Taranto, barista si assenta 180 giorni per malattia e viene licenziato. Il giudice lo reintegra: “Calcolo sbagliato”

Il titolare dell’attività avrebbe utilizzato il Contratto collettivo per i dipendenti da aziende del Terziario, della distribuzione e dei servizi, non considerando che il rapporto di lavoro era invece regolamentato dal contratto Pubblici esercizi, ristorazione collettiva e commerciale e turismo.

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Licenziato dalla Skf e reintegrato dal giudice, primo giorno di lavoro per Michele Glorioso: “Sono rinato”

Primo giorno di lavoro per Michele Glorioso, l’operaio licenziato dalla Skf, insieme a un suo collega, perché accusato di aver causato la perdita di una commessa importante per dei cuscinetti difettosi. Oggi, accompagnato dal Comitato contro i licenziamenti, nato per supportare la lotta di Michele e con ha scritto una pagina importante del movimento operaio, è tornato a prestare servizio nella stessa azienda dopo una lunga e faticosa vicenda giudiziaria che ha portato alla decisione del reintegro. La sua mansione adesso è nel reparto di confezionamento dei prodotti. La sua vicenda l’abbiamo seguito fin dai primi momenti, quando gli era stata recapitata la lettera di licenziamento e assieme ai colleghi e alla sua famiglia aveva lottato affinché gli venisse restituito il lavoro, tanto importante da rifiutare dei soldi durante la conciliazione. 

“Sono stato accolto in modo cordiale dal capo del personale. Tanti colleghi mi hanno abbracciato e altri mi hanno confessato di non averlo fatto per timore. Ho voluto cominciare subito a lavorare a testa alta perché era ciò che chiedevo”. Contenta anche la figlia di sei anni, colei che fuori alla Skf chiedeva il ritorno al lavoro per il padre. Probabilmente le beghe giudiziarie non sono finite perché circola la voce che l’azienda possa ricorrere in appello. Michele però non ci pensa perché è più importante il ritorno alla normalità.