Terreni, case e la villa di lusso a Polignano. Cataldo come Olivieri: “Non lo fottono nemmeno 200 magistrati”

Si sta cercando di risalire alla natura del denaro impiegato nella compravendita di voti alle Comunali di Grumo, Triggiano e Bari e alle Regionali del 2020, considerando i 50 euro promessi a preferenza. E più in generale come è composto il patrimonio della famiglia Cataldo-Maurodinoia, che conta decine di immobili, terreni e beni da Triggiano e nel Barese, tra cui una villa di lusso a Polignano. Un qualcosa che ricorda per diversi tratti quello capitato alla coppia Olivieri-Lorusso.

Continue reading

La passeggiata in via Argiro, la cena a Polignano, l’abbraccio e il bacio: le foto di Olivieri col nipote di Savinuccio

Tra le carte della maxi inchiesta spuntano anche alcune foto scattate dagli inquirenti in cui Olivieri è ritratto con i suoi procacciatori di voti. Tra questi in particolare Tommaso Lovreglio. I due sono stati fotografati insieme in via Argiro, ma anche a cena in un noto ristorante di Polignano. A pagare il conto in questo caso è stato il nipote di Savinuccio. All’uscita dal locale i due si sono abbracciati, Olivieri poi ha mandato alcuni baci con le dita prima di allontanarsi a bordo di un’Audi A7 con lo stemma di un consolato.

Costa Ripagnola, altro no del Tribunale agli ambientalisti: archiviato il procedimento su presunti abusi edilizi

Il procedimento a carico di Giovanni Rubino, legale rappresentante della società Serim, che era indagato per presunti abusi edilizi sui terreni di Costa Ripagnola, area a nord di Polignano a Mare dove la società intende realizzare strutture ricettive, è stato archiviato. Lo ha disposto il gip del tribunale di Bari, Giuseppe De Salvatore, dichiarando “inammissibile” l’opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dai comitati ambientalisti contrari al progetto.

Già lo scorso 25 luglio il gip Giuseppe Battista aveva disposto l’archiviazione del procedimento a carico della Serim, non rilevando abusi edilizi nel progetto della società. Gli ambientalisti avevano presentato un nuovo esposto in Procura, dal quale erano partite ulteriori indagini concluse con una nuova richiesta di archiviazione, oggi accolta. Opponendosi a quest’ultima richiesta di archiviazione, secondo il gip, i comitati ambientalisti si sarebbero limitati a “una mera riproposizione di temi di prova ritenuti superflui nel precedente procedimento archiviato che, pertanto, risultano anche in questa sede superflui”.

Nell’ordinanza di archiviazione si legge ancora che “le indagini suppletive richieste, in definitiva, non appaiono idonee a modificare in maniera sostanziale il quadro probatorio così come rappresentato nella richiesta di archiviazione”. La notizia di reato è dunque ritenuta “infondata“. Pochi giorni fa, il Consiglio di Stato, in sede cautelare, aveva respinto un altro ricorso degli ambientalisti, che si erano opposti alla sentenza con cui il Tar di Bari aveva dato ragione alla Serim.