Si è tenuto questa mattina l’incontro tra il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il ministro agli Affari europei, le politiche di coesione, il Sud e il Pnrr Raffaele Fitto nell’ambito dei tavoli che il Ministro ha voluto effettuare con tutte le regioni per avviare una ricognizione sull’impiego dei fondi nazionali ed europei.
Continue readingCaro affitti, la protesta arriva anche a Bari. Studenti accampati in tenda: “Trovare casa è diventato impossibile”
Anche a Bari gli universitari protestano in tenda contro il caro affitti. Come a Roma, Milano e Bologna, gli studenti sono accampati all’ingresso di via Nicolai dell’Università di Bari per dire basta agli aumenti dei prezzi delle stanze, “insostenibili” per le tasche delle famiglie. Una protesta cominciata a Milano, quando la studentessa Ilaria Lamera ha montato la sua tenda davanti al Politecnico di Milano, e si è allargata a macchia d’olio in tutta Italia.
“Secondo dati pubblicati negli ultimi giorni, Bari sta subendo un aumento degli affitti in percentuale più alta rispetto alla media nazionale”, raccontano gli studenti dell’organizzazione Cambiare Rotta, fautori della protesta. “Trovare una casa è diventato impossibile, quasi tutte le case per studenti ormai sono state trasformate in b&b per turisti. Siamo costretti ad accettare qualsiasi tipo di camera a qualsiasi prezzo. Ci sono studenti che arrivano a pagare 350 euro per una doppia, con spazio e privacy limitati, oppure stanze senza finestre o senza armadi a 600 euro”, continuano.
“Dopo sei mesi di ricerca in cui ho fatto la pendolare, ho trovato una stanza a 300 euro spese escluse, in una casa in cui vivo con altre quattro persone”, testimonia una ragazza. “La casa è vecchia, dobbiamo fare i conti con bollette altissime, l’acqua calda è praticamente un lusso. In pochi possono accedere ai servizi offerti dall’Adisu”. Gli studenti in protesta sono stati raggiunti dall’assessora al Welfare di Bari, Francesca Bottalico, “per esprimere vicinanza e condivisione sui bisogni che i ragazzi stanno esprimendo”. “Quello dell’emergenza abitativa – ha dichiarato – è un problema che a Bari riguarda tutte le categorie e coinvolge più di 1100 famiglie, di cui 800 già in strutture di accoglienza”.
La Puglia sulla scia di Milano e Roma, la scommessa di Vasile (AdP): “Eliporto in ogni Comune e taxi volanti in cielo”
“Stiamo cercando di rivoluzionare il trasporto locale, vorremmo che ad ogni Comune della Puglia e a tutte le infrastrutture turistiche della Puglia sia assegnato un eliporto. Abbiamo già presentato un progetto”. L’annuncio è a firma di Antonio Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia. L’obiettivo sarebbe quello di replicare il progetto dei “taxi volanti” di Roma (pronto a partire dal 2024) e di Milano (possibile esordio nel 2026 per le Olimpiadi invernali).
“La tecnologia dei droni, che viene sperimentata e costruita a Grottaglie tra pochissimo, ci fornirà dei mezzi che ci consentiranno di creare una linea di trasporti orizzontale, via aerea, che sarà a basso costo perché elettrica – ha aggiunto Vasile -. Stiamo immaginando di innestare una rete di secondo livello, un percorso che vada dai Comuni dei Monti Dauni o dal Gargano agli hub, agli aeroporti. Su queste superfici si potranno fare arrivare i pacchi, l’elisoccorso e perché non anche i turisti? Gli aeroporti non sono finanziati dal Pnrr ed è inspiegabile, ma attendiamo anche noi lo sblocco dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione che ci permetteranno di investire in questa direzione”.
Precipita da un palazzo a Roma, l’ultima chiamata di Vitale: “Amore è finita saluta il piccolo”
Un giorno di tempo era stato concesso ai familiari per consegnare il mezzo milione di euro, poi sarebbe stata concessa una chiamata a Vitale.
Continue readingPrecipita da un palazzo a Roma, c’è un secondo sospettato per la morte di Francesco Vitale: fermato 48enne
Si tratta di un romano di 48 anni a cui i carabinieri hanno notificato un decreto di fermo di indiziato di delitto
Continue readingNuovo Parco della Giustizia a Bari, presentato il progetto a Roma. Decaro: “La più grande opera pubblica in città”
È stato presentato oggi, nella Sala Caduti di Nassirya del Senato, il progetto del nuovo Parco della Giustizia di Bari. L’intervento si inserisce in un più ampio quadro di collaborazione tra il Ministero della Giustizia e l’Agenzia del Demanio per la costruzione di un modello dei Parchi della Giustizia, capace di ottimizzare gli spazi in uso agli uffici giudiziari e di rispondere alle necessità del territorio con azioni di recupero urbano a beneficio della cittadinanza. Alla conferenza stampa sono intervenuti il vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, il direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme e il sindaco di Bari Antonio Decaro. Il Ministero della Giustizia è committente e principale finanziatore dell’intervento avviato nel capoluogo pugliese, il cui obiettivo prioritario è quello di unificare gli uffici giudiziari attualmente dislocati in più sedi sul territorio comunale, ottenendo così un miglior utilizzo degli spazi e delle risorse economiche. Sarà infatti possibile abbattere il costo delle locazioni passive che, per i soli uffici giudiziari baresi, ammontano a circa 2 milioni di euro annui. Con una convenzione del 2020, il Ministero della Giustizia ha affidato all’Agenzia del Demanio le funzioni di stazione appaltante e tutte le attività tecnico-amministrative finalizzate alla realizzazione dell’opera L’importo totale dell’investimento per la realizzazione dell’opera è di circa 405 milioni di euro, di cui 382 milioni sono già stati stanziati dal Ministero della Giustizia e per la restante quota sono stati messi a disposizione fondi dall’Agenzia del Demanio.
“Questo è un lungo viaggio che nella giornata di oggi segna una tappa importante per avvicinarci alla meta – ha dichiarato Antonio Decaro -. Abbiamo fatto tanta strada, sono cambiati i compagni di viaggio, ma ciò che conta, per me, è che la mia città oggi sia qui e sia protagonista del video che avete appena visto. Ringrazio il vice ministro Sisto, che ha dato un contributo determinante a questa vicenda, e la direttrice Dal Verme per aver impresso un’impronta innovativa e verde a quella che sarà forse l’opera pubblica più importante realizzata nel capoluogo pugliese nei prossimi anni. Ma, insieme alle due personalità che oggi siedono al mio fianco, sento di ringraziare tutti i rappresentanti istituzionali che da quando faccio il sindaco hanno avuto un ruolo in questa storia. Non li citerò per paura di dimenticarne o tralasciarne qualcuno. Ma, ve lo posso assicurare, sono stati tanti. Dico questo perché in questi anni, pur di arrivare a questo punto, mi sono seduto a tutti i tavoli, ho parlato con tutti i ministri, i vertici degli organi giudiziari, i dirigenti e i funzionari che si sono succeduti. Senza fare alcuna distinzione di parte politica. Perché questo deve fare un sindaco per la propria comunità, mettere l’interesse di tutti davanti all’interesse di parte. L’ho fatto per quei 1800 professionisti citati nella presentazione del progetto, perché a loro dobbiamo chiedere scusa per la vergogna di quelle tende, non l’ho dimenticato, e allo stesso tempo dire grazie per il lavoro sacrosanto che svolgono quotidianamente sul nostro territorio. L’ho fatto per la mia comunità, che merita una sede della giustizia dignitosa, innovativa, aperta alla città. Due caserme abbandonate che si trasformano nel Parco della Giustizia rappresentano un segnale forte per la nostra città. Una richiesta di fiducia nella giustizia e nelle istituzioni che si palesa anche attraverso i luoghi in cui questa funzione viene esercitata. Il nuovo Parco della Giustizia è un diritto per la mia città e, per me, un dovere istituzionale che da sindaco ho cercato di onorare. Sin da quando in sede di Commissione di Manutenzione, il 16 dicembre del 2014 in Prefettura, proposi la soluzione di una sede unica per tutta le funzioni giudiziarie indicando per la prima volte le caserme dismesse Milano e Capozzi, oggi al centro di questo importante progetto di riqualificazione. Qui da subito abbiamo immaginato un grande parco verde che restituisse ossigeno ed energie a questa città: 26 costruzioni, tra fabbricati e caserme, demoliti, a fronte di soli 4 edifici ricostruiti in cui saranno accorpati tutti gli uffici giudiziari, e 10 ettari di verde pubblico, ribaltando completamente la situazione attuale che vede la totalità di quello spazio chiuso alla città. I dettagli del progetto sono stati presentati e il Comune, anche nei prossimi giorni, sarà al lavoro per perfezionare gli ultimi dettagli delle procedure di nostra competenza. Ancora una volta mettiamo a disposizione tutti gli strumenti che abbiamo per dare a Bari la più grande opera pubblica dei prossimi anni. Un’opera sostenibile, aperta, di visione ma anche di sostanza. Che restituisce dignità agli operatori della giustizia e fiducia ai cittadini”.
“Il progetto del Parco della Giustizia di Bari è la prova di quanto un’accurata e convinta sinergia istituzionale possa portare a risultati importanti – ha affermato Francesco Paolo Sisto -. Ci troviamo di fronte ad un progetto di eccellenza, che unisce innovazione tecnologica, materiali di avanguardia, scelte organizzative sensibili al “pubblico”: magistrati, avvocati, utenza. Il ministero della Giustizia, così come il Demanio, ha dimostrato vicinanza ai cittadini di Bari”.
“La visione che ci guida – ha sottolineato Alessandra dal Verme – è quella di uno Stato generoso, capace di coniugare la logica della riduzione della spesa pubblica e razionalizzazione della logistica per la Pubblica Amministrazione con l’obiettivo di portare bellezza, rigenerazione e cura dei territori. L’intervento del Parco della Giustizia permette di restituire a Bari un’importante area verde molto attesa dal territorio e una logistica della Giustizia integrata con la città. Sarà l’avvio di un processo virtuoso che interesserà gradualmente i diversi quartieri con interventi di rigenerazione diffusa. Come a Bari in tutta Italia l’Agenzia è impegnata alla riqualificazione del patrimonio pubblico per fornire il proprio contributo agli obiettivi dell’Agenda 2030, allo sviluppo sostenibile, economico e sociale, delle nostre città”.
IL PROGETTO
Il Parco della Giustizia nascerà nell’area delle ex Caserme Milano e Capozzi, nel quartiere Carrassi, con l’obiettivo di far rivivere una porzione della città ad oggi sottoutilizzata, ma dalle grandi potenzialità di sviluppo. Al centro del progetto c’è la realizzazione di un “grande parco verde”, in linea con la politica di forestazione urbana, che punta a diventare il centro nevralgico e sociale del quartiere, in continuo dialogo con il centro della città e il mare. Grazie a questo intervento, la nuova superficie da destinare al verde, sarà più che triplicata, fino ad arrivare a oltre 10 ettari, con al suo interno un lago artificiale che coprirà una superficie di quasi un ettaro. Sono previsti anche parcheggi e percorsi dedicati alla mobilità dolce che attraverseranno e disegneranno il parco. Su una superficie complessiva di quasi 15 ettari, impegnata dalle 26 caserme in disuso, gli edifici destinati ad attività giudiziarie si svilupperanno invece solo su una superficie di poco più di 3 ettari e mezzo, ovvero solo il 30% dell’intera area, lasciando al parco il restante 70% della superficie. Il complesso sarà formato da 4 edifici a corte a pianta quadrata e disposti tra loro con dei minimi sfasamenti, quasi a richiamare l’immagine di un Quadrifoglio scomposto, tra le cui foglie si aprono spazi di percorrenza e di sosta. Gli spazi, dove si stima lavoreranno circa 1800 professionisti, tra giudici, procuratori, magistrati, avvocati e altre figure professionali, saranno articolati in una serie di corti giudiziarie e luoghi di formazione, accompagnati da ambienti amministrativi e di supporto, incardinati da ampi spazi di relazione. Il Polo permetterà infatti di unificare tutti gli uffici giudiziari di Bari: il Tribunale Penale, il Tribunale Civile, la Corte d’Appello, il Tribunale dei Minorenni, il Tribunale di Sorveglianza e il Giudice di Pace. Gli investimenti messi in campo garantiranno la minimizzazione delle emissioni di CO2, la riduzione o il raggiungimento della neutralità carbonica attraverso l’integrazione di soluzioni ad elevate prestazioni energetiche, interventi di rinaturalizzazione, l’utilizzo di tecnologie per la riduzione dei consumi idrici e di materiali a contenuto riciclato, in linea con i principi ESG (Environmental, Social e Governance) adottati dall’Agenzia del Demanio. Si tratta di un progetto complesso e articolato che vede tutti gli attori coinvolti nelle diverse fasi di sviluppo, a partire dal bando di concorso internazionale per la progettazione, pubblicato dall’Agenzia e affidato al raggruppamento Atelier(s) Alfonso Femia, Proger, Magnanimo Ingegneri Associati e Land Italia. L’operazione vede impegnati Ministero della Giustizia, Agenzia del Demanio e Comune di Bari nello sviluppo e nella trasformazione del territorio attraverso un articolato piano di interventi strategici che riguardano, tra gli altri, la mobilità dolce, la riqualificazione di quartieri decentrati e degradati e la lotta al cambiamento climatico. Da oggi è possibile avere informazioni di dettaglio sull’operazione e sullo stato di avanzamento delle attività per la realizzazione del polo giudiziario, collegandosi al sito dedicato su www.parcodellagiustiziadibari.com.
Pilota pugliese muore durante esercitazione a Roma, i testimoni: “Manovre per schivare i palazzi strage evitata”
Nello schianto è morto il tenente colonnello Giuseppe Cipriano, di Taranto. Secondo quanto raccontato da diversi testimoni, l’aereo precipitato per strada avrebbe compiuto manovre disperate nel tentativo di evitare le case e far sfociare il tutto in una tragedia.
Continue readingDue aerei dell’Aeronautica si scontrano durante l’esercitazione a Roma: muore il pugliese Giuseppe Cipriano
Dopo lo schianto uno dei due è finito in un prato, l’altro su una auto parcheggiata a poca distanza da alcune abitazioni. Il tenente colonnello era originario di Taranto, morto anche l’altro pilota.
Continue readingPrecipita da un palazzo a Roma, Vitale non doveva morire: il sequestro lampo è finito male. Caccia alla banda
Il 37enne romano arrestato, con l’accusa del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione con l’aggravante del decesso della vittima, aveva precedenti penali ed è stato interrogato ieri dai Carabinieri.
Continue readingPrecipita da un palazzo a Roma, dubbi sulla morte di Vitale: sangue nell’appartamento ripulito con la varechina
I RIS, durante il sopralluogo di domenica, hanno trovato alcune tracce di sangue nell’appartamento al quinto piano da cui è caduto Francesco Vitale, il 46enne pierre barese morto a Roma dopo la caduta dal palazzo in via Pescaia nel quartiere Magliana.
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