Un mese fa esatto, il 22 aprile, un’altra aggressione nel barese, questa volta al liceo artistico De Nittis dove un ragazzo disabile ha staccato la retina ad un docente dopo avergli sferrato un pugno.
Continue readingProstituzione minorile a Bari, la prof della 16enne: “Vuole dimenticare tutto. Ha vissuto un incubo e si vergogna”
Il racconto della professoressa di una delle minorenni coinvolte nel giro della prostituzione minorile a Bari che portato ieri a 10 misure cautelari.
Continue readingScopre di essere malata e dona la sua eredità agli studenti: la storia della prof barese Silvana Ghiazza
È nata una Fondazione che prende il suo nome e che sarà presentata domani al museo Civico a Barivecchia con cui saranno finanziate due borse di studio.
Continue readingMolfetta, mangia una patatina troppo veloce e rischia di soffocare in aula: alunno salvato da professoressa
Il ragazzino non riusciva più a respirare, la docente ha seguito nei mesi scorsi un corso per imparare le manovre salvavita.
Continue readingBitonto, addio alla professoressa Lucia Modugno: ha seminato bellezza nel cuore dei suoi studenti
Lucia Modugno non era solo una stimata professoressa in lettere, ma l’insegnante che tutti vorrebbero avere. Sapeva come tirare fuori il meglio da ognuno dei suoi studenti. Si è spenta all’improvviso lasciando un vuoto nel cuore di tutti quelli che hanno avuto la fortuna di incontrarla.
Continue readingTragedia a Bari, malore nel liceo artistico Pascali: professoressa muore a 66 anni
La vittima, molto amata dagli alunni e stimata dai colleghi, è deceduta nella sala professori.
Continue readingStudenti raccolgono le olive e la professoressa di Scienze non li interroga: “Recuperiamo il legame con la terra”
“Recuperare le tradizioni e il legame con la terra andando a raccogliere le olive con i nonni o con i propri genitori” consente agli alunni del terzo anno del liceo scientifico e linguistico Orazio Tedone di Ruvo di Puglia (Bari) di ottenere in cambio un giorno di clemenza, venendo giustificati dalla prof di Scienze che la mattina dopo non li interrogherà. L’idea è di Valeria Scaringella, 40 anni, di Corato.
“Molti degli studenti sono coratini – spiega la docente – e da noi si sente molto questo legame con la terra, solo che gli adolescenti a volte tendono quasi a vergognarsene. A questa età non lo si apprezza molto, invece vorrei che imparassero a vedere il bello nell’albero di ulivo, in quello che stanno facendo, a lavorare e a sporcarsi le mani nel vero senso della parola. Come alternanza scuola-lavoro sarebbe molto bello da fare, una giornata in campagna lascia molto di più”. E gli studenti, tra i 16 e 17 anni, apprezzano molto l’iniziativa. “Se il giorno prima sei andato a raccogliere le olive, sei certo che nella mia ora non ti interrogo. Li giustifico ma devono dimostrarlo, anche con le unghie sporche – scherza la docente – piuttosto che con le foto. Li giustifico perché per me la tradizione, la cultura, la cura del territorio e la bellezza della nostra terra passano anche da questo”. E poi, precisa l’insegnante, “se il giorno prima ti sei svegliato alle 6 per andare a raccogliere le olive e torni a casa stanco, mettersi a studiare immagino non sia semplicissimo. L’idea “sta funzionando”, aggiunge Scaringella e gli studenti “ci tengono a far vedere che sono effettivamente andati in campagna portando anche la magliettina sporca di terra. I ragazzi hanno spesso bisogno di essere ascoltati e ti raccontano quello che vivono come un evento straordinario. Immagino che anche i loro parenti siano contenti”. L’iniziativa non riguarda solo le olive ma il rapporto con la terra in generale. “A ottobre – sottolinea la prof – sono andati a vendemmiare e poi sono venuti a scuola con un bustone pieno dell’uva che hanno raccolto; altri vogliono portare la bottiglia dell’olio che hanno prodotto loro. E’ il primo anno che sono in questa scuola, sto tastando il territorio, vediamo se l’iniziativa si estenderà”.
Bari, prof universitaria no vax sospesa. Tar respinge il ricorso: “Obbligo vaccinale per tutela della salute pubblica”
La docente ha evidenziato l’incostituzionalità dei decreti del governo Draghi, dichiarando tra l’altro “inutile” l’obbligo, e chiesto il pagamento degli stipendi arretrati, ma i giudici hanno respinto il ricorso.
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