Furti, rapina e riciclaggio di mezzi rubati. Blitz dei Carabinieri ad Andria: 6 arresti

I carabinieri hanno arrestato ad Andria sei persone accusate di aver fatto parte di un gruppo che per mesi avrebbe messo a segno furti, rapine e riciclaggio dei mezzi rubati.

In quattro sono finite in carcere e due agli arresti domiciliari. Rispondono a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al compimento di furti, rapine e riciclaggio di veicoli. Le misure cautelari sono state disposte dal gip del tribunale di Trani su richiesta della procura.

L’indagine è stata denominata Raptor, ovvero Rapace, per le modalità messe in campo dal gruppo. Gli accertamenti investigativi sono iniziati nel dicembre dello scorso anno. I dettagli dell’operazione saranno forniti nel corso di una conferenza stampa nella sede del comando provinciale carabinieri Bat, a Trani.

Giacomo Olivieri nei guai, a setaccio il business del riciclaggio: la Procura di Bari apre una nuova inchiesta

La Procura di Bari ha aperto un nuovo fascicolo d’inchiesta su Giacomo Olivieri, l’ex consigliere regionale e marito di Maria Carmen Lorusso finito in carcere lo scorso 26 febbraio con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso ed estorsione. L’ipotesi di reato è quella di riciclaggio.

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Traffico di droga, riciclaggio e armi illegali: 15 arresti e maxi sequestro in Puglia

Quindici persone accusate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, produzione, traffico e detenzione di droga, riciclaggio e detenzione illegale di armi sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Bari sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal gip di Bari su richiesta della Dda. Eseguito anche un sequestro preventivo di beni per oltre un milione di euro.

I quindici arrestati risiedono nelle province di Bari, Brindisi e Barletta-Andria-Trani. Le indagini hanno svelato l’esistenza di un’associazione dedita al traffico di marijuana, hashish e cocaina con sede operativa ad Andria, con propaggini nel Brindisino e canali di approvvigionamento in Calabria e in Spagna. Punto di partenza è stato il sequestro, operato in Francia nei confronti di uno degli indagati, arrestato in flagranza con 75 chili di cocaina destinati in Italia e 865mila euro in contanti.

“Il gruppo investigato, facente capo a soggetti operanti nel contesto criminale andriese”, scrivono gli inquirenti, è “connotato da un’elevata capacità organizzativa e dotato di una rilevante disponibilità di mezzi finanziari e strumentali, disponendo di una ‘cassa comune’ e di una ‘contabilità condivisa’”. Uno degli indagati, residente nel sud della Spagna, era “dedito all’esportazione di cospicui quantitativi di sostanze stupefacenti destinati a rifornire i mercati pugliesi”. Significativa, scrivono ancora i finanzieri, “la propensione alla violenza e all’uso di armi da sparo, quali strumenti di risoluzione dei conflitti eventualmente insorti in occasione dell’approvvigionamento di droga, come rilevabile dalle condotte di due indagati”.

“La DDA di Bari oggi ha stroncato le attività di un clan dedito al traffico internazionale di droga e armi, con sede operativa ad Andria.A chi ha operato – come gli uomini e le donne della Guardia di Finanza e a chi ha investigato vanno i miei complimenti. Non devono esistere zone franche in nessuna parte della Puglia e le operazioni che sono condotte nei territori della Bat, nonostante le difficoltà di organico delle forze dell’ordine e della stessa Magistratura, vanno nella direzione di sconfiggere tutte le organizzazioni criminali che pure raggiungono alti livelli di “specializzazione” nei traffici illegali, con ramificazioni in mezza Europa. Supporteremo gli inquirenti ad ogni livello e a loro vanno ancora i complimenti per la difficile operazione portata a termine”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.