Regione Puglia, Amati nuovo assessore al Bilancio. Mennea (Azione): “Nomina non concordata con noi”

“Ribadisco ancora più chiaramente che nulla è stato concordato con il presidente Michele Emiliano circa la scelta di un nostro rappresentante in giunta, né il presidente ha mai interloquito con il commissario del partito regionale e che, pertanto, la nomina di Amati è solo frutto di una scelta personale tra i due”. Lo dichiara il commissario di Azione in Puglia, Ruggiero Mennea, in merito alla nomina ad assessore al Bilancio di Fabiano Amati, consigliere di Azione.

“Ho poche certezze – aggiunge – ma una di queste è che i cittadini non sono stupidi e credo che le dinamiche di questa vicenda siano chiare a tutti. Sono certo che la coerenza, la rettitudine e la lealtà saranno alla fine premiati”. Mennea chiede anche che venga fatta chiarezza su un presunto “veto” che sarebbe stato posto alla sua nomina in Giunta da parte di un altro esponente del centrosinistra pugliese. “Se questo fosse vero – dice -sarebbe gravissimo, perché si evidenzierebbe un indebito condizionamento politico, e vorrei credere che non sia di altra natura, nei confronti dell’organo deputato a decidere e che dovrebbe, invece, decidere liberamente”.

In Puglia ci sono quasi 150mila cittadini stranieri, 91mila arrivano dall’Unione Europea: a Bari il 30,2%

Sono 149.477 i cittadini stranieri residenti in Puglia, il 3,8% della popolazione complessiva. Di questi, 91.649 sono originari di Paesi esterni all’Unione europea La provincia che ne ospita di più è Bari, con il 30,2%, seguita fa Foggia (23,6%), Lecce (18,7%), Taranto (11,3%), Brindisi (8,7%) e Barletta-Andria-Trani (7,4%). Sono alcuni dei dati contenuti nel Dossier statistico immigrazione 2024, presentato a Bari, nella sede della Cgil Puglia. Presenti, fra gli altri, Mariagrazia Gabrielli, segretaria nazionale della Cgil, Azmi Jarjawi, responsabile politiche immigrazione della Cgil Puglia, Paola Romano, assessora alle Culture del Comune di Bari, Viviana Matrangola, assessora all’Immigrazione della Regione Puglia. Il documento, arrivato alla 32esima edizione, è curato dal centro studi e ricerche Idos con il centro studi Confronti e il sostegno dell’Istituto San Pio V e dell’8 per mille della chiesa Valdese.

I minori, sul totale dei residenti stranieri in Puglia, rappresentano il 18,4%. Inoltre, su 25.554 nuovi nati (il dato è al 31 dicembre 2023) il 5,3% è costituito da figli di genitori stranieri. Aumentano anche gli studenti non italiani iscritti nelle scuole pugliesi nell’anno 2022-2023: sono 20.330. Per quanto riguarda i nuovi permessi di soggiorno rilasciati nel 2023, il 42,2% è legato al diritto di asilo, il 28,2% ai ricongiungimenti familiari, il 16,5% al lavoro e il 13,1% ad altri motivi. Il dossier evidenzia, inoltre, che i lavoratori stranieri presenti in Puglia sono 50.200. Quelli impiegati nel lavoro domestico rappresentano il 43,6% degli occupati in questo settore, quelli impiegati nell’agricoltura sono invece il 14,5% del totale. Ci sono poi il commercio con il 4,4%, i servizi con il 3,7% e l’industria con il 3,2%. Sono invece 22.146 le imprese pugliesi condotte da cittadini stranieri, il 52,9% è concentrato nel commercio.

Torna l’incubo negli ospedali pugliesi, infermiere aggredito nel pronto soccorso a Galatina: arrestato 47enne

Il paziente attendeva, steso su una lettiga, di essere visitato dal medico di turno. È andato in escandescenza, ha aggredito il personale sanitario, ha raggiunto la sala triage e ha iniziato a scaraventare a terra diverse apparecchiature, tra cui computer e stampante, danneggiandole. Qui è intervenuto l’infermiere per calmarlo, senza successo.

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Emiliano attacca la premier Meloni: “Non è a Bari perché evita di parlare della manovra lacrime e sangue”

“Ho l’impressione che la premier Meloni ha anche evitato di venire qui fisicamente perché avrebbe dovuto rispondere alle domande sulle sue scelte politiche sulla legge di bilancio. Invece, siccome è un dramma, in questo momento non sa ancora esattamente cosa deve dire agli italiani. Lo farà a tempo debito. Ho capito che ha questa necessità di riflettere su questa catastrofe economico-finanziaria che deve gestire”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano parlando con i giornalisti a margine della giornata conclusiva del Festival delle Regioni a Bari.

“Sinceramente, questo – ha aggiunto il governatore – era il momento di venire a guardare in faccia governatori, sindaci e cittadini e dire le cose come stanno. Questa è una manovra lacrime e sangue e non potevamo certo avallarla”.

Patto di Coesione con la Puglia, il Governo rassicura: “Firma a breve opportunità unica per la Regione”

“La data del 22 ottobre per la sottoscrizione dell’Accordo Coesione con la Regione Puglia non era definitiva, ma una mera ipotesi che si era prospettata nel corso di colloqui informali”. È quanto si apprende dal Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio in merito alle ricostruzioni recenti offerte dopo la notizia del forfait della premier Meloni in occasione del Festival delle Regioni a Bari, il secondo dopo quello della Fiera del Levante. 

Il governo, sottolineano le stesse fonti, “ha confermato il pieno impegno e l’assoluta volontà politica di giungere, in tempi rapidi, alla sottoscrizione dell’Accordo. Tuttavia, come nel caso dei diciannove Accordi già sottoscritti con Regioni e Province autonome, la definizione dell’Accordo per la coesione è il frutto di una puntuale istruttoria sull’utilizzo delle risorse del precedente periodo di programmazione e sulle proposte progettuali per il nuovo ciclo di programmazione, un processo rigoroso che serve ad evitare gli errori e i ritardi nella spesa dei fondi per la coesione sperimentati in passato, soprattutto al Sud”.

La riforma della politica di coesione, viene sottolineato, “si è posta l’obiettivo di rafforzare la capacità delle amministrazioni di spendere di più, ma anche di spendere meglio le risorse della coesione”. Dunque, “il lavoro prosegue” perché “si giunga quanto prima alla definizione dell’Accordo, un’opportunità unica per lo sviluppo della Regione Puglia”.

Porto di Taranto, ss100 e linea Lecce-Gallipoli: dal Mit di Salvini un piano da 200 milioni di euro per la Puglia

Nell’ambito dell’accordo di coesione tra il Governo e la Regione Puglia sul Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027, il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, guidato da Matteo Salvini, ha proposto il finanziamento di interventi infrastrutturali per circa 200 milioni di euro.

Lo annuncia il Mit in una nota. Tra le proposte del Mit, oltre ad alcuni interventi per il porto di Taranto, emerge, in particolare, il completamento e la messa in sicurezza della strada statale 100, nel tratto tra Gioia del Colle e San Basilio, su cui lo stesso Salvini si era speso nei mesi scorsi per una celere definizione dell’iter autorizzativo. Tra le segnalazioni del Mit, inoltre, anche la soppressione di alcuni passaggi a livello sulla linea ferroviaria Lecce-Gallipoli.

Vaccini contro la bronchiolite per neonati, la precedenza va alle regioni del Nord: la Puglia resta a secco

La Puglia resta senza i vaccini contro la bronchiolite che colpisce i neonati. In Regione hanno provato in tutti i modi a rientrare nella corsa partita però dal Nord. Precedentemente il ministero aveva detto no a causa del piano di rientro avviato nel settore Sanità. Le regioni del nord Italia così hanno potuto organizzarsi prima e ottenere le dosi. 

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Turismo, la Puglia continua a crescere: nei primi 8 mesi del 2024 + 9% degli arrivi e +4% delle presenze

Nei primi otto mesi del 2024, secondo i dati dell’Osservatorio regionale del Turismo della Puglia, si è registrato un incremento sia degli arrivi (4.234.000) che delle presenze turistiche (15.339.000). Gli arrivi sono aumentati del +9%, mentre le presenze hanno registrato un incremento del +4% rispetto al 2023.

l dati sono stati illustrati al Ttg Travel Experience di Rimini. La crescita ha interessato sia i turisti italiani che stranieri, con quest’ultimi che hanno evidenziato un aumento maggiore: +20% per gli arrivi e +15% per le presenze. I flussi turistici nazionali registrano un incremento del +3% per gli arrivi a fronte di un andamento stazionario delle presenze. Per i mesi di settembre e ottobre, le previsioni indicano una crescita degli arrivi del +4% e un mantenimento dei valori dello scorso anno per le presenze. Da gennaio ad agosto di quest’anno, sono stati registrati incrementi superiori al 10% degli arrivi nei mesi di marzo (in concomitanza con le festività di Pasqua), di maggio e di giugno.

“Siamo soddisfatti – ha affermato l’assessore al Turismo della Regione Puglia Gianfranco Lopane – dei risultati ottenuti dal turismo pugliese nei primi mesi del 2024. La crescita degli arrivi e delle presenze conferma che la Puglia è sempre più una destinazione di riferimento sia a livello nazionale che internazionale”.

“Qui, dal Ttg di Rimini, condividiamo i primi risultati del 2024, con una stagione turistica – ha dichiarato Luca Scandale, direttore generale Pugliapromozione – ancora in corso. Lavoriamo tutto l’anno con una continuo flusso di dati tra l’Osservatorio turistico, gli operatori e le associazioni di categoria dei dati più recenti sui principali trend in atto, affinché le scelte imprenditoriali poggino su informazioni accurate”. All’assessore Lopane è stato consegnato il premio Smart Destination di Data Appeal. Il riconoscimento, frutto di una analisi online di milioni di informazioni analizzate online, è andato alla Puglia con una “menzione speciale per la destinazione che si è maggiormente distinta nella gestione e nell’approccio innovativo e data-driven al destination management”.

Truffa degli avvocati da 22 milioni di euro alla Regione Puglia: in sei patteggiano fino a due anni – I NOMI

Hanno patteggiato pene comprese tra un anno e sei mesi a due anni di reclusione (sospese) sei imputati di un processo sulle presunte truffe da 22 milioni di euro ai danni della Regione Puglia, sui compensi legali pagati dall’ente per migliaia di contenziosi sugli indennizzi agricoli. Il processo partì dall’inchiesta ‘Leguleio’ della Guardia di finanza che coinvolse 21 persone, accusate a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione in atti giudiziari, truffa ai danni dello Stato, truffa aggravata ai danni della Regione Puglia, autenticazione di firme false, firme false di persone decedute, riciclaggio e autoriciclaggio.

La pena più alta è stata concordata per l’avvocato Michele Primavera, coinvolto in questo filone insieme ai colleghi Oronzo Panebianco, Assunta Iorio e Francesca Fiore, il marito di quest’ultima Luca Pedroncelli e la dipendente del Tribunale di Bari Giuliana Tarantini. I patteggiamenti nei confronti dei sei, inizialmente respinti in udienza preliminare, sono stati ratificati ieri, in dibattimento, davanti al collegio presieduto dal giudice Marco Guida.

Secondo l’accusa, gli avvocati coinvolti avrebbero intentato migliaia di cause contro la Regione per conto di agricoltori e allevatori destinatari di contributi (con mandati falsi o rilasciati in modo illegittimo) e, per “impedire alla Regione Puglia un’efficace difesa in giudizio”, avrebbero creato “falsi domicili” intentando “azioni legali nei confronti dell’Ente in varie parti d’Italia”, come si legge negli atti della Procura, in modo da recuperare le spese legali. Alcune cause erano intentate anche per conto di persone decedute. La vicenda si è poi divisa in più tronconi: per alcuni imputati il processo è ancora in corso in dibattimento, per altri la posizione è stata definita in abbreviato lo scorso novembre.

Gimbe, in Puglia l’8,4% delle famiglie rinuncia alle prestazioni sanitarie: dato superiore alla media italiana

In Puglia l’8,4% delle famiglie nel 2023 ha rinunciato alle prestazioni sanitarie, dato superiore alla media italiana (7,6%) e in aumento rispetto al 2022 quando la percentuale si attestò al 7,5%. È quanto emerge dal settimo rapporto della fondazione Gimbe sul servizio sanitario nazionale.

L’aspettativa di vita alla nascita è pari a 82,8 anni (media Italia 83,1 anni); per quanto riguarda il personale sanitario, in Puglia sono presenti 1,97 medici dipendenti ogni mille abitanti (media Italia 2,11); e 4,66 infermieri dipendenti ogni mille abitanti (media Italia 5,13); il rapporto infermieri/medici dipendenti è pari a 2,37 (media Italia 2,44).

Per quanto riguarda l’attuazione del Pnrr sanità, secondo il rapporto Gimbe, su 121 Case della comunità da realizzare entro il 2026 “non è stata dichiarata attiva alcuna, la percentuale pertanto è dello 0% (media Italia 19%)”. Anche delle 40 centrali operative territoriali non ne risulterebbe attiva ancora nessuno, mentre degli ospedali di comunità ne sono stati aperti 7 su 38.