Tac ritardata di 5 mesi, detenuto barese muore a 59 anni: direttrice sanitaria del carcere di Lecce a processo

Innocente Luisi, originario del quartiere Madonnella, si trovava nel penitenziario salentino dall’8 giugno 2018. In seguito da una Tac prenotata in ritardo dopo un primo esame radiologico del torace, fu scoperto un tumore ai polmoni che era in stato avanzato con metastasi in altre parti del corpo.

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Bari, 51enne di Bisceglie muore in ospedale dopo interventi: a processo due medici del San Paolo – I NOMI

Per l’accusa primario e dirigente medico avrebbero omesso ‘un opportuno monitoraggio’ della 51enne, dimettendola precocemente quattro giorni dopo un primo intervento. Da ottobre in poi fu sottoposta ad altre operazioni e morì in ospedale per una ‘disfunzione cardio-vascolare irreversibile secondaria a stato settico severo e persistente’

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Omicidio Cilli a Barletta, la difesa di Sarcina chiede una nuova perizia tecnica: nel mirino i filmati fuori dal bar

Il processo d’appello per la morte di Michele Cilli, il 24enne scomparso nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 2022 a Barletta, il cui corpo non è stato ancora ritrovato, si è aperto con la richiesta di una nuova perizia. A farlo sono stati i legali di Dario Sarcina, condannato in primo grado a 18 anni e 8 mesi di reclusione con l’accusa di omicidio e di occultamento di cadavere. Cosimo Damiano Borraccino, accusato solo di occultamento di cadavere, è stato condannato a 5 anni e 8 mesi di reclusione.

La richiesta di una nuova perizia tecnica è stata richiesta sui filmati di videosorveglianza che avrebbero immortalato Cilli, la sera della scomparsa, uscire da un bar per salire a bordo dell’auto di Sarcina. La difesa continua a sostenere, come fatto nel processo di primo grado, che sul lato passeggero della macchina dell’imputato in realtà non ci sarebbe nessuno. Il sostituto procuratore generale ha chiesto invece di far entrare nel processo la perizia sulla presenza del Dna della vittima di un paio di occhiali da vista recuperati dagli investigatori in una campagna dove per alcune ore si era fermato l’imputato Cosimo Damiano Borracino. In alternativa è stata chiesta una nuova perizia sugli occhiali. La Corte si è riservata su entrambe le richieste e la decisione verrà resa nota nella prossima udienza in programma il prossimo 10 aprile.

“Meloni neonazista”, la premier porta Canfora in aula a Bari: sarà assistita dal sottosegretario Delmastro

Lo storico Luciano Canfora, 81 anni, è a processo a Bari con l’accusa di aver offeso “la reputazione di Giorgia Meloni”, durante un incontro che si è tenuto al liceo scientifico Fermi nel 2022 sul conflitto tra Russia e Ucraina. L’udienza è fissata al prossimo 16 aprile, la Premier è assistita da Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, mentre il difensore di Canfora è Michele Laforgia, che resta ancora in corsa nonostante la scelta del Pd di puntare su Leccese per rappresentare il centrosinistra alle prossime amministrative di Bari.

“La leader di Fratelli d’Italia, poveretta, trattata di solito come una mentecatta pericolosissima, essendo neonazista nell’animo si è subito schierata con i neonazisti ucraini”, le parole pronunciate da Canfora durante l’incontro. La Meloni non ci ha pensato due volte e ha deciso subito di querelare Canfora. Lo storico ha precisa in seguito che “dire neonazista non significa dire nazista”. “Neonazista è, ad esempio, l’atteggiamento di chi usa le navi da guerra per respingere i migranti. Si tratta di comportamenti piuttosto recenti di una dirigente politica che ha le sue idee, secondo me troppo forti, sul terreno fondamentale della migrazione in atto nel Mediterraneo e su cui, a suo tempo, abbiamo sentito parole tremende. Neonazista è uno che non accetta e non rispetta l’unità del genere umano e che riguardo al fenomeno migranti si esprime in maniera bellica. Coloro che scappano dalla Libia sono esseri umani da rispettare altrettanto degli ucraini e non da respingere con le cannoniere. Questa è la mia obiezione e la ragione per la quale io approdo al concetto di neonazista, perché rassomiglia a quell’atteggiamento mentale secondo cui alcuni esseri umani sono di serie B”, ha precisato in seguito. E questo verrà ripetuto in aula dallo stesso Canfora.