Lo sfogo del sindaco di Turi, Tina Resta, in un video pubblicato sulla propria pagina Facebook: “I lavoratori stagionali sono quasi tutti senza documenti e senza permessi di soggiorno. Devo tutelare la mia comunità facendo rispettare la legge, non posso più tutelare questa situazione”.
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Il campo che li ospita verrà smontato il 30 giugno, ma in tanti hanno già ingaggi con aziende agricole di Rutigliano, Conversano, Casamassima e di altri comuni limitrofi, per cui hanno la necessità di rimanere sul territorio.
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Per capire effettivamente quali siano le condizioni di vita e di lavoro dei braccianti che in questo periodo invadono Turi, siamo andati nel campo allestito in città per la loro ospitalità.
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“Un mese fa la Regione aveva messo a disposizione dell’amministrazione comunale di Turi circa 160mila euro per allestire una “foresteria”, ma che invece somiglia più ad un campo profughi improvvisato” ha sottolineato la Lepore.
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