La morte è stata “determinata da insufficienza epatica non riconducibile, né in maniera causale né in maniera concausale, alla somministrazione del vaccino anti Covid”.
Continue readingBari, raddoppia la sede della Giustizia: trovato accordo per la seconda torre Telecom
La seconda torre della Telecom ospiterà Procura, Polizia giudiziaria, Corte di Assise, Tribunale di Sorveglianza e alcune aule.
Continue readingAppaltopoli Polignano, Vitto ancora nei guai: la Procura indaga sui lavori a casa del fratello Antonio
La difesa dell’ex primo cittadino intanto è pronta a presentare un’istanza per la revoca dei domiciliari.
Continue readingPromessa di incarichi, interrogato il dg Asset Sannicandro: “Agito nell’interesse dell’ente”
Il direttore generale dell’Asset è stato ascoltato ieri pomeriggio in Procura nell’ambito dell’inchiesta della Procura sulla gestione dell’ufficio regionale per la mitigazione del rischio idrogeologico. Resta indagato assieme all’assessore Gianni Stea e all’avvocato barese Salvatore Campanelli.
Continue readingFoggia, scappa al posto di blocco e poliziotto lo colpisce con un calcio in faccia: chiesti 6 mesi per 23enne
L’agente, intanto, resta indagato per lesioni. La Procura ha aperto un fascicolo, mentre il giovane presenterà denuncia.
Continue readingNoci, 68enne muore per il ritardo dei soccorsi: Procura chiede archiviazione per medico e infermiere 118
La Procura di Bari ha chiesto l’archiviazione per un medico e operatore del 118: “Si è trattata di una morte improvvisa”.
Continue readingLockdown 2020, rincari fino al 4100% sulle mascherine: a Bari 5 imprenditori rischiano il processo – I NOMI
Avrebbero speculato sull’emergenza Covid, stipulando con le Asl pugliesi, durante il lockdown del marzo 2020, contratti per forniture centinaia di migliaia di mascherine Ffp2 e Ffp3 con rincari dal 41 al 4.100%. La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque imprenditori per i reati, a vario titolo contestati, di manovre speculative sul mercato, tentata truffa aggravata e frode in pubbliche forniture. Rischiano il processo Romario Matteo Fumagalli, legale rappresentante della società Sterimed srl di Miliano con sede operativa a Surbo; Massimiliano Aniello De Marco, legale rappresentante della Servizi Ospedalieri spa di Ferrara; Gaetano e Vito Davide Patrizio Canosino, legali rappresentanti rispettivamente delle società 3MC spa e Penta srl di Bari; Elio Rubino, legale rappresentante di Aesse Hospital srl di Bari. L’udienza preliminare inizierà il 20 maggio dinanzi alla gup del Tribunale di Bari Paola Angela De Santis.
Stando alle indagini della Guardia di finanza, coordinate dal procuratore Roberto Rossi, sarebbero stati applicati sovrapprezzi via via crescenti nel corso dei diversi passaggi della filiera commerciale, arrivando a vendere mascherine del valore di poche decine di centesimi fino a oltre 20 euro ciascuna. La Guardia di finanza ha accertato, per quanto riguarda la Sterimed, che la società avrebbe stipulato con la Asl di Bari un contratto per la fornitura di 500mila «mascherine e analoghi dispositivi di protezione individuale – si legge nell’imputazione – senza avere la materiale disponibilità dei dispositivi al momento dell’offerta, cosiddetta vendita allo scoperto», tanto è vero che ne furono consegnate solo 50mila, «con ricarichi sul prezzo via via crescenti nel corso dei diversi passaggi della filiera commerciale, in tal modo imponendo sul mercato un prezzo progressivamente maggiorato e largamente superiore a quello ordinario di vendita praticato prima dell’emergenza, applicando prezzi fuori mercato e ricarichi sino al 41,38%», «approfittando delle necessità di protezione sanitaria nel tempo di emergenza epidemiologica».
Per quanto riguarda la società Servizi Ospedalieri, il contratto con la Asl di Bari prevedeva la vendita di 1 milione di mascherine Ffp2 (poi effettivamente ne furono consegnate 199 mila) con rincari sino al 62,5% e un «danno all’ente – scrive la Procura – rappresentato dall’averlo privato dei presidi individuali di protezione, merci di prima necessità a causa dell’emergenza Covid». Le accuse rivolte agli imprenditori Canosino e a Rubino riguardano vicende collegate legate all’acquisto di mascherine dalla Cina pagate 36 centesimi dalla 3MC, poi rivendute a circa 6-7 euro alla Penta, la quale, a sua volta, le avrebbe vendute alla Aesse Hospital al doppio, con rincari complessivi superiori al 4mila%. Un ulteriore soprapprezzo del 49% sarebbe stato applicato dalla società barese alle Asl di Bari, Taranto, Lecce, Brindisi e al Policlinico di Foggia, per l’acquisto di circa 38 mila mascherine al costo di 18-20 euro cadauna, per oltre 730 mila euro complessivi.
Bari, molesta 13enne davanti alla scuola: condannato 44enne. Procura indaga su altri 8 possibili episodi
L’inchiesta è partita dalla denuncia del padre dell’adolescente. Avviati accertamenti su altri episodi che riguardano almeno altre otto adolescenti, alcune compagne di scuole della vittima e altre bambine, anche 11enni, con le medesime modalità.
Continue readingAccusato di usura, imprenditore barese assolto dopo 14 anni: “Il fatto non sussiste”
Il Tribunale di Bari, dopo 14 anni dai fatti, ha deciso di assolvere l’imprenditore barese, Gino Carlone, imputato per usura.
Continue readingCorruzione in atti giudiziari, il tesoro di Chiariello da 6 milioni di euro: sequestrati tre immobili in centro a Bari
L’avvocato è stato recentemente condannato a Lecce con l’ex gip De Benedictis per corruzione in atti giudiziari a 9 anni e 8 mesi.
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