Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la mozione presentata dal consigliere Paolo Pagliaro (Puglia Domani), con cui si impegna la Giunta regionale a stanziare subito le risorse necessarie per ristorare i pescatori pugliesi durante il periodo di fermo pesca previsto dalla legge regionale.
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La Corte Costituzionale ha giudicato infondato il rilievo di illegittimità contestato dal Governo alla legge regionale per il fermo pesca del riccio di mare, in vigore da maggio 2023.
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“Dopo sette mesi dall’entrata in vigore della mia legge per il fermo pesca triennale dei ricci nei mari pugliesi, la giunta regionale ha approvato oggi le sanzioni per i trasgressori. Dal 5 maggio la legge è stata in vigore, con tutte le sue prescrizioni. Ora saranno applicate le sanzioni previste dall’art. 11, comma 1 del decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4 (Misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura, a norma dell’articolo 28 della legge 4 giugno 2010, n. 96): una sanzione amministrativa pecuniaria da 2mila a 12mila euro, a meno che il fatto non costituisca reato. Oltre alla multa, per i pescatori subacquei professionali è prevista la revoca immediata dell’autorizzazione alla pesca subacquea professionale, che non potrà riottenere per i successivi tre anni. È prevista inoltre l’esclusione dal progetto di monitoraggio e di recupero ambientale ed eventuale risoluzione anticipata e recesso del contratto stipulato con l’Agenzia Agris. In caso di prelievo involontario di esemplari di riccio di mare da parte di qualunque soggetto, la cui natura accidentale deve essere debitamente giustificata e comprovata, gli esemplari devono essere immediatamente rigettati in mare nel luogo in cui sono stati pescati”. Inizia così la nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
“Questo quadro sanzionatorio, che doveva essere pronto entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge e che ho più volte sollecitato, finalmente ha superato le pastoie della burocrazia, anche grazie al pungolo dell’assessore all’agricoltura e alla pesca Donato Pentassuglia. Per supplire a questa mancanza, avevo proposto un emendamento per dare un quadro di riferimento alle Capitanerie di Porto che sono tenute ad erogare le sanzioni nei confronti dei trasgressori, attenendosi a quelle previste durante il periodo di fermo pesca biologico. Le sanzioni approvate oggi dalla giunta danno finalmente una bussola e ribadiscono la gravità del prelievo di ricci di mare durante tutto il periodo di fermo triennale votato dal Consiglio regionale. Resta impellente la necessità di cercare di salvare una specie ormai in estinzione, da cui dipende l’equilibrio dell’ecosistema marino. La legge – che vieta il prelievo, la raccolta, la detenzione, il trasporto, lo sbarco e la commercializzazione dei ricci di mare e dei relativi prodotti derivati freschi – è stata figlia di un lavoro lungo e complesso di concertazione con pescatori e ristoratori, mondo scientifico e ambientalisti. Siamo tutti chiamati a rispettarla e a farla rispettare. E chi trasgredisce, sappia che va incontro a sanzioni severe – aggiunge -. Ma il mio impegno per dare completa esecuzione a questa legge, sottoscritta da 49 consiglieri regionali, non si ferma qui. Il 3 aprile scorso ho presentato una mozione per impegnare la giunta regionale a stanziare le risorse necessarie a ristorare i nostri pescatori con licenza durante lo stop triennale, attraverso un avviso pubblico. L’impianto originario della legge prevedeva anche risorse per il monitoraggio dei fondali per misurare gli effetti del fermo, e fondi per la comunicazione e sensibilizzazione su questo provvedimento a tutela del nostro mare. E continuerò a premere affinché anche queste misure vengano finanziate e applicate”.
Abusivi sulle coste baresi, pioggia di multe: sequestrati formaggi, merce contraffatta e ricci di mare
I venditori sono stati multati per violazioni alla legge regionale sul Commercio che prevede una sanzione pecuniaria amministrativa pari a 5000 euro, la merce e i mezzi utilizzati per svolgere l’attività abusiva sono stati confiscati
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Il caso continua a far discutere anche perché sembra aver facilitato l’operato e il mercato degli abusivi, mentre ad essere penalizzati fin qui sono soltanto i pescatori professionisti, titolari di regolare licenza. La pesca infatti sta avvenendo lo stesso.
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A dirlo è il ministro leghista Roberto Calderoli che è ritornato sulla faccenda durante il Consiglio dei Ministri di giovedì scorso
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Riscontrate anche violazioni delle norme fiscali attinenti la mancata compilazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi per due imbarcazioni del valore complessivo di oltre 120mila euro, nonché l’indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte di un soggetto imbarcato a bordo di un motopeschereccio.
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La Capitaneria di Porto di Bari questa mattina ha bloccato bloccato un mezzo isotermico, sequestrando i 5mila ricci di mare senza documentazione di tracciabilità che vi erano all’interno e multando i responsabili. I ricci sono stati subito buttati a mare dai militari intervenuti, a salvaguardia della biodiversità ittica.