Rissa alla Camera, colpito il deputato pugliese Donno (M5S): proposta Pd bocciata su cambio verbale

Quanto accaduto ieri nell’Aula della Camera durante la discussione dell’autonomia differenziata continua a far parlare di sé. Protagonista il deputato pugliese del M5S, Leonardo Donno. Il parapiglia in Aula è scattato quando il deputato leghista Domenico Furgiuele ha fatto il segno della X Mas rivolgendosi ai banchi delle opposizioni che mostravano il tricolore e cantavano ‘Bella ciao’.

Il deputato Donno ha cerca di consegnare un tricolore al ministro Calderoli che subito è stato ‘protetto’ dai compagni di partito. E immediata si è scatenata una maxi-rissa a fatica domata dai commessi. Qui Donno sarebbe stato colpito nel parapiglia delle proteste, cadendo a terra. Poi è stato portato fuori dall’Aula in carrozzina. “Io sono stato colpito allo sterno. Poi sono crollato per questo. Ovviamente so benissimo chi mi ha colpito. Ho rivisto anche le immagini per accertare il tutto”, il suo racconto.

Sono stati acquisiti dalla Presidenza della Camera i filmati per accertare nella loro interezza i fatti e adottare ulteriori provvedimenti, ma questa mattina l’Aula della Camera ha bocciato la proposta dell’opposizione di modificare nel processo verbale della seduta di ieri il termine ‘disordini’ con ‘aggressione nei confronti del deputato Donno’. La richiesta era stata avanzata dalla capogruppo Dem Chiara Braga. La proposta non è passata per 42 voti. Dalle opposizioni sono partite urla ‘Vergogna!’.

“Sono Diomede togli il video di mio figlio”, la minaccia: “Vengo a casa e ti strappo i cogl**ni”

Uno dei protagonisti della rissa scoppiata al Demetra di qualche settimana fa, con tanto di pistola giocattolo puntata alla testa, è un Diomede. La mamma non ha gradito la pubblicazione del video e della notizia. Ha chiamato Antonio e, dopo essersi “presentata”, ha iniziato a inveire e minacciare pesantemente. Vi proponiamo la telefonata integrale. 

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