Estorsioni, furti e rapine. Almeno 20 episodi in due anni: quattro 17enni arrestati a Barletta

Quattro ragazzi di 17 anni sono stati arrestati a Barletta dalla Polizia con le accuse di rapina, lesioni e furto aggravato. Avrebbero compiuto negli ultimi anni furti, rapine, danneggiato auto e chiesto soldi ai titolari di attività commerciali.

Sono 20 gli episodi contestati. Tra questi la rapina dello scorso 3 dicembre quando i quattro avrebbero picchiato con violenza un coetaneo che era solo in casa, derubandolo di preziosi, contanti e di un monopattino elettrico.

Droga, rapine, sequestri di persona e sfruttamento della prostituzione: 9 misure cautelari tra Cassano e Santeramo

Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, coadiuvati dal Nucleo Cinofili di Modugno e dal 6° Nucleo Elicotteri di Bari, a conclusione di un indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 9 indagati.

Sono ritenuti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, minacce, rapine, estorsioni, sequestro di persona e sfruttamento della prostituzione, nella città di Cassano delle Murge e Santeramo in Colle.

Assalti a portavalori e caveau, sequestrati beni per 1,3 milioni a Carmine Fratepietro: tra questi due lussuose ville

Questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito un decreto di sequestro emesso dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Bari (Presidente dott.ssa Giulia Romanazzi) su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Bari a carico di Fratepietro Carmine, cl. 78, pluripregiudicato, a seguito delle condanne subite per riciclaggio, ricettazione, rapina e porto illegale di armi.

Fratepietro Carmine, tra l’altro, è noto per aver fatto parte del commando paramilitare composto da circa 10 persone che il 29 febbraio 2016 assaltò un furgone portavalori, sulla strada statale 16 nei pressi di Trinitapoli che trasportava circa 3 milioni di euro destinati ad uffici postali ed istituti di credito. Il colpo, che durò appena 5 minuti, fruttò al gruppo criminale “solo” 725 mila euro, perché entrò in funzione il congegno di sicurezza che saturò il vano di carico con una schiuma. I malviventi si garantirono la fuga occupando le vie di accesso al luogo della rapina con auto e mezzi pesanti rubati ed incendiati nonché ricoprendo la strada con decine di chiodi artigianali a quattro punte.

L’interessato è stato anche condannato per aver partecipato, il 4 dicembre 2016, insieme ad altre 15 persone, nel comune di Caraffa (CZ) e con il “benestare” delle “ndrine” calabresi, all’assalto presso il caveau di una società di vigilanza del luogo, con l’utilizzo di una ruspa dotata di martello pneumatico che consentiva di rubare 8,5 milioni di euro.

Ed ancora è stato condannato per un altro assalto ad un furgone portavalori, avvenuto il 19 ottobre 2015 a Bari, nei pressi della strada statale 16, dove insieme a 15 individui, travisati ed armati kalashnikov, asportavano centinaia di migliaia di euro da un furgone diretto alla Banca d’Italia per depositare il denaro prelevato da diversi istituti di credito.

Il valore del patrimonio sottratto alla disponibilità dell’interessato, formalmente intestato alla compagna, è stimato in 1,3 milioni di euro ed è rappresentato da due lussuose ville ubicate in agro di Andria nonché 3 terreni ubicati a Trinitapoli (FG). Detti beni sono già sottoposti a confisca seppur non definitiva nell’ambito di altro procedimento penale.

L’odierno provvedimento emesso dal Tribunale – Sez. Misure di Prevenzione di Bari accoglie completamente la proposta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, la quale, in considerazione della pericolosità sociale di Fratepietro Carmine e del suo tenore di vita in discrasia con i redditi dichiarati, formulava detta richiesta, sulla base degli accertamenti patrimoniali effettuati dalla Sezione specializzata del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bari (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa) che ricostruivano gli introiti dell’intero nucleo familiare, così fornendo un corposo quadro probatorio in ordine all’illecita provenienza della sua ricchezza e che costituirebbe il compendio soprattutto di rapine in danno di portavalori.

L’importante risultato odierno – frutto dell’attività condivisa della magistratura e delle componenti investigative specializzate nello specifico settore delle indagini patrimoniali – rappresenta una conferma ulteriore che l’azione di contrasto alla criminalità organizzata, non solo va perseguita attraverso un’assidua opera di prevenzione e repressione ma deve avvenire soprattutto attraverso attente e scrupolose indagini di natura finanziaria e patrimoniale, preziosi strumenti con i quali vanno combattute nuove forme di manifestazioni criminali.

Gioiellerie, negozi e uffici postali rapinati a Foggia: 8 arresti. Ladri in azione anche davanti ai bambini

Rapinavano esercizi commerciali, gioiellerie e uffici postali a Foggia e per questo otto persone sono state arrestate (cinque un carcere e tre ai domiciliari) dalla polizia. Le rapine sono state compiute tra novembre 2023 e febbraio 2024. Le persone arrestate sono foggiane con precedenti penali. Le indagini sono state avviate dopo la rapina a una gioielleria del centro storico, il 30 novembre 2023: al momento dell’apertura pomeridiana tre persone con il volto coperto sono entrate nel negozio minacciando la proprietaria e i clienti con una pistola. La banda riuscì a portare via gioielli e altri oggetti preziosi fuggendo a bordo di un’auto un’auto con targa falsa guidata da un complice.

Il secondo episodio contestato a quattro degli indagati è la rapina a un ufficio postale della città, la mattina del 31 gennaio 2024: tre persone con il volto coperto e armate facevano irruzione minacciando i presenti, tra cui un bambino, e intimando ai cassieri di consegnare il denaro. Prima di compiere il colpo, la banda verificò la presenza di telecamere e guardie giurate a presidio dell’ufficio postale.

Il terzo episodio è la rapina a una sala slot in cui durante la notte persone incappucciate e armate entrarono e, incuranti dei clienti presenti, aggredirono con calci e pugni un dipendente facendosi consegnare il denaro in cassa e quello contenuto nella macchinetta cambia monete.

Nico, il ladro tiktoker ai domiciliari. Estranei in casa e televendite: “Antonio ti spacco la testa”

Vi raccontiamo una storia paradossale e clamorosa dal quartiere San Paolo. Nicola è finito ai domiciliari e ha iniziato a vendere prodotti di ogni tipo in diretta su TikTok senza pudore, a qualsiasi ora del giorno. Nell’abitazione in cui sta scontando i domiciliari c’è anche un viavai di gente. Ci siamo così recati sul posto per vederci chiaro e l’accoglienza di Nicola ovviamente è come ce l’aspettavamo.

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Furti, assalti ai bancomat e rapine ai tir con sequestro di persona: 7 arresti nel Barese – TUTTI I NOMI

I Carabinieri del Comando Compagnia di Triggiano, hanno eseguito sette ordini di carcerazione, emessi dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Bari (ufficio esecuzioni penali), nei confronti di altrettante persone colpite da sentenze definitive di condanna, per gravi reati commessi nelle provincie di Bari e Brindisi, tra il 2020 e il 2021, da soggetti legati dal vincolo associativo, per la commissione di reati contro il patrimonio.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, e, condotte, in diverse fasi, mediante servizi di osservazione controllo e pedinamento ed attività tecniche.

Sono state ricostruite anche le modalità operative, sempre simili tra loro, nel caso sia delle rapine ai mezzi pesanti sia dei furti. Esemplificativo, per il primo caso, è un episodio del dicembre 2020, contestato a sette indagati, allorquando i rapinatori, in tre equipaggi su altrettante automobili con compiti specifici, uno d’intervento e due di appoggio, dopo aver bloccato entrambi i lati del tratto di carreggiata della S.P. Rutigliano-Adelfia, avevano rapinato un TIR in transito. Nella circostanza, gli autori minacciarono con una pistola il conducente del mezzo pesante, colpendolo anche con il manico dell’arma al volto, e lo costrinsero a sdraiarsi all’interno della cabina del veicolo, per poi rilasciarlo dopo un considerevole lasso di tempo in Mola di Bari, non prima di aver svuotato il camion del carico di prodotti alimentari. In altre occasioni, sono state utilizzate anche autovetture con lampeggianti di colore blu simili a quelli in dotazione alla Forze di Polizia e palette d’ordinanza per bloccare per strada le vittime.

In particolare, gli inquirenti sono riusciti a fare luce su 4 rapine, di cui 3 in danno di autotrasportatori con sequestro di persona, un tentativo di rapina in danno di due anziani, 4 furti aggravati, due assalti a sportelli automatici di istituto di credito/ufficio postale, svariati episodi di ricettazione di materiale compendio di rapine, un incendio doloso che ha coinvolto 5 autoveicoli e un episodio di resistenza a p.u..

L’attività ha consentito, inoltre, di recuperare 113 climatizzatori, oggetto di rapina ai danni di un autotrasportatore, avvenuta in località Mola di Bari nell’ottobre 2020, svariati generi alimentari, compendio della sopra descritta rapina al TIR e 2 autocarri oggetto di furto, avvenuto a Noicattaro (BA) nel mese di gennaio 2021.

Le pene inflitte con gli odierni provvedimenti oscillano tra i sette mesi e i sei anni di reclusione.

Elenco condanne:

1. BERNAUS LUIGI, NATO BARI 19 MAG 75, IVI RESIDENTE, VIA CADUTI DEI PARTIGIANI N. 23, CONIUGATO, IN ATTO DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI MELFI (PZ) (ANNI 1 E GIORNI 15 – REATI RICONOSCIUTI: ARTT. 110, 624, 624 BIS, C.P.);

2. DIDONNA GIOVANNI, NATO TRIGGIANO (BA) 15 FEB 95, RESIDENTE CELLAMARE, VIA ISONZO N. 1, DI FATTO DOMICILIATO CELLAMARE (BA), VIA NINO BIXIO N. 44, CONIUGATO, CENSURATO IN ATTO DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI VITERBO (ANNI 5 E MESI 2 – REATI RICONOSCIUTI: ARTT. 110, 416, 624, 625, 628 E 648 C.P. + ARTT. 2 E 4 L. 895/1967);

3. SCORCIA VITO, NATO BARI 03 APR 89, IVI RESIDENTE, VIA CADUTI DEI PARTIGIANI N. 13, DI FATTO DOMICILIATO MEDESIMA VIA AL CIVICO N. 25/A, CONVIVENTE, CENSURATO; N ATTO DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI CALTANISSETTA (ANNI 2, MESI 3 E GIORNI 10 – REATI RICONOSCIUTI: ARTT. 110 E 628 C.P. + ARTT. 2, 4 E 7 L. 895/1967);

4. LOSETO MAICOL, NATO BARI 27 GIU 95, RESIDENTE ADELFIA (BA), VIA MORETTI N. 27, DI FATTO DOMICILIATO BARI, STRADELLA SANTA LUCIA N. 15, CONIUGATO, CENSURATO ATTUALMENTE SOTTOPOSTO ALLA MISURA DEGLI ARRESTI DOMICILIARI (ANNI 6, MESI 6 – REATI RICONOSCIUTI: ARTT. 110, 337, 416, 624, 625, 628 E 648 C.P. + ARTT. 2, 4 E 7 L. 895/1967);

5. SBLENDORIO DAVIDE, NATO A TRIGGIANO 04 SET 95, RESIDENTE CAPURSO (BA), VIA SAN PIETRO N.44, CELIBE, CENSURATO, IN ATTO SOTTOPOSTO ALLA MISURA DEGLI ARRESTI DOMICILIARI (ANNI 4 E MESI 6 – REATI RICONOSCIUTI: 110, 416, 628, 624 C.P. + ARTT. 2, 4 E 7 L. 895/1967);

6. SCORCIA GIUSEPPE, NATO BARI 20 AGO 59, IVI RESIDENTE, VIA CADUTI DEI PARTIGIANI N. 13, DI FATTO DOMICILIATO MEDESIMA VIA AL CIVICO N. 10, CONIUGATO, CENSURATO, IN ATTO SOTTOPOSTO ALLA MISURA DEGLI ARRESTI DOMICILIARI (ANNI 6, MESI 3 E GG. 7 – REATI RICONOSCIUTI: ARTT. 110, 416, 628 E 648 + ART. 71 D.Lvo 159/2017 + ART. 4 L. 895/1967)

7. PACUCCI GIUSEPPE, NATO BARI 28 LUG 88, RESIDENTE ADELFIA, VICO II VIA KENNEDY N. 2, DI FATTO DOMICILIATO ADELFIA, VIA GIOACCHINO PECCI N. 21, CONIUGATO, CENSURATO, ATTUALMENTE SOTTOPOSTO ALL’OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA P.G. (MESI 5 GG. 27– REATI RICONOSCIUTI: ARTT. 110, 416, 624, 625 E 628 C.P. – ORDINE DI ESECUZIONE CON CONTESTUALE DECRETO DI SOSPENSIONE).

Furti, rapina e riciclaggio di mezzi rubati. Blitz dei Carabinieri ad Andria: 6 arresti

I carabinieri hanno arrestato ad Andria sei persone accusate di aver fatto parte di un gruppo che per mesi avrebbe messo a segno furti, rapine e riciclaggio dei mezzi rubati.

In quattro sono finite in carcere e due agli arresti domiciliari. Rispondono a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al compimento di furti, rapine e riciclaggio di veicoli. Le misure cautelari sono state disposte dal gip del tribunale di Trani su richiesta della procura.

L’indagine è stata denominata Raptor, ovvero Rapace, per le modalità messe in campo dal gruppo. Gli accertamenti investigativi sono iniziati nel dicembre dello scorso anno. I dettagli dell’operazione saranno forniti nel corso di una conferenza stampa nella sede del comando provinciale carabinieri Bat, a Trani.

Furti d’auto e rapine nel Barese, chieste 5 condanne: a capo della banda il fratellastro di Antonio Cassano – NOMI

La Procura di Bari ha chiesto la condanna a 8 anni di reclusione per Giovanni Cassano, 52enne fratellastro di Antonio, ex calciatore di Roma e Real Madrid Antonio con cui non ha mai avuto rapporti. Sarebbe lui a capo della banda che ha messo a segno decine di furti d’auto e rapine in appartamenti commessi tra la città di Bari, la provincia (soprattutto Monopoli, Conversano e Castellana Grotte) e la Bat. In un caso la banda riuscì a rubare 300mila euro da una cassaforte, mentre in un’occasione Cassano si sarebbe travestito con una parrucca da donna per non farsi riconoscere.

La Procura ha anche chiesto la condanna a 4 anni e 8 mesi per suo figlio Gennaro (31 anni), Michele Sciacqua (48), Dario Novelli (39) e Giuseppe Armenise (48), considerati partecipi dell’associazione. In passato Cassano, soprannominato “U curt”, era già stato condannato in via definitiva per ricettazione, furto, rapina, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, evasione.