlinico di Bari rinnova il proprio parco mezzi con quattro ambulanze altamente specializzate, destinate a garantire un servizio di soccorso e trasporto avanzato per i pazienti più critici: due ambulanze di rianimazione, un’ambulanza bariatrica e un’ambulanza per le emergenze neonatali (STEN).

Alla cerimonia di consegna, che si è svolta oggi presso il Policlinico di Bari, hanno partecipato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria Antonio Sanguedolce e i medici e gli operatori sanitari dei reparti interessati.

“Stiamo rinnovando il parco di tutte le ambulanze con dispositivi rianimatori – ha dichiarato il presidente Emiliano – In particolare, sia il servizio di trasporto emergenza neonatale (STEN), coordinato dal professor Laforgia, che consente ai neonati di essere trasportati nel posto giusto al momento giusto, un’eccellenza del policlinico; e sia le ambulanze per gli adulti, in grado di trasportare chiunque abbia bisogno, ovunque sul territorio regionale e italiano.
Si tratta di un investimento molto importante – ha concluso – . I mezzi sono provvisti di dotazioni avanzate per assistere bimbi e adulti con una rianimazione mobile che ci consentirà di gestire molte delle patologie tempo-dipendenti con maggiore tranquillità e nel massimo della sicurezza”.

“Il Policlinico di Bari è un hub regionale sia della rete di trasporto di emergenza neonatale sia della rete delle rianimazioni. Con queste 4 nuove ambulanze, che sono a tutti gli effetti delle unità mobili di rianimazione dotate di tecnologie di ultimissima generazione, potenziamo in modo significativo la nostra capacità di intervento in situazioni critiche. Ne arriveranno altre 3 nell’ambito di un progetto di eco-potenziamento del parco automezzi dell’azienda finanziato attraverso fondi della Comunità Europea”, ha dichiarato il direttore generale del Policlinico, Antonio Sanguedolce.

Il prof. Nicola Laforgia, Direttore unità di Neonatologia e terapia intensiva neonatale, ha spiegato che “adesso abbiamo ambulanze operative da ogni punto di vista. Grazie alle incubatrici da trasporto di ultima generazione, gli operatori possono fare lunghi tragitti, anche su strade sconnesse, riducendo al minimo i movimenti così da mantenere le funzioni vitali del neonato fino a destinazione”.

Caratteristiche e finalità dei nuovi mezzi:

Ambulanza di Rianimazione: equipaggiata con strumenti di ultima generazione per il soccorso avanzato, tra cui ventilatori polmonari, monitor multiparametrici e defibrillatori, permettendo un’assistenza medica intensiva in movimento, durante i trasferimenti o la presa in carico di pazienti per urgenze rianimatorie o trapiantologiche.

Ambulanza Bariatrica: specificamente progettata per il trasporto di pazienti con obesità grave, dispone di una barella rinforzata, sistemi di sollevamento avanzati e un’ampia cabina per garantire sicurezza e comfort.

Ambulanza STEN (Servizio di Trasporto Emergenza Neonatale): destinata al trasferimento di neonati critici o prematuri, è dotata di incubatrice da trasporto, ventilatore neonatale e attrezzature specialistiche per la gestione sicura dei piccoli pazienti.

L’acquisto di queste Ambulanze, rientra in un progetto del finanziamento della Comunità Europea – POR PUGLIA FESR 14-20| Azione 9.12 denominato “ECO-Potenziamento del parco automezzi” dal valore complessivo di €. 1.860.000,00. Il progetto prevede l’Ecopotenziamento completo e l’acquisto di mezzi Diesel Euro 6, Elettrici ed ibridi.

Le ambulanze acquistate sono in totale n.7. Quelle attualmente arrivate sono tutte di “TIPO A”. Per le n. 3 invece di “TIPO B” la consegna è stimata ad aprile in quanto stanno completando gli allestimenti. L’importo di aggiudicazione complessivo per tutte e 7 le ambulanze è di €. 887.393,84 iva inclusa (di cui €. 601.913,84 iva inclusa relativi a quelle di TIPO A che sono arrivate).

L’ammodernamento del parco automezzi attraverso l’utilizzo dei Fondi FESR 14-20, con introduzione di veicoli ad alimentazione “green”, rientra tra le finalità del Piano Generale della Viabilità all’interno dell’area ospedaliera del Policlinico.

Una piaga e tanti disagi dopo 3 giorni su una barella in ospedale. Paolo ai burocrati: “Più empatia”

Per la rubrica “la burocrazia ci ammazzerà tutti” abbiamo raggiunto Paolo per raccontare la sua storia. Si è recato al Pronto Soccorso del Policlinico di Bari con febbre altissima ed è stato per tre giorni in barella. A causa di questo trattamento in ospedale è fuoriuscita una piaga che con il passare del tempo è diventata irrecuperabile.

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