Taranto, vuole saltare la fila al Pronto Soccorso e prende a schiaffi l’infermiere: denunciato paziente

Un infermiere di 47 anni in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto nella tarda serata di ieri è stato aggredito dal parente di un paziente che pretendeva di saltare la fila. L’operatore sanitario, colpito con un violento schiaffo al volto, è stato costretto a lasciare il servizio per farsi visitare dal medico di turno.

Per lui cinque giorni di prognosi. L’aggressore, a quanto si è appreso, è stato identificato dai carabinieri e denunciato per lesioni a pubblico ufficiale sanitario in servizio.

Bari, l’esito del tampone non arriva e muore dopo 8 ore in pronto soccorso: indagati 5 medici della Mater Dei

Si è tenuta ieri l’udienza del processo che vede coinvolti 5 medici della clinica Mater Dei, accusati della morte del 55enne barese Giuseppe Pupillo, deceduto il 5 ottobre 2021 per una dissezione aortica. All’uomo, dopo aver effettuato un elettrocardiogramma in farmacia, fu detto subito di recarsi in ospedale per un ricovero urgente visto l’esito preoccupante. A causa dell’emergenza legata alla pandemia, i parenti furono allontanati e l’uomo si sottopose al tampone Covid.

“Al momento del Triage veniva consegnato sia l’elettrocardiogramma effettuato poco prima, sia il risultato di alcune analisi che mio fratello aveva effettuato – il racconto della sorella -. L’indomani mattina, ossia il 05 ottobre 2021, alle 08 circa, ricevevo una telefonata da mio fratello il quale mi riferiva di essere stanco, che era rimasto sulla sedia della sala d’attesa sino alle 2 della notte, in quanto era stato ammesso in reparto solo dopo che era arrivato l’esito del tampone effettuato al momento del Triage. Ben otto ore in attesa su una sedia in sala d’attesa per avere l’esito di un tampone che si ottiene nel giro di 15-20 minuti”.

Il 55enne viene poi trasferito d’urgenza in Terapia Intensiva e qui muore. “Immediatamente giunti sul posto, il dirigente sanitario ci riferiva che il decesso era avvenuto per una diagnosticata dissezione aortica, lasciandoci increduli e sgomenti – il racconto della sorella riportato da L’Edicola del Sud -. Non sappiamo se la dissezione sia stata correttamente diagnosticata, o se si sia trattato di un infarto non riconosciuto prontamente. Non spetta a noi accertarlo: di certo se non vi fosse stato l’incredibile ritardo nell’ammissione in reparto (otto ore per l’esito di un tampone in un paziente con inequivocabili sintomi di sofferenza cardiaca sono una vera e propria omissione) la situazione non sarebbe degenerata, come poi è avvenuto, con il decesso del mio povero fratello”.

Ieri il legale dei due familiari della vittima ha ottenuto la citazione come responsabili civili della Mater Dei e del gruppo CBH. Indagati il medico del pronto soccorso, il medico di turno in terapia intensiva cardiologica, il cardiologo responsabile dell’Unità operativa di Aritmologia ed Elettrofisiologia cardiaca, e il primario del reparto di Cardiologi

 

Corsa disperata in ospedale, 35enne muore a Putignano: indagano i Carabinieri

Tragedia a Putignano dove un 35enne è deceduto nel Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria. L’uomo era stato soccorso da un’ambulanza del 118, le sue condizioni sono apparse subito gravi. Pare che abbia avuto un incidente sul lavoro in campagna, in Paese qualcuno ha sparso la voce che si sarebbe trattato invece di un pestaggio. La vittima riporta diverse ferite, sul caso indagano comunque i Carabinieri.

Tragedia a Gallipoli, malore fatale durante il bagno serale: muore il direttore del PS Policlinico di Bari Vito Procacci

Un malore improvviso mentre faceva un bagno nel mare di Gallipoli ha causato ieri sera la morte del dott. Vito Procacci, Direttore del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari. A nulla sono serviti i tentativi di rianimarlo da parte degli operatori sanitari giunti sul posto. Aveva 65 anni.

Il dott. Vito Procacci, era nato a Bitonto, fratello dell’ex parlamentare on. Giovanni Procacci, aveva guidato per anni il Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia prima di ricoprire il ruolo di direttore del P.S. del Policlinico di Bari. Sui social centinaia di messaggi di cordoglio da parte di chi lo conosceva.

Bari, incendio al Policlinico: il Pronto Soccorso riapre entro le 20 di oggi. Domani riattivato il blocco Asclepios

Riaprirà entro le otto di questa sera il Pronto soccorso del Policlinico di Bari chiuso dopo un incendio divampato nella tarda serata di ieri. Le fiamme sarebbero state generate da una batteria di condensatori del quadro elettrico al piano interrato del padiglione Asclepios mentre il fumo ha interessato il piano superiore del reparto di emergenza e urgenza rendendo necessario il trasferimento di circa 60 pazienti. Sono ora in corso le pulizie, la verifica delle apparecchiature e la sanificazione dei canali di aerazione: solo al termine delle attività il reparto potrà essere riaperto.

“L’obiettivo prioritario è rendere pienamente operativo il pronto soccorso: entro le 20 dovremmo assicurarlo ed entro domani mattina sarà riattivato il blocco operatorio di Asclepios. Le urgenze sono garantite dalle sale operatorie del padiglione di Ortopedia”, spiega il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce, che questa mattina ha effettuato un sopralluogo.

“Il piano interno di gestione delle emergenze ha funzionato – ha aggiunto – grazie anche al supporto del 118 che ha assicurato i trasferimenti interni ed esterni, alle unità operative che hanno accolto i pazienti e al sistema sanitario territoriale che si sta facendo carico di questa fase di gestione della rete di primo soccorso”.

Il direttore generale ha ringraziato non solo forze dell’ordine e vigli del fuoco ma anche “il personale del Pronto soccorso per lo straordinario impegno garantito nell’ assistere e trasferire i pazienti, e il personale tecnico che è prontamente intervenuto. Tutti hanno lavorato durante la notte e stanno continuando a operare per il completo ripristino dei sistemi di alimentazione elettrica del padiglione Asclepios”.