Taranto, ragazzino chiama la Polizia: “Venite papà vuole picchiare mamma”. Arrestato 45enne

Un ragazzino ha chiamato la polizia e ha fatto arrestare suo padre, un 45enne, facendo emergere una storia famigliare caratterizzata, da più di un anno, dai comportamenti vessatori dell’uomo, con violenze fisiche e psicologiche. È accaduto in provincia di Taranto. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, il figlio minorenne della coppia ha chiamato il 112 dicendo che suo padre, in forte stato di alterazione, aveva provato ad aggredire sua madre.

E solo il suo intervento – si era frapposto tra i due – aveva impedito il peggio. Quando i poliziotti della squadra volante sono arrivati nell’appartamento, hanno trovato i figli e la donna impauriti mentre il padre manifestava aggressività nei loro confronti. Riportata la calma, gli agenti hanno ascoltato la testimonianza della madre e dei figli che hanno raccontato la loro condizione di estremo disagio dovuto ai comportamenti del 45enne che li avrebbe anche minacciati di morte. E che in altre occasioni avrebbe aggredito sua moglie. L’uomo è stato portato in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

Colpi di pistola esplosi nella notte a Modugno, uomo ferito dopo inseguimento: indaga la Polizia

Sparatoria nella notte a Modugno in via Piave, nei pressi della scuola De Amicis. Un uomo è rimasto ferito intorno all’una e mezza, al termine di un inseguimento, ed è stato trasportato in ospedale. È stato dimesso con una prognosi di 15 giorni.

Sull’accaduto indaga la Polizia, al momento pare essere esclusa la pista legata alla criminalità organizzata. Sul posto è intervenuta anche la Scientifica per i rilievi.

Bari, derubate coppie a Pane e Pomodoro e a parco Perotti: arrestati due 26enni stranieri

Ieri notte i poliziotti della Squadra Volante della Questura di Bari hanno tratto in arresto due cittadini extracomunitari, entrambi 26enni. Con la doverosa premessa che si tratta di accertamenti compiuti nella fase delle indagini preliminari, che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, gli arrestati rispondono dei reati di rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. La notte del 3 settembre avrebbero rapinato due coppie, la prima appartatasi a bordo della propria auto nei pressi di parco Perotti, la seconda sulla spiaggia di Pane e Pomodoro.

In occasione del primo episodio, avvenuto verso le ore 00.30, uno dei due uomini sarebbe rimasto a distanza per fare da “palo”, l’altro si sarebbe avvicinato all’auto pretendendo dei soldi. Ricevuta una banconota da 10 euro, notando che la vittima aveva altri soldi nel portafoglio, avrebbe alzato le pretese ed aggredito il giovane, un ragazzo di 24 anni. Dopo essersi impossessato di un’altra banconota da 20 euro e del cellulare della ragazza presente in auto, si sarebbe dato alla fuga in compagnia del complice. Trascorsa qualche ora, i due sarebbero stati coinvolti nell’aggressione subita da due giovani che si erano appartati sulla spiaggia di Pane e Pomodoro. In questa occasione, con le stesse modalità, è stata presa di mira una ragazza di 19 anni, in compagnia di un 20enne, strattonata e derubata del proprio telefono cellullare.

Entrambe le coppie hanno prontamente richiesto l’intervento della Polizia di Stato, fornendo indicazioni dettagliate. I poliziotti della Squadra Volante si sono messi sulle tracce dei presunti aggressori, individuati poco prima dell’alba nei pressi di piazza Moro e tratti in arresto nonostante un tentativo di fuga. Dopo le formalità di rito, i destinatari del provvedimento cautelare sono stati condotti in carcere. È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, in attesa della convalida della misura cautelare da parte del Giudice, l’eventuale colpevolezza in ordine ai reati contestati dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.

Truffe con numeri telefonici delle Forze dell’Ordine, pioggia di segnalazioni a Bari: i consigli della Polizia

Attenzione ai truffatori – può accadere che alla costante ricerca di nuovi strumenti con cui carpire la fiducia di tutti noi – sfruttino l’innovazione tecnologica, replicando numeri telefonici della Polizia di Stato, per ingannare le persone contattate, ed approfittando proprio della naturale fiducia che gli utenti nutrono nei confronti delle Forze di Polizia. Le modalità operative usate dai malviventi possono variare. L’utente viene di solito contattato da un falso appartenente delle Forze dell’Ordine (poliziotto, carabiniere o finanziere), il quale riferisce di aver riscontrato un non meglio precisato problema inerente un conto corrente, oppure il pagamento di un conto del gas o di altro, con l’invito a presentarsi in una certa data presso un ufficio di polizia; di seguito a brevissimo termine la vittima solitamente viene ricontattata da un secondo poliziotto o carabiniere che consiglia di pagare per risolvere celermente la problematica fornendo delle credenziali.

La Polizia di Stato consiglia, in questi casi, di: DIFFIDARE SEMPRE di chi, spacciandosi per un operatore delle Forze dell’Ordine, richiede l’esecuzione di bonifici o pagamenti in qualsiasi forma. Gli appartenenti alle forze dell’ordine non chiedono mai di eseguire movimentazioni di somme di denaro, né chiede le credenziali di accesso ai servizi di home banking. In caso di dubbio, contattare il proprio istituto di credito. NEL CASO IN CUI SI RICEVA LA CHIAMATA di un soggetto che si presenta come appartenente ad una Forza di Polizia, si consiglia di concludere la telefonata e richiamare la Questura o il Comando dal quale si è ricevuta la precedente comunicazione, per riferire l’accaduto.

Colpisce all’addome l’ex cognato con un rasoio, 40enne arrestato a Manduria: è accusato di tentato omicidio

Ha aggredito l’ex cognato colpendolo più volte all’addome con un rasoio ed è fuggito, ma dopo alcune ore i poliziotti del Commissariato di Manduria (Taranto) lo hanno rintracciato e arrestato. Si tratta di un 40enne originario del posto ma residente in una città del Nord Italia, che ora deve rispondere delle accuse di tentato omicidio e porto di armi od oggetti atti ad offendere.

La vittima, di 42 anni, dopo la violenta aggressione avvenuta sabato notte in piazza Garibaldi, è stata trasportata in codice rosso dal 118 all’ospedale Giannuzzi. I medici si sono riservati la prognosi, ma non corre pericolo di vita. L’uomo si è limitato a riferire ai poliziotti di essere stato colpito da una persona a lui nota, senza fornire ulteriori indicazioni.

Il 42enne aveva sposato la sorella del suo presunto aggressore dalla quale si era separato. Vecchie ruggini sarebbero alla base della violenta lite. Il presunto autore del ferimento è stato rintracciato dai poliziotti proprio nell’abitazione della sorella. All’interno del borsello portato a tracolla dal sospettato è stato rinvenuto il rasoio a serramanico che il 40enne avrebbe utilizzato poco prima per colpire l’ex cognato. Il pubblico ministero Raffaele Graziano ha disposto la detenzione in carcere in attesa dell’interrogatorio di convalida.

Bari, arrestato straniero in piazza Moro: deve scontare un anno e quattro mesi per furto

Nella serata del 21 luglio, in Piazza Aldo Moro, la volante è intervenuta in ausilio ad una pattuglia di militari dell’Esercito Italiano, nell’ambito del noto servizio “Stazioni Sicure”.

A seguito di un controllo nei giardini della piazza, i militari avevano bloccato due persone prive di documenti d’identità, un italiano ed un extracomunitario, quest’ultimo risultato destinatario di un provvedimento di carcerazione per espiazione pena di un anno e quattro mesi di reclusione, per il reato di furto.

Lo straniero è stato accompagnato negli uffici di Polizia per un più approfondito controllo e, dopo aver accertato il suo status di irregolare sul territorio nazionale, al termine delle formalità di rito, è stato associato al carcere di Bari in forza della condanna penale.