A parlare è Giovanna Montrone, una degli otto disabili condannati per aver protestato nel luglio 2021 sul lungomare di Bari e occupato una della sede della presidenza della Regione Puglia.
Continue readingBari, disabili condannati per protesta alla Regione: “Autorizzati a entrare dai funzionari”
Erano stati autorizzati ad entrare da dirigenti regionale. Su questo gli avvocati degli otto disabili punteranno durante il processo a loro carico.
Continue readingArpal Puglia, dipendenti non retribuiti. Proclamato stato di agitazione: sit-in di protesta il 1° dicembre a Bari
Sindacati all’attacco: “I lavoratori, destinati anche a centinaia di chilometri di distanza, non riescono più a far fronte a spese aumentate per il carburante che lievita e agli impegni familiari. La situazione è diventata intollerabile”.
Continue readingBari, protestano sul lungomare davanti alla sede della Regione: otto disabili condannati a quattro mesi
La pena inflitta è di quattro mesi (pena sospesa) e 50 euro di multa, in alternativa si può pagare una sanzione di 9425 euro, soldi però che la maggior parte non ha.
Continue readingBari, studenti in protesta davanti alla Regione: “Trasporti adeguati, più sicurezza e stop all’alternanza lavoro”
Trasporti adeguati a prezzi calmierati, sicurezza, investimenti nell’edilizia, stop all’alternanza scuola-lavoro nelle aziende. A chiederli a gran voce sono gli studenti di università e scuole superiori di Bari che stamattina hanno sfilato fra le vie del centro. Il corteo autorizzato, che ha riunito circa mille ragazzi, è partito alle 10 da piazza Umberto. Dopo aver attraversato via Nicolai, via De Rossi, corso Vittorio Emanuele e il Lungomare, si è fermato davanti alla sede della presidenza della Regione Puglia per esprimere solidarietà agli oltre 100 lavoratori di Baritech a rischio licenziamento. “Vogliamo che l’alternanza scuola lavoro – affermano i giovani aderenti a Osa (Opposizione studentesca alternativa) – non coinvolga più i privati, che pensano solo al profitto, ma che sia interna agli istituti. Il governo ha stanziato 28 miliardi di euro per la guerra ma si dimentica la scuola”. Sul fronte universitario la richiesta delle sigle Link, Uds e Cambiare rotta è di “spazi più adeguati per lo studio, di trasporti a prezzi calmierati che aiutino i pendolari a raggiungere la città e di un confronto con Comune di Bari e Regione Puglia per rendere più accessibili gli alloggi e le stanze destinati ai fuori sede”. “In una città che conta circa 50mila studenti universitari non ci sono servizi sufficienti”, gridano al megafono davanti a Palazzo di città per poi proseguire fino in Regione, scandendo slogan contro il governo e richieste alle istituzioni.
La cresta sull’uva, produttori baresi strozzati dai commercianti: “Siamo i soli a pagare la crisi”
Produzione e vendite agli sgoccioli, mentre contributi, costo di materie prime e del lavoro schizzano alle stelle. Gli agricoltori di tutto il Barese hanno protestato a gran voce ieri sera a Rutigliano
Continue readingPuglia, personale Ata insufficiente. Sindacati in rivolta: “Scuole al collasso mancano 2000 unità”
Manifestazione di protesta ieri davanti alla Prefettura di Bari contro i tagli al personale Ata nelle scuole determinati dalle decisioni del Governo.
Continue readingCaro energia, bollette triplicate in negozi e attività. Protesta a Bari: domani manifestazione in piazza Libertà
Imprenditori della ristorazione ma non solo, a protestare saranno anche i rappresentanti delle partite iva, i negozianti e gli artigiani.
Continue readingFurti nei pozzi del Barese, agricoltori preoccupati. Arif assicura: “Presto servizio di vigilanza”
Torniamo ad occuparci dell’Arif Puglia, l’Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali della Puglia, e della protesta di alcuni agricoltori di Adelfia.
Continue readingTaranto, prosegue protesta tir davanti a raffineria Eni: distributori a secco e allarme rifornimenti
Molti distributori di carburanti di Taranto sono rimasti a secco a causa della protesta degli autotrasportatori aderenti all’Usb che da cinque giorni presidiano i varchi della raffineria Eni bloccando l’accesso dei mezzi.
I manifestanti lamentano di essere stati esclusi dalla parte dell’appalto che nel luglio scorso è stato riassegnato alla ditta ligure G e A. Quest’ultima ha precisato che all’indotto locale è garantito almeno il 50 per cento del servizio, ma gli autotrasportatori in agitazione sono usciti dal consorzio CTCT (Consorzio Trasporti Carburanti Taranto) con cui è stato rinnovato il rapporto di sub-vezione. ‘Usb annuncia in una nota che il presidio permanente organizzato di fronte al varco 2 della raffineria Eni di Taranto “prosegue e andrà avanti fino a mercoledì 7 settembre, giorno in cui è previsto il confronto in Prefettura tra l’Eni, la società G e A e l’organizzazione sindacale. Circa 80 i camion parcheggiati lungo la strada consortile che collega le statali 100 e 106 jonica”.
I mezzi sono fermi, aggiunge l’Unione sindacale di base, “nonostante gli autotrasportatori abbiano sottolineato la propria disponibilità a coprire il servizio gratuitamente e con i propri mezzi, per evitare di far ricadere gli effetti negativi della protesta sulla cittadinanza. Si registra che in molte realtà della provincia di Taranto, ma anche nel capoluogo, non è più possibile fare rifornimento”.
Franco Rizzo, coordinatore provinciale Usb Taranto, spiega che “proprio per evitare quello che sta accadendo, la categoria si era messa a disposizione per garantire il carburante negli impianti di distribuzione del territorio. Di fronte all’assenza di risposta, sembra chiaro che questo atteggiamento miri ad alimentare frizioni”.