Politecnico Bari, realizzato processore per satelliti del futuro: prototipo premiato a Bruxelles

Un processore ottico per i satelliti spaziali, più veloce e più piccolo di quelli esistenti, in grado di processare grandi quantità di dati, direttamente a bordo dei dispositivi che vengono utilizzati per l’esplorazione spaziale.

Il progetto, nato nel laboratorio di Optoelettronica del Politecnico di Bari, è stato battezzato ‘LiNbO3-based Photonic Fft processor’ e ha vinto il primo premio nella sezione ‘Idea’ del Telespazio technology contest, organizzato da Leonardo e Telespazio per premiare studenti, dottorandi e giovani ricercatori provenienti da università di tutto il mondo che propongono idee innovative nel settore spaziale e della new space economy.

L’idea è frutto del lavoro di un team composto dalla dottoranda di ricerca Annarita di Toma e dal ricercatore Giuseppe Brunetti, supervisionato dalla docente Caterina Ciminelli. Il premio è stato consegnato ieri a Bruxelles nel corso della 17esima edizione dell’European space conference, è stato selezionato da una giuria internazionale di esperti del settore, tra le proposte di 29 team provenienti da 26 università in Italia, Regno Unito, Francia, Spagna, Polonia, Argentina, Perù, Colombia, Cina e India.

L’idea, spiega il PoliBa in una nota, “si basa su un processore fotonico in niobato di litio, in grado di svolgere elaborazioni di dati in real-time, con ridotto peso e ingombro e, pertanto, è idoneo a essere installato su satelliti di nuova generazione equipaggiati con sistemi Sar (Radar ad apertura sintetica) che consentono di ottenere immagini ad alta risoluzione da grandi distanze”. Il premio da 5mila euro permetterà l’avvio di un processo di pre-incubazione per giovani imprese innovative da Cesah GmbH, nella rete di incubatori di impresa istituita dall’Agenzia spaziale europea.

Per il rettore, Francesco Cupertino, si tratta di “un riconoscimento importante voluto da due giganti del settore aerospaziale che conferma l’eccellenza scientifica e la capacità di innovazione del Politecnico di Bari e dei suoi talenti”.

Lettera choc al Politecnico, catena di solidarietà tra studenti. La ministra Bernini: “Giovani fragili vanno ascoltati”

“Il bigliettino dello studente barese appeso all’albero di Natale ci scuote e ci ricorda un dovere collettivo fondamentale: l’ascolto”. Questo è il commento della ministra dell’università e della ricerca, Anna Maria Bernini, sul caso del ragazzo del Politecnico di Bari e della lettera appesa all’albero di Natale in cui confessava il suo stato di sofferenza e solitudine. “Il disagio giovanile e studentesco è una realtà che non possiamo ignorare. Il rischio più grande, da evitare ad ogni costo, è che queste difficoltà restino nell’ombra, invisibili – ha aggiunto -. Le fragilità dei giovani, amplificate dalla pandemia, richiedono attenzione e risposte concrete”.

La notizia ha fatto il giro del web e dei social dopo l’appello diffuso sui social da una professoressa, allarmata dal peso di quelle parole. La mamma ha riconosciuto il figlio, autore del messaggio, mettendosi in contatto direttamente con la stessa docente. Ma in pochi giorni si è innescata una catena di solidarietà senza precedenti. Tanti suoi colleghi di studio si sono fatti avanti con messaggi e lasciando il proprio numero di telefono. “Non sei solo. Chiedi aiuto! Chiamaci, noi ci siamo”, recitano gli altri fogli appesi all’albero di Natale.