Incendio nel carcere di Bari, intossicati agenti e detenuti. Non si esclude l’origine dolosa

Sarebbero una decina, tra detenuti e agenti della polizia penitenziaria, le persone rimaste intossicate nell’incendio scoppiato nel carcere di Bari. Soccorsi da mezzi del 118, sono stati trasportati in codice rosso in ospedale. I rilievi sono affidati alla polizia penitenziaria, sul posto anche alcune pattuglie della polizia impegnate in attività di supporto alle ambulanze. Sul posto sono intervenuti due mezzi dei vigili del fuoco, che hanno spento il rogo in poco tempo, e quattro mezzi del 118. Ancora da accertare la natura dell’incendio, ma non si esclude nessuna pista, anche quella dolosa.

Bari, palazzina popolare in fiamme: rogo partito dalle cantinole. Caos per le pulizie

Siamo tornati in via Don Carlo Gnocchi, al quartiere San Paolo di Bari, per documentare le condizioni della palazzina popolare andata in fiamme ieri pomeriggio. Secondo quanto è emerso dal sopralluogo dei Vigili del Fuoco, il rogo sarebbe partito dalle cantinole. Il fumo nero ha poi invaso l’intero stabile, evacuato prontamente dopo un prima fuggi fuggi generale. “Ci siamo chiusi in camera da letto, non riuscivamo a respirare. Abbiamo rischiato di morire”, racconta Nicola -. Il Comune ha inviato un’azienda qui ma sono venuti senza attrezzature e sono andati via”. Come abbiamo appurato, l’azienda non era idonea. Le indagini vanno avanti, l’impianto elettrico non è stato intaccato. Domani è previsto l’intervento di un’azienda specializzata.

Brucia la Puglia, incendio a Ugento. Il Sindaco: “Colpiti al cuore ma danni contenuti” – LE FOTO

“Grazie! Grazie! E ancora grazie! Grazie a chi ce l’ha messa tutta per combattere contro il fuoco che avanzava spinto dal vento. Nonostante gli ettari divorati dalle fiamme, posso assicurarvi che i danni sono stati contenuti grazie anche a ciò che fino ad oggi abbiamo fatto, donando uno stabile all’interno del Parco all’Arif, e continueremo a fare, investendo e credendo in un distaccamento dei Vigili del Fuoco ad Ugento”.

Lo scrive su Facebook il sindaco di Ugento, Salvatore Chiga, dopo il terribile rogo che ieri ha messo in fuga i bagnanti dalle spiaggi di Torre Mozza e Lido Marini e ha portato allo sgombero di oltre un centinaio di turisti dall’antica masseria di Rottacapozza. Questi ultimi sono stati quasi tutti ospitati presso altre strutture ricettive, altri hanno deciso di lasciare il Salento. Per Chiga, quella di ieri, “è stata una lunga giornata, una di quelle che non avremmo mai voluto vivere. Siamo stati colpiti nel cuore. Vedere andare in fumo il nostro polmone verde, la collinetta di Rottacapozza, e le campagne vicine è stato doloroso”.

“Ringrazio le forze dell’ordine, la Polizia locale, i Carabinieri, la Polizia di Stato, la Protezione civile locale e regionale e la Prefettura – aggiunge Chiga -, per aver messo in sicurezza le arterie stradali, permettendo agli operatori di lavorare in tranquillità. In questo momento è in corso la bonifica delle aree colpite. Ora sarà necessario fare chiarezza sull’origine dell’incendio”.

Brucia la Puglia, ancore fiamme nel Salento: incendio a Marina di Corsano. Richiesto supporto aereo

Brucia ancora il Salento: questa volta un incendio è divampato a Marina di Corsano dove dieci ettari di macchia mediterranea sulla costa sono già andati in fumo e le fiamme avanzano verso l’interno. Da tre ore venti unità sono impegnate per spegnere il rogo: al lavoro l’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali, i vigili del fuoco, i forestali, la protezione civile e volontari. È stato richiesto supporto aereo.