“Lover Boy”, schiave romene del sesso sulla provinciale Adelfia-Rutigliano: Polizia arresta 20 persone nel Barese

Lo abbiamo denunciato decine di volte e pur sapendo alcuni particolari non abbiamo potuto rivelarli per non compromettere la lunga operazione che trova oggi compimento con un’ordinanza di custodia cautelare e ai domiciliari all’indirizzo di 20 persone. Le misure sono state eseguite alle prime luci dell’alba dalla Polizia ed emesse dalla Sezione G.I.P. presso il Tribunale di Bari, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

Ad agosto scorso ci eravamo trovati per caso in un’attività della Squadra Mobile di Bari sulla provinciale che collega Adelfia a Rurigliano, ribattezzata “la strada del sesso”. Gli agenti avevano caricato in auto una giovane donna terrorizzata, che aveva iniziato a raccontare dello sfruttamento subito, in seguito a un’aggressione subita sul luogo in cui era stata costretta a prostituirsi.

In attesa di conoscere i particolari della minuziosa attività investigativa, vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di 20 persone, indagate del reato di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù e allo sfruttamento della prostituzione – unitamente al compimento di altri delitti contro la persona – in danno di giovani donne provenienti dalla Romania, secondo uno schema noto con l’espressione “Lover Boy”.

Bari, follia alla tavola calda: prima schiaffeggia il titolare poi torna con il branco e accoltella il pizzaiolo

Momenti di panico questa sera alla tavola calda “Nonno Marcello”, in via Fanelli, a Bari. Un uomo, invitato insieme ad altre persone a consumare il pasto all’esterno del locale, ha schiaffeggiato il titolare prima di andare via. Il fatto già grave, sembrava essere ormai alle spalle, ma l’esagitato è tornato alla tavola calda col branco, facendo irruzione da un altro ingresso dopo aver sfondato la porta.

A quel punto, armato di coltello, avrebbe accoltellato il pizzaiolo a poca distanza dalla femorale e sarebbe scappato insieme agli individui che lo avevano accompagnato. Sul posto è intervenuta anche la Scientifica della Polizia. Il pizzaiolo è stato trasportato in codice giallo al Pronto Soccorso del Policlinico, ma non sembra essere in pericolo di vita.

Messaggi neo nazisti su Telegram, perquisizioni della Digos anche a Brindisi: 8 denunce

Perquisizioni della Digos e della polizia postale a Torino, Brescia, Brindisi, Rieti, Alessandria e Lodi, a carico di otto utenti di internet ritenuti responsabili di pubblicazioni per gli inquirenti di natura nazi-fascista, razzista ed antisemita sul canale Telegram “Brudershaft thule”(Fratellanza di Thule) e sul connesso gruppo di discussione “Meine Ehre Heiβt Treue” (Il mio onore si chiama lealtà).

Gli indagati sono stati tutti denunciati per riorganizzazione del disciolto partito fascista, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. Le perquisizioni sono state eseguite anche nella città di Aalen in Germania dove risiede l’amministratore dei gruppi telegram.

Nei gruppi Telegram sotto inchiesta, oltre a messaggi di natura neo nazista venivano lanciati appelli No Vax, contro il Green Pass e contro il premier Mario Draghi. Uno degli indagati perquisiti è una guardia giurata di Torino, mentre gli altri sette indagati risiedono in altre città. A quanto ai apprende da fonti investigative durante le perquisizioni la Digos ha sequestrato molto materiale: busti raffiguranti Benito Mussolini, manganelli, pugni di ferro e bandiere neo fasciste e neo naziste.