Furbetti del reddito di cittadinanza, 63 denunciati nel Foggiano: percepiti 691mila euro

La guardia di finanza di Foggia ha individuato e denunciato 63 persone che avrebbero indebitamente percepito il reddito di cittadinanza, per un ammontare complessivo di 691mila euro. I controlli a tutela della spesa pubblica e delle erogazioni previdenziali ed assistenziali hanno interessato tutto il territorio della provincia. Tutti i percettori del sussidio sono stati segnalati all’autorità giudiziaria e alla direzione provinciale Inps per la sospensione delle erogazioni.

Stando a quanto stabilito dalle fiamme gialle, numerose sarebbero le irregolarità riscontrate che vanno dalla mancanza del requisito della residenza effettiva nel territorio nazionale alle false dichiarazioni inerenti la composizione del nucleo familiare, dall’omessa dichiarazione dello svolgimento di attività lavorative, in diversi casi anche esercitate in nero, alla perdita del diritto al beneficio in conseguenza dello stato di detenzione. In un comune del Gargano, un intero nucleo familiare avrebbe presentato istanze per ottenere il reddito di cittadinanza, allegando una dichiarazione sostitutiva non veritiera e riscuotendo così oltre 21mila euro.

Estetista abusiva scoperta dalla Finanza, 25mila euro non dichiarati: percepiva il reddito di cittadinanza

Esercitava abusivamente l’attività di estetista e percepiva il reddito di cittadinanza: a scoprirla è stata la guardia di finanza di Otranto. In seguito a controlli disposti per contrastare l’evasione fiscale e il lavoro nero, i militari hanno individuato, all’interno di un’abitazione privata di Otranto, un centro estetico realizzato in assenza di titolo autorizzativo e sconosciuto al fisco. Oltre a sequestrare l’attrezzatura utilizzata per lo svolgimento dell’attività, i finanzieri hanno acquisito documentazione extra-contabile che ha permesso di quantificare in oltre 25mila euro i ricavi non dichiarati e, quindi, sottratti a tassazione. L’attività investigativa ha consentito di accertare che l’estetista abusiva aveva indebitamente percepito anche il reddito di cittadinanza per un importo complessivo pari a circa 11mila euro.

Dal Reddito di cittadinanza a quello di dignità, la Puglia investe 15 milioni: chi può ottenerlo – INFO

“Oggi possiamo dire che al funerale del Reddito di cittadinanza la Regione Puglia supplisce con la perdurante esistenza del Reddito di dignità”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, presentando il nuovo Reddito di dignità in conferenza stampa a Bari. Per la prima finestra, la Regione Puglia investe 15 milioni dei 45 milioni a disposizione in totale per finanziare il nuovo Reddito di dignità.

La misura contro la povertà è stata presentata insieme con gli assessori al Welfare Rosa Barone, all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro Sebastiano Leo e alle direttrici dei dipartimenti Welfare Valentina Romano e Istruzione, Formazione e Lavoro Silvia Pellegrini. In questa nuova misura del Red – il nuovo bando è stato pubblicato lo scorso 5 dicembre – il dipartimento Welfare ha definito la propria politica di inclusione sociale in sinergia con il Dipartimento Politiche del Lavoro: la novità è stata conciliare il Red con il percorso 4 del programma Gol, rivolto alla medesima platea di destinatari.

Per coprire il più possibile la platea di potenziali destinatari, si procederà con un Avviso “con graduatoria”, che prevede finestre temporali di presentazione delle istanze dei cittadini. I principali requisiti di accesso sono un Isee non superiore a 9.360 euro, con limiti massimi più favorevoli per le famiglie numerose fino a 15mila euro; avere la residenza in Puglia da almeno 12 mesi; essere in possesso di capacità residue di autonomia sufficienti a svolgere le mansioni e le attività individuate nel Patto di inclusione sociale attiva; incompatibilità con altri strumenti di sostegno similari.

Finti clochard per ottenere il reddito di cittadinanza, frode da 350mila euro: 48 ragazzi indagati a Trani

Sono poco più che maggiorenni le 48 persone individuate dalla Guardia di finanza di Trani che hanno finto di essere senza fissa dimora al fine di ottenere indebitamente il reddito di cittadinanza. La frode ai danni dell’Inps ammonta a circa 350mila euro. Secondo quanto accertato dai militari, i giovani, tutti appartenenti a un nucleo famigliare, hanno dichiarato di essere “senza fissa dimora” e hanno sottoscritto una dichiarazione sostitutiva unica per il calcolo dell’Isee dichiarandosi nucleo familiare monocomponente. Sono così riusciti ad ottenere circa 350 mila euro e se non fossero stati scoperti ne avrebbero ricevuti altri 200mila. Le 48 persone sono state segnalate all’autorità giudiziaria e il sussidio che percepivano è stato sospeso.