Bari, Polizia Locale e giornalismo a comando: welcome to favelas

I rapporti tra noi e la Polizia Locale di Bari non sono buoni da tempo, questa è una cosa ormai nota a tutti. Quello che è successo in questi giorni però è una vicenda che crediamo debba essere oggetto di profonda riflessione. Il 12 sera c’è stato un incidente a Santo Spirito, le immagini sono state subito rilanciate sui social dal gruppo Welcome To Favelas e siamo venuti in possesso di quel video. Come sempre, prima di uscire con un articolo, è nostro compito verificare la notizia o quantomeno raccogliere le prime informazioni utili per pubblicare la notizia.

Pur essendo sempre in prima linea su notizie di questo genere, Welcome To Favelas non è certamente una nostra fonte diretta. La nostra Eleonora ieri si è rivolta direttamente al comandante della Polizia Locale, Michele Palumbo, su Whatsapp, ma senza successo. Dopo non aver ricevuto nessuna risposta, tramite Eleonora perché bannato e bloccato su ogni mezzo di comunicazione possibile, il nostro direttore ha deciso di inviare un messaggio al comandante per ricevere informazioni sull’incidente.

“Carissimo comandante, siamo arrivati al paradosso di doverle scrivere attraverso la collega perché ancora bloccato. Non esprimo giudizi in merito a questo, le chiedo solo formalmente e in via confidenziale per il momento di intrattenere rapporti di reciproca collaborazione istituzionale e di rispondere alle domande che i colleghi le pongono, ovviamente attinenti a fatti di cronaca che riguardano la città di Bari e le specifiche competenze della Polizia Locale di cui è comandante. Farei a meno di chiedere a lei indicazioni ci fosse un ufficio o un suo ufficiale preposti a ricevere le richieste dei giornalisti. La ringrazio sin d’ora per la sua professionalità e solerzia – nel rispetto dei suoi tempi – nel voler chiarire i dubbi dei colleghi per evitare che incorrano in errori e malintesi, con la conseguenza di inficiare il nostro lavoro e la vostra immagine. Distinti saluti, Antonio Loconte”.

La risposta del Comandante non si è fatta attendere. “Il tono del messaggio del suo direttore, torno ad evidenziare, è ugualmente offensivo e quasi intimidatorio. Le ribadisco in ordine alla paventata formalizzazione delle istanze e richieste che non esiste alcun obbligo della P.A. in ordine a informazioni e comunicati stampa che invece vengono regolarmente diffusi attraverso i canali ordinari sia comunali che sul gruppo Whatsapp dedicato per la Polizia Locale di cui anche i giornalisti della vostra testata giornalistica fanno parte. Le info vengono diffuse in maniera equa e generalizzata a tutti gli organi di stampa senza preferenze o contatti diretti”.

Dopo questa risposta che certifica la morte del giornalismo, il comandante Palumbo ha inviato le poche e brevi informazioni relative all’incidente nel gruppo Whatsapp dove sono presenti anche i giornalisti di altre testate. Così tutti i quotidiani locali, fino a quel momento forse all’oscuro di quanto accaduto, sono usciti con la notizia dell’incidente e siamo stati costretti a fare una corsa contro il tempo per pubblicare l’articolo e non perdere visibilità.

 

 

 

 

Terlizzi, prostituzione nel camper sulla sp231: sequestro d’urgenza. Deferiti due uomini e una donna

Favorivano e sfruttavano la prostituzione sulla provinciale 231 nel territorio di Terlizzi. Con queste accuse, a vario titolo, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria un 47enne di Turi, una donna latinoamericana di 36 anni e un 50enne barese. La Polizia Locale di Terlizzi ha poi eseguiti il sequestro preventivo giudiziario d’urgenza del camper adibito ad alcova per gli incontri tra i clienti e le prostitute.

Tutte le operazioni di Polizia Giudiziaria sono state coordinate dal magistrato di turno presso la Procura di Trani. “Il lavoro incessante della Polizia Locale di Terlizzi per rendere decoroso il territorio di Terlizzi sulla provinciale 231 – spiega il comandante Antonio Modugno – continuerà senza alcun indugio”.

Appena un mese fa, a un uomo di 68 anni, accusato di accompagnare e riprendere da Mola a Terlizzi alcune donne a prostituirsi, erano stati concessi gli arresti domiciliari dopo l’arresto in flagranza. All’anziano erano stati sequestrati il cellulare e l’auto.

Bari, aggredisce Polizia Locale N’dèrre a la lanze: bloccato parcheggiatore abusivo “goggione”

Chissà cosa sarà passato nella testa del parcheggiatore abusivo di origini marocchine che questa sera si è scagliato contro gli agenti della Polizia Locale N’dèrre a la lanze, al molo San Nicola di Bari. L’uomo ha reagito in malo modo quando gli uomini della Municipale gli hanno chiesto i documenti. Reticente, si è scagliato contro gli agenti in divisa, aggredendoli.

L’uomo è stato coì bloccato, caricato in auto e condotto al comando della Polizia Locale. Già arrestato in passato, il parcheggiatore è tornato al molo della birra per continuare a dettare legge. Si tratta di un abusivo “autolesionista”. In un paese come l’Italia, infatti, non avesse reagito alla richiesta degli agenti se la sarebbe cavata con poco e avrebbe potuto continuare a fare come ha sempre fatto.

Al netto delle maratone, intere a metà che siano, Bari si conferma una città in cui l’abusivismo la fa da padrone, senza avere un nemico coriaceo nelle istituzioni. In alcuni casi diventati ormai leggenda, al contrario, sembra che le autorità preposte al controllo, pressati forse da entità marziane, lascino che tutto vada com’è sempre stato. È folklore, bellezza e non sia mai interrompere la tradizione perché Bàre iè Bbàre e nessuno può permettersi di non esserne fiero.