Ex Ilva, 200 lavoratori in protesta a Bari: “Regione prenda posizione sul futuro dei 1500 dipendenti in As”

Circa 200 persone arrivate da Taranto protestano sotto la sede della presidenza della Regione Puglia per chiedere “una presa di posizione decisa da parte della Regione sul futuro dei dipendenti ex Ilva in As, circa 1.500”, spiega Francesco Rizzo, coordinatore Usb della provincia di Taranto. I manifestanti hanno bloccato il lungomare a sud di Bari e una delegazione verrà ricevuta in Regione.

Alla protesta stanno partecipando anche i lavoratori e le lavoratrici della Sanitaservice, delle mense ospedaliere e dell’appalto manutenzioni Asl. “Chiediamo risposte – prosegue Rizzo – la politica deve dare risposte alle esigenze delle persone. Sino ad oggi abbiamo sentito solo proclami, oggi non ce ne andremo sino a quando non avremo risposte concrete”.

L’Usb chiede quello che “a Genova fanno già da anni, chiediamo che i lavoratori del Sud abbiano pari diritti e opportunità rispetto a quelli del Nord”, aggiunge Rizzo. I 1.500 operai sono in cassa integrazione dall’autunno del 2018, Usb chiede impiego in lavori di pubblica utilità e corsi di formazione per trovare una nuova collocazione nel mondo del lavoro.

“Dopo le ultime esternazioni di Acciaierie d’Italia – dicono gli organizzatori della protesta – la situazione in cui versano gli ex dipendenti Ilva sembra peggiorare dal momento che in nessun modo gli attuali gestori dello stabilimento tarantino si esprimono in merito al futuro degli stessi”. “Chiediamo alla Regione di essere concretamente al fianco dei lavoratori ed accelerare per il raggiungimento dei risultati che dipendono proprio dalla volontà politica della Regione”, conclude Rizzo.

Guerra Ucraina-Russia, manifestazione di pace a Bari. Centinaia in piazza: “Putin killer l’Europa ci aiuti”

“Siamo con il cuore con i nostri fratelli, le nostre famiglie. Lotteremo sempre per un’Ucraina libera. Siamo un paese pacifico. A noi serve il vostro aiuto. L’Europa ci deve aiutare”. La comunità ucraina di Bari è scesa in piazza con centinaia di manifestanti per chiedere la pace.

“Abbiamo paura – dicono – Putin deve lasciare la nostra terra. Tutto il mondo dovrebbe invidiare i nostri patrioti, che stanno lottando da soli e morendo per difendere la nostra terra. La nostra missione oggi, in queste piazze, è far aprire gli occhi a tutto il mondo. Noi siamo il vostro domani”.

In piazza, davanti alla sede del Comune di Bari dove sventola la bandiera dell’Ucraina, ci sono striscioni, bandiere e cartelli contro la guerra, alcuni con il volto di Putin e la scritta “Killer”, altri con mani sporche di sangue. La manifestazione, organizzata dal comitato per la pace di Bari che riunisce un centinaio di associazioni, sindacati, partiti e movimenti, ha riunito sindaci, attivisti, cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali.