Il 20enne ha tentato la fuga prima di essere fermato. La moto era sprovvista di copertura assicurativa, l’agente della Polizia Locale ha rimediato traumi guaribili in 10 giorni.
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La polemica è nata quando altri ragazzi, nello stesso giorno, sono saliti sul treno con lo stesso identico modello di bici elettrica.
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Un poliziotto, dopo un inseguimento prima in auto e poi a piedi, colpisce in pieno viso Leonardo Di Francesco, un giovane di 23 anni con un calcio, nonostante il ragazzo sia già a terra e immobilizzato dagli altri colleghi.
Il video, immortalato dallo smartphone di un cittadino e pubblicato su TikTok, ha fatto il giro del web. L’episodio risale al 2 aprile scorso, il giovane era alla guida senza patente.
È stata la stessa Polizia a inviare il video in Procura dopo aver disposto il trasferimento immediato dell’agente che ora è al centro di un’azione disciplinare. Il ragazzo, assieme alla sua famiglia, ha annunciato che presenterà una denuncia nei confronti non solo del poliziotto in questione, ma anche di un suo collega sempre per violenze ingiustificate.
“Mi fanno male il naso e la mascella, la schiena e un fianco – le sue parole a La Repubblica -. Non riesco a deglutire bene ma in realtà da tre giorni non ho neanche voglia di mangiare.Sono impaurito, non me la sento di restare solo e quando devo andare a firmare in caserma – perché dopo la convalida dell’arresto mi hanno dato l’obbligo di firma – mi faccio accompagnare da mia madre e mia sorella. Sapevo di non essere nel giusto, ho avuto paura e anziché fermarmi sono scappato. Ho percorso una decina di chilometri perché volevo arrivare a casa di mia madre, poi sono sceso dalla macchina perché ho capito che era inutile continuare a scappare, mi sono buttato a terra e lì un poliziotto mi ha sferrato un calcio. A colpirmi sono stati in due. Sono arrivato in Questura alle 17.40 e sono stato rilasciato, per tornare a casa agli arresti domiciliari, intorno a mezzanotte. Mi hanno colpito di nuovo, io continuavo a dire ‘scusate non lo faccio più’ ma non serviva, mi hanno tirato forte i capelli e graffiato in testa”.
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I fatti contestati risalgono allo scorso agosto, quando l’uomo avrebbe tentato di adescare un minore mentre giocava nel cortile della propria abitazione.
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