Favori e appalti truccati nel Salento: il sindaco di Ruffano si dimette e punta alla scarcerazione

Il sindaco di Ruffano, Antonio Rocco Cavallo, si è dimesso dalla carica. L’ex primo cittadino è stato arrestato la scorsa settimana, con i colleghi di Sanarica (Salvatore Sales) e di Maglie (Ernesto Toma) nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza su un presunto sistema corruttivo finalizzato all’aggiudicazione di appalti pubblici in alcuni comuni del Salento.

Le dimissioni servono a far cessare le esigenze cautelari e puntare alla scarcerazione. La Prefettura di Lecce aveva disposto la sospensione dalle cariche per i tre sindaci e gli amministratori arrestati.

Shock nel Salento, appalti truccati e corruzione elettorale: arrestati i sindaci di Maglie, Sanarica e Ruffano

I militari del nucleo Pef della guardia i finanza di Lecce stanno seguendo dieci misure restrittive della libertà personale e sei interdittive per reati contro la pubblica amministrazione e appalti pubblici truccati.

Tra gli arrestati ci sono tre sindaci salentini. Sono Ernesto Toma, sindaco di Maglie, Salvatore Sales, sindaco di Sanarica, e il sindaco di Ruffano, Antonio Rocco Cavallo. Tra gli arrestati ci sono anche altri due politici: il vicesindaco di Maglie, Marco Sticchi, e l’assessore di Sanarica, Andrea Strambaci

I primi due sono ai domiciliari, il terzo in carcere. I reati ipotizzati vanno dalla associazione a delinquere alla corruzione, anche elettorale. Contestati a vario titolo anche il falso, la turbativa d’asta, la frode in pubbliche forniture e la truffa.

Si tratta dell’epilogo dell’inchiesta che lo scorso gennaio aveva portato il gip di Lecce, Stefano Sala, a notificare 25 decreti di fissazione dell’interrogatorio preventivo finalizzati all’eventuale emissione di misure cautelari.

Orrore a Ruffano, 12enne violentata e derubata: indagati tre minori. Lei scappa e li denuncia

La procura per i minorenni di Lecce indaga su una presunta violenza sessuale di gruppo commessa da tre minorenni nei confronti di una 12enne. Venerdì sera la 12enne sarebbe stata attirata con l’inganno in un luogo buio e appartato in provincia di Lecce e poi violentata.

A darle appuntamento sarebbe stato un 16enne che la ragazzina conosceva. Quando però la 12enne è arrivata ha trovato ad attenderla anche altri due amici del giovane, poco più piccoli di lui, che sarebbero stati gli autori materiali delle violenze. I giovani hanno anche rubato il portafoglio alla ragazzina.

La 12enne avrebbe reagito riuscendo infine a fuggire e a tornare a casa. Una volta al sicuro, si è confidata con sua cugina e con suo padre. La vicenda è stata quindi denunciata ai carabinieri e la ragazzina è stata portata in ospedale. Le indagini sono coordinate dal procuratore capo Simona Filoni che ha disposto il sequestro dei cellulari dei tre ragazzini nei confronti dei quali si ipotizza, oltre al reato di violenza sessuale aggravata, anche quello di rapina impropria per essersi impossessati del portafoglio della 12enne.