Bari, studentessa vuole uscire dall’aula. La prof lo impedisce e viene aggredita: a scuola arrivano i Carabinieri

Un’insegnante supplente è stata aggredita da una studentessa di terza media nella scuola Giosuè Carducci di Bari. Secondo quanto ricostruito, la professoressa ha negato alla ragazzina più volte la possibilità di uscire dalla classe.

La stessa studentessa si è poi diretta verso la porta, l’insegnante così ha cercato di impedire l’azione volontaria, mettendosi davanti all’uscita, prima di essere aggredita fisicamente.

Prima è stata strattonata, poi presa di mira dal lancio di alcuni oggetti. La studentessa è riuscita poi ad uscire dall’aula, ma sul posto sono intervenuti i Carabinieri. Non sarebbe stata presentata denuncia e non è stato chiamato il 118. A riportarlo è il Corriere del Mezzogiorno.

Sacerdote e prof di religione molesta alunne e una collega a scuola: condannato a due anni

Un sacerdote di 50 anni, professore di religione e vice preside in un istituto scolastico superiore del Salento, è stato condannato a due anni di reclusione (pena sospesa) dal Tribunale di Lecce con l’accusa di violenza privata nei confronti di una studentessa.

La vicenda risale all’anno scolastico 2015-2016, secondo quanto ricostruito il sacerdote avrebbe costretto la madre della giovane vittima a iscriverla nella sezione dove insegnava, minacciandola che diversamente l’anno sarebbe stato “terribile”.

Un atteggiamento poi proseguito anche in classe, con minacce e insulti dopo la richiesta, avanzata dalla famiglia, di cambiare sezione. La madre della ragazza ha dunque denunciato gli episodi, innescando il procedimento penale.

Secondo l’accusa tra il 2015 e il 2019 il sacerdote-professore avrebbe molestato anche altre alunne e una collega. Nel corso delle indagini sono state archiviate dal gip le accuse di violenza sessuale e falso.

Discute con la prof, la spinge e lei finisce in ospedale. Follia a Lecce: nei guai studentessa minorenne

Follia a Lecce dove una docente dell’Istituto tecnico Olivetti è finita in ospedale dopo essere caduta in seguito ad una spinta di una studentessa. La prognosi è di 18 giorni.

La minorenne ha discusso con la sua insegnante, dalle urla si è passati agli spintoni e la docente è finita per terra, riportando traumi e lesioni. Così prontamente è stata trasportata al Pronto Soccorso.

Al momento la vittima non ha sporto denuncia, ma la dirigente scolastica ha avviato l’iter per la sospensione della studentessa.

Gita da Milazzo a Fasano si trasforma in un incubo, 150 intossicati tra allievi e prof: controlli su campioni di cibo

Torniamo ad occuparci della notizia lanciata ieri mattina da Quinto Potere, sull’intossicazione che ha colpito 150 persone, tra studenti e professori in gita scolastica dalla Sicilia in provincia di Brindisi. Hanno accusato dolori addominali con vomito, diarrea e iperpiressia durante il loro soggiorno in un albergo di Fasano. Si tratta di allievi e docenti dell’Istituto tecnico industriale di Milazzo. Sul posto sono stati inviati diversi mezzi di soccorso, tutti i pazienti sintomatici sono stati visitati nel punto medico allestito nella struttura ricettiva. Altre 16 persone sono state “centralizzate e trattate nel Ppit (punto di primo intervento) di Fasano e nel pronto soccorso di Ostuni.

L’emergenza è rientrata ieri con il rientro in Sicilia dei 3 pullman. Sono attualmente in corso le verifiche da parte dei “Servizi del Dipartimento di prevenzione sugli aspetti epidemiologici e sulla sicurezza alimentare per l’individuazione delle eventuali cause” che avrebbero determinato la presunta intossicazione alimentare. Le analisi sono effettuate da parte dell’Istituto zooprofilattico di Putignano su alcuni campioni di carne, tra pollo e suino, inviati dal Sian (Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione) e dal Siav B (Servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale) che fanno capo al Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Brindisi. Inviati anche alcuni tamponi ambientali effettuati su superfici di lavoro e un campione di acqua del rubinetto della cucina dell’albergo. “Nell’albergo erano presenti ulteriori 70 ospiti che non hanno lamentato disturbi. Tutti i risultati saranno oggetto di relazione conclusiva da parte del Coordinamento Mta (Malattie a trasmissione alimentare) del Dipartimento di prevenzione”, si legge nella nota dell’Asl Brindisi.