Monopoli, precipita col parapendio sulle colline: trasportato in codice rosso al Policlinico di Bari

Precipita col parapendio sulle colline di Monopoli. L’incidente si è verificato questo pomeriggio nei pressi di Loggia di Pilato, immediati i soccorsi allarmati da alcuni compagni di volo.

Sulla Strada Provinciale 212 sono intervenuti così i Vigili del Fuoco, con l’utilizzo anche di un elicottero, e il 118. L’uomo, dopo essere stato individuato, è stato stabilizzato sul posto e trasportato in codice rosso al Policlinico di Bari. Le sue condizioni sono gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita. Le operazioni di soccorso sono risultate difficili viste le condizioni del luogo.

 

Precipita nel vano ascensore a Fasano, eseguita l’autopsia: Clelia è morta sul colpo. Domani i funerali

Sono in programma domani alle 16 nella chiesa di Sant’Antonio a Fasano i funerali di Clelia Ditano, la 25enne deceduta dopo essere caduta, nella notte tra il 30 giugno ed il primo luglio, nel vano ascensore della palazzina dove abitava con la famiglia.

In giornata si è svolta l’autopsia disposta dalla procura di Brindisi nell’inchiesta sull’incidente di quella notte, la ragazza avrebbe subito una lesione a livello encefalico e con ogni probabilità sarebbe morta sul colpo. La procura attenderà comunque il deposito entro 60 giorni, da parte del medico legale, della relazione sugli esami istologici per determinare anche l’ora esatta del decesso.

Al momento sono quattro le persone indagate per l’incidente avvenuto nella palazzina e tutte sono accusate di omicidio colposo. Si tratta dell’amministratore del condominio e di altre tre persone coinvolte nelle attività di manutenzione e revisione dell’ascensore. La famiglia della 25enne è assistita dall’avvocato Umberto Sforza.

Precipita nel vano ascensore a Fasano, salgono a 4 gli indagati per la morte di Clelia: attesa per l’autopsia

Sale a quattro il numero degli indagati per la morte della 25enne di Fasano, Clelia Ditano, caduta nella notte tra domenica e lunedì scorsi nel vano ascensore della palazzina dove abitava con la famiglia. La procura di Brindisi, che ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, aveva già iscritto nel registro degli indagati l’amministratore di condominio.

Alla vigilia del conferimento dell’incarico per l’autopsia, che sarà formalizzato in giornata, sono stati firmati altri tre avvisi di garanzia nei confronti di altrettante persone presumibilmente coinvolte nelle attività di manutenzione e revisione dell’ascensore. Al momento si tratta di un atto dovuto per consentire l’eventuale nomina di consulenti di parte durante le perizie.

Oltre all’autopsia, infatti, saranno svolti altri due accertamenti tecnici irripetibili: l’analisi del telefono della 25enne e la perizia sull’ascensore sequestrato a poche ore dalla morte della ragazza. La salma della 25enne nelle scorse ore è stata trasferita al cimitero di Brindisi dove sarà svolto l’esame autoptico, forse già oggi, e dopo si attenderà il nulla-osta del pubblico ministero, Livia Orlando, per i funerali.

Precipita nel vano ascensore, anche la mamma di Clelia ha rischiato di cadere nel vuoto: si è fermata all’ultimo

Giusy Angiulli, la mamma di Clelia Ditano, è costretta sulla sedia a rotelle a causa di una grave malattia. Secondo quanto raccontato agli inquirenti anche lei ha rischiato di precipitare nel vuoto e nel vano ascensore come la figlia. Dopo non averla trovata a casa, assieme al marito ha provato a rintracciarla chiamandola. La suoneria proveniva da giù, così si è avvicinata all’ascensore e si è bloccata in extremis, notando proprio l’assenza della cabina. Poco dopo la tragica scoperta del corpo della figlia senza vita.

Le indagini proseguono in attesa dell’autopsia sul corpo. Si dovrà stabilire perché Clelia abbia messo il piede nel vuoto cadendo da un’altezza di 15 metri. Se ha lasciato aperta la porta dell’ascensore aperta ed è rientrata a casa per poi uscire e non trovare la cabina o se ha richiamato l’ascensore e sia precipitata nel vuoto dopo aver chiamato un’altra volta l’impianto. All’origine potrebbe esserci comunque un malfunzionamento di un sensore e tutti i condomini, così come la sua mamma, hanno rischiato di cadere.

Nella palazzina ci sono 3 appartamenti privati e 5 abitazioni popolari di proprietà di Arca Nord. “C’è un amministratore che si occupa della gestione. Abbiamo anche verificato che c’è un regolare contratto di manutenzione con una ditta esterna e abbiamo domandato se nel corso del tempo vi fossero state segnalazioni specifiche sul fabbricato in questione e non risultano segnalazioni – riferisce il direttore -. Noi non abbiamo una competenza specifica sulla manutenzione, ma ci siamo informati e sappiamo che una verifica sulla manutenzione era stata effettuata di recente, nel mese di aprile”.

Precipita nel vano ascensore a Fasano, acquisti i dati tecnici dell’impianto: presto l’autopsia sul corpo di Clelia

Sono andati avanti per tutta la notte i rilievi da parte dei carabinieri e dei tecnici dello Spesal nella palazzina di via Piave a Fasano, in provincia di Brindisi, dove l’altra notte è morta la 25enne Clelia Ditano, caduta nel vano ascensore da un’altezza di oltre 10 metri. Oltre ai genitori, già ascoltati a poche ore dall’incidente, i carabinieri hanno acquisito i primi dati tecnici relativi all’ascensore, anche con i responsabili della ditta di manutenzione.

L’ascensore è stato posto sotto sequestro per poter svolgere tutti gli accertamenti necessari a chiarire se si è verificato un improvviso guasto tecnico e la ragione della mancata attivazione del sistema di sicurezza. L’indagine è coordinata dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza, che a breve potrebbe conferire l’incarico per eseguire l’autopsia sul corpo della 25enne. S’indaga per ricostruire gli ultimi istanti di vita di Clelia Ditano che, nella notte tra domenica e lunedì, dopo essere salita in casa per lasciare la borsa ed altri effetti personali voleva scendere nuovamente al piano terra ma è precipitata nel vuoto, in quanto la cabina dell’ascensore non era in quel momento presente al quarto piano come lei credeva.

Precipita nel vano ascensore a Fasano, s’indaga sulla morte di Clelia: sequestrato l’impianto. Volo di 15 metri

La comunità di Fasano è sotto shock per la scomparsa di Clelia Ditano, la 25enne deceduta dopo essere precipitata nel vano ascensore di un condominio di proprietà di Arca Nord Salento (ex IACP) situato in via Saragat 170 e con ingresso anche da via Piave. Un volo di 15 metri che non le ha lasciato scampo. Clelia è caduta dal quarto piano sul tetto della cabina dell’ascensore che era fermo al primo piano, nonostante la porta fosse aperta al quarto.

I Carabinieri sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica della tragedia, a partire dall’orario del tragico evento. A lanciare l’allarme sono stati i genitori che non l’avevano vista rientrare in casa. L’hanno chiamata al cellulare e hanno sentito la suoneria provenire dal vano ascensore. Così è stato allertato un manutentore che ha fatto la tragica scoperta, sul posto poi sono intervenuti i Carabinieri, il 118 e i Vigili del Fuoco per recuperare il corpo. Le operazioni sono andate avanti per diverse ore. L’ascensore è stato posto sotto sequestro per consentire ulteriori accertamenti.

“Era una ragazza solare. Aveva tanti sogni tra cui prendere la patente ed essere autonoma. E sicuramente anche sposarsi. Ora quei sogni sono stati spezzati – il ricordo del papà in lacrime -. Non era mai successo che l’ascensore si bloccasse in quella maniera. Questa mattina vedendo che non era in casa, abbiamo provato a far squillare il suo cellulare e ci siamo accorti che era nel vano ascensore. Ho capito subito che era successo qualcosa ed abbiamo lanciato l’allarme”. Clelia lavorava in un B&B della zona ed era molto conosciuta in città, tutti la ricordano come una ragazza solare e piena di energia. 

Schianto sulla Modugno-Carbonara, auto sfonda guardrail e precipita nel fossato: un ferito grave

Grave incidente questa mattina sulla strada provinciale che Modugno-Carbonara dove intorno alle 9 un’auto ha sfondato il guardrail nei pressi di un cavalcavia ed è precipitata in un fossato dopo un volo di qualche metro. Il conducente è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Di Venere. Sul posto, oltre al 118, è intervenuta la Polizia Locale per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.