Bari, palazzina a rischio crollo in via De Deo: residenti rientrano e riprendono effetti personali

I vigili del fuoco hanno autorizzato il rientro in casa dei condomini, o dei loro parenti, per ritirare vestiti ed effetti personali dalle case della palazzina di via De Deo 83, sgomberata questa mattina a Bari dopo il ritrovamento di tre pilastri ammalorati nel seminterrato.

La palazzina di quattro piani risale almeno agli anni sessanta ed è abitata da nove famiglie, ma fanno parte del condominio anche due locali al piano strada.

Trascina una donna dietro a una siepe e tenta di stuprarla: 30enne fermato dai residenti e arrestato

Un uomo ha tentato di abusare di una donna dopo averla trascinata con la forza dietro una siepe. L’episodio è avvenuto ieri mattina verso le 9 alla periferia di Poggio Imperiale, nel Foggiano, in una zona densamente popolata.

Le urla della donna hanno attirato i residenti che sono intervenuti bloccando l’uomo fino all’arrivo dei carabinieri che lo hanno arrestato in flagranza. Si tratta di un cittadino gambiano di 30 anni residente nelle campagne di un Comune poco distante. La donna nell’aggressione ha riportato lievi ferite ed è stata medicata in pronto soccorso.

“Esprimo la mia più sincera vicinanza alla nostra concittadina, vittima di questo episodio inaccettabile – dichiara il sindaco di Poggio Imperiale Alessandro Liggieri -. Ho avuto modo di sentirla e mi ha rassicurato sulle sue condizioni: sta bene e presto sarà a casa. A lei e alla sua famiglia va il pieno supporto dell’amministrazione comunale”.

Il primo cittadino ha voluto ringraziare pubblicamente i cittadini che sono intervenuti: “Il loro intervento – ha detto – è stato determinante per evitare conseguenze peggiori e dimostra ancora una volta il grande valore della nostra comunità, unita nel difendere la sicurezza e la dignità di tutti. Poggio Imperiale è da sempre una terra di accoglienza e integrazione, principi che restano saldi ma che devono necessariamente accompagnarsi al rispetto delle regole e della convivenza civile”.

“Nella nostra comunità – ha concluso – vivono tante persone di diversa nazionalità che si integrano, lavorano onestamente e rispettano le leggi. Tuttavia, episodi di violenza come questo non possono essere tollerati e impongono una risposta chiara e decisa: la sicurezza di tutti i cittadini è e deve rimanere una priorità assoluta”.

Bosco verticale e palude orizzontale, ripresi i lavori: l’acqua di falda “sepolta” in 30 giorni

Torniamo ad occuparci dei lavori per il “Bosco Verticale” di Bari, progettato dallo studio Stefano Boeri Architetti per l’azienda Cobar, che sorgerà sul lungomare Vittorio Veneto nell’area che ospita il park&ride  e che avrà come modello quello di Milano. Il progetto conta 7 edifici di circa 8-9 piani che ospiteranno 140 appartamenti, negozi ed uffici.

Dopo aver fatto visita a Giuseppe e Rossella, che avevano sollevato tutti i dubbi sullo stato dei lavori e sull’allagamento della foce del torrente Picone che manda sott’acqua il cantiere, i lavori sono ripresi ed entro 30 giorni l’acquitrino verrà sepolto, almeno secondo quello che siamo riusciti ad apprendere sul posto. Abbiamo cercato anche di estrapolare informazioni dalle persone al lavoro presenti nel cantiere, la speranza per i residenti è che la situazione presto torni alla normalità.

Ricordiamo che il progetto del Bosco Verticale conta 130 appartamenti di differenti metrature, da 50 a 150 mq, adibiti a utenze diverse per composizione sociale e familiare a cui si aggiungono 10 appartamenti di dimensioni superiori, disposti alle teste dell’edificio e caratterizzati dalla presenza di ampie terrazze, e 6 appartamenti con giardino privato, per un totale di 146 appartamenti. Il valore aggiunto del progetto è la presenza di piante e alberi lungo le terrazze e le logge e nel nuovo parco che sarà aperto a tutti i baresi.

La selezione conta in totale quasi 100 alberi e quasi 20mila arbusti ed erbacee e tiene conto delle specifiche esigenze del contesto climatico e ambientale, tra cui le alte temperature estive e la vicinanza al mare. L’appartamento più economico costerà 190mila euro, mentre quello più lussuoso (da 230 metri quadri) si aggira su un prezzo superiore di poco al milione di euro.

 

Bosco verticale e palude orizzontale, Rossella è disperata: “Problemi di salute, puzza e disagi”

Tutto ruota attorno allo stato dei lavori e dell’allagamento della foce del torrente Picone che manda sott’acqua il cantiere. Rossella è una dei tanti residenti che si affaccia proprio sullo specchio d’acqua. I dubbi sono tantissimi, non tanto sulla sua natura, ma sulla gestione e sulla comunicazione dello stato dei lavori, così come i disagi provocati dall’acquitrino.

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Bosco verticale, dubbi sul cantiere allagato. I vicini: “Fa impressione mai avuto notizie”

Torniamo ad occuparci del “Bosco Verticale” di Bari, progettato dallo studio Stefano Boeri Architetti per l’azienda Cobar, che sorgerà sul lungomare Vittorio Veneto nell’area che ospita il park&ride  e che avrà come modello quello di Milano. Questa volta però ci occupiamo dello stato dei lavori e dell’allagamento della foce del torrente Picone che manda sott’acqua il cantiere.

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Ordinanza anti movida nell’Umbertino, residenti soddisfatti ma commercianti preoccupati: -30% degli incassi

Il sindaco Vito Leccese ha riunito nella mattinata di oggi, a Palazzo di Città, i rappresentanti del comitato di residenti del quartiere Umbertino e le associazioni di categoria (Confcommercio e FIPE, Confesercenti, Confartigianato e CNA) con il fine preannunciato di svolgere, insieme ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, il monitoraggio dell’esecuzione dell’ordinanza sindacale contro la cosiddetta movida del quartiere Umbertino, la cui scadenza è fissata per il 4 dicembre.

Per il Comune di Bari hanno partecipato anche l’assessore allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli, l’assessora alla Vivibilità urbana Carla Palone, la presidente del Municipio I Annamaria Ferretti, il sindaco della notte Lorenzo Leonetti, il direttore generale Davide Pellegrino, il comandante della Polizia locale Michele Palumbo e il direttore del settore Polizia annonaria e Attività produttive Michele Cassano.

Secondo quanto riferito da residenti e dagli stessi commercianti, l’ordinanza ha prodotto effetti significativi, riducendo assembramenti, schiamazzi notturni e inquinamento acustico e migliorando il decoro urbano nelle aree interessate. Tutti hanno convenuto sul fatto che si è registrata la massima collaborazione delle attività commerciali nell’esecuzione dell’ordinanza e che le violazioni sono state poche ed episodiche.

Il sindaco Vito Leccese, che ha sottolineato come il monitoraggio costante della situazione e il confronto periodico con le parti rappresentino un metodo costruttivo per trovare un punto di incontro, ha quindi ribadito la necessità di trovare una modalità condivisa che stabilisca delle regole chiare per una buona convivenza e per il contemperamento dei diversi interessi, senza dover ricorrere all’intervento delle istituzioni.

Se da una parte i residenti hanno insistito nel richiedere la conferma della limitazione degli orari per l’asporto di cibi e bevande, come accade in altri centri urbani, dall’altra i commercianti hanno manifestato una certa preoccupazione per un calo degli incassi che hanno stimato in una media del 30%. Le associazioni di categoria hanno quindi proposto di semplificare le regole, uniformando gli orari di fine asporto e di chiusura delle attività per tutti i giorni della settimana, portando il divieto di asporto alla mezzanotte e fissando l’obbligo di chiusura dei locali alle ore 2 senza distinzione tra somministrazione all’interno o sui tavoli esterni dotati di regolare concessione di occupazione. I rappresentanti del settore commercio hanno anche presentato un documento siglato da circa trenta attività commerciali dell’Umbertino con la quale si dichiarano disponibili a impiegare dei facilitatori che possano mitigare gli assembramenti e informare la clientela sulla necessità di rispettare la quiete pubblica. Pur essendoci alcuni punti di distanza tra le rispettive posizioni, si è registrato un clima di grande collaborazione e di diffusa consapevolezza delle ragioni degli altri.

Il sindaco ha tenuto a sottolineare come la sperimentazione per periodi limitati e un monitoraggio continuo costituiscano l’unico strumento per giungere a definire gradualmente un punto di equilibrio. In ogni caso, nei prossimi giorni la situazione, su richiesta dello stesso sindaco, sarà oggetto di un nuovo esame in seno al Comitato per la Sicurezza e l’Ordine pubblico, che verosimilmente analizzerà i risultati della prima ordinanza in merito alle criticità relative alla sicurezza urbana che hanno reso indispensabile il ricorso al provvedimento sindacale contingibile ed urgente.