Prostituzione minorile a Bari, la Procura vuole altri nomi. Caccia ai clienti: a setaccio i telefonini sequestrati

Gli inquirenti sono a caccia di altri clienti che hanno preso parte al giro di prostituzione minorile organizzato a Bari. Non solo i destinatari delle misure cautelari di ieri, ma altri uomini erano a conoscenza dell’età delle ragazzine. Alcuni sono stati già riconosciuti dalle stesse 16enni nelle foto mostrate dagli investigatori, ad altri si arriverà dopo aver passato a setaccio i cellulari sequestrati alle studentesse e alle altre persone coinvolte nell’inchiesta.

Ci sarebbero anche delle chat dirette tra i clienti e le ragazzine. In un’occasione un uomo ha interagito con una di loro direttamente su Instagram, commentando alcune foto. “Mi ha scritto su Instagram per 6 o 7 mesi e io non gli rispondevo. Circa due mesi fa ho risposto e mi sono vista per due volte in un hotel, mi ha pagato la prima volta 400 euro, la seconda 500”, le parole di una 16enne.

Prostituzione minorile a Bari, interrogato il 25enne Nicola Basile: “Rapporti con 16enni ma estraneo al giro”

Oggi sono in programma tutti gli interrogatori di garanzia delle sei persone in carcere: oltre a Basile, di Ruggero Doronzo originario di Trani di 29 anni, e via Teams, delle quattro donne recluse a Trani, Marilena Lopez di 35 anni, la 21enne Antonella Albanese, Federica Devito di 25 anni, Elisabetta Manzari di 24 anni.

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Prostituzione minorile di 3 ragazzine, 10 arresti da Bari a Lecce: tra loro 4 donne. In manette anche clienti

Alle prime luci dell’alba, nelle città di Bari, Roma, Trani e Lecce, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Bari hanno eseguito un provvedimento cautelare, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di dieci persone, quattro donne e sei uomini.

Quattro donne, rispettivamente di anni 35, 21, 25 e 24, un 29enne un 25enne barese sono stati arrestati e tradotti in carcere, con l’accusa di aver indotto, favorito, sfruttato, gestito ed organizzato la prostituzione di tre ragazze minori d’età, traendo un ingente guadagno dalle prestazioni sessuali offerte, a pagamento, ad una pluralità di clienti. Per due clienti, di anni 47 e 42, che consapevoli della minore d’età delle ragazze non hanno esitato a consumare rapporti sessuali con loro, in cambio di danaro, sono scattati gli arresti domiciliari. Per un terzo cliente, di anni 55, l’obbligo di dimora nel Comune di residenza. Medesima misura cautelare è stata disposta nei confronti di un 45enne barese, gestore di una struttura ricettiva nella quale tollerava l’esercizio abituale della prostituzione.

Con la doverosa premessa che si tratta di accertamenti compiuti nella fase delle indagini preliminari, che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, le indagini sono state avviate dalla Squadra Mobile di Bari, nel marzo 2022, a seguito della denuncia presentata dalla mamma di una 16enne, che ha notato comportamenti anomali nella figlia e riscontrato la sua frequentazione con una maggiorenne, descritta dalla voce pubblica come escort operativa nella regione delle Marche.

I pedinamenti, gli appostamenti, le intercettazioni, una pluralità di audizioni, comprese quelle delle minori coinvolte nella prostituzione, eseguite con l’ausilio di psicologhe, hanno consentito di acquisire gli elementi investigativi che hanno condotto all’operazione di polizia eseguita questa mattina. I fatti si sono consumati in alcune strutture ricettive, anche di lusso, delle province di Bari e BAT, a partire dal mese di ottobre del 2021. Le minorenni, all’epoca 16enni, sono state adescate ed introdotte nel mondo della prostituzione con la promessa, riscontrata, di facili guadagni, ove si consideri che alcuni clienti hanno pagato anche centinaia di euro per singole prestazioni sessuali.

Il danaro guadagnato con la prostituzione veniva utilizzato, dalle ragazze, per acquistare abiti, borse e cenare in ristoranti costosi, adottando le cautele utili a non far scoprire ai propri parenti le cospicue disponibilità economiche e gli acquisti eseguiti. Per la gestione dell’attività, venivano utilizzate utenze telefoniche dedicate, inserite in appositi annunci on line; vi era chi provvedeva alla prenotazione delle strutture ricettive, chi accompagnava le ragazze nelle camere e chi riceveva le telefonate dei clienti, fissando gli appuntamenti. Le maggiorenni tratte in arresto ed il 29enne barese sfruttatore attendevano in stanze attigue che le minorenni terminassero le loro prestazioni, per ricevere personalmente il danaro dai clienti e corrispondere alla ragazze la quota loro spettante, corrispondente al 50% della somma ricevuta. È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.