Agricoltura, villaggi per accogliere i lavoratori stranieri: dalla Regione 124mila euro ai Comuni di Terlizzi e Ruvo

La Giunta regionale ha stabilito di attribuire un contributo finanziario complessivo di 123.750 euro di cui 65mila euro al Comune di Ruvo di Puglia e 58.750 euro al Comune di Terlizzi, a seguito della stima delle spese che sono stati da questi quantificate per l’allestimento di villaggi comunali temporanei da destinare all’accoglienza dei lavoratori stranieri impiegati in agricoltura. Il contributo è da intendersi assoggettato alla rendicontazione delle spese effettivamente sostenute. Autorizzata sino al mese di febbraio 2023 l’assegnazione al Comune di Ruvo di Puglia di 10 moduli abitativi e relativi moduli servizi di proprietà dell’amministrazione regionale attualmente nella disponibilità del Comune di Nardò.

Ruvo, ordinanza vieta consumo domestico dell’acqua. Aqp: “Nessuna criticità emersa ma controlli continuano”

Il sindaco di Ruvo di Puglia, Pasquale Chieco, ha emesso nella giornata di sabato un’ordinanza che vieta il consumo domestico di acqua per uso potabile agli utenti del servizio AQP nell’area compresa tra Via G. Mazzini, Via Tenente Colonnello Fiore e Via Loiodice. La decisione di sospendere l’erogazione è arrivata dopo l’improvvisa torbiditá dell’acqua potabile. “L’ordinanza vale fino a diversa disposizione da adottare all’esito delle analisi disposte dal Servizio Igiene Alimentazione e Nutrimenti SIAN Area Nord”, si legge nell’ordinanza.

LA NOTA DI AQP – Con riferimento alle segnalazioni giunte negli ultimi giorni da parte del Sindaco circa presunte situazioni di criticità nella qualità dell’acqua distribuita in alcune vie di Ruvo di Puglia, Acquedotto Pugliese precisa che i continui e attenti monitoraggi effettuati durante tutta la settimana scorsa e ancora questa mattina sulle strutture Aqp e sull’acqua erogata, fino a oggi, non hanno rilevato particolari criticità. L’ordinanza che il sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco – si legge ancora nella nota – ha emanato sabato 29 ottobre su richiesta del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Sian Area Nord della Asl di Bari, con cui si vieta fino a diversa disposizione il consumo domestico di acqua per uso potabile agli utenti del servizio Aqp nella zona di Ruvo di Puglia compresa tra via G. Mazzini, via Tenente Colonnello Fiore e via Loiodice, ha esclusivo valore precauzionale e ha lo scopo di favorire le ulteriori analisi in corso. In considerazione della preoccupazione dei cittadini della zona e in attesa dell’esito delle analisi del Sian è stato comunque attivato un servizio di fornitura integrativa di acqua potabile mediante autobotte in via Mazzini. Tecnici di Acquedotto Pugliese sono intervenuti immediatamente sul posto fin dalle prime segnalazioni, effettuato analisi di parte ed eseguito attività di ricerca perdite. Sono state individuate e riparate due perdite idriche e, successivamente, una perdita fognaria, non interferente con la rete idrica. Ulteriori indagini sono in corso per verificare lo stato della rete. Le attività proseguiranno ininterrottamente fino al definitivo accertamento delle criticità evidenziate dai cittadini. Si ricorda che per segnalazioni e richieste di intervento è attivo il servizio di segnalazioni guasti al Numero Verde gratuito 800.735.735, disponibile 24 ore su 24″.

Studenti raccolgono le olive e la professoressa di Scienze non li interroga: “Recuperiamo il legame con la terra”

“Recuperare le tradizioni e il legame con la terra andando a raccogliere le olive con i nonni o con i propri genitori” consente agli alunni del terzo anno del liceo scientifico e linguistico Orazio Tedone di Ruvo di Puglia (Bari) di ottenere in cambio un giorno di clemenza, venendo giustificati dalla prof di Scienze che la mattina dopo non li interrogherà. L’idea è di Valeria Scaringella, 40 anni, di Corato.

“Molti degli studenti sono coratini – spiega la docente – e da noi si sente molto questo legame con la terra, solo che gli adolescenti a volte tendono quasi a vergognarsene. A questa età non lo si apprezza molto, invece vorrei che imparassero a vedere il bello nell’albero di ulivo, in quello che stanno facendo, a lavorare e a sporcarsi le mani nel vero senso della parola. Come alternanza scuola-lavoro sarebbe molto bello da fare, una giornata in campagna lascia molto di più”. E gli studenti, tra i 16 e 17 anni, apprezzano molto l’iniziativa. “Se il giorno prima sei andato a raccogliere le olive, sei certo che nella mia ora non ti interrogo. Li giustifico ma devono dimostrarlo, anche con le unghie sporche – scherza la docente – piuttosto che con le foto. Li giustifico perché per me la tradizione, la cultura, la cura del territorio e la bellezza della nostra terra passano anche da questo”. E poi, precisa l’insegnante, “se il giorno prima ti sei svegliato alle 6 per andare a raccogliere le olive e torni a casa stanco, mettersi a studiare immagino non sia semplicissimo. L’idea “sta funzionando”, aggiunge Scaringella e gli studenti “ci tengono a far vedere che sono effettivamente andati in campagna portando anche la magliettina sporca di terra. I ragazzi hanno spesso bisogno di essere ascoltati e ti raccontano quello che vivono come un evento straordinario. Immagino che anche i loro parenti siano contenti”. L’iniziativa non riguarda solo le olive ma il rapporto con la terra in generale. “A ottobre – sottolinea la prof – sono andati a vendemmiare e poi sono venuti a scuola con un bustone pieno dell’uva che hanno raccolto; altri vogliono portare la bottiglia dell’olio che hanno prodotto loro. E’ il primo anno che sono in questa scuola, sto tastando il territorio, vediamo se l’iniziativa si estenderà”.