Sacerdote e prof di religione molesta alunne e una collega a scuola: condannato a due anni

Un sacerdote di 50 anni, professore di religione e vice preside in un istituto scolastico superiore del Salento, è stato condannato a due anni di reclusione (pena sospesa) dal Tribunale di Lecce con l’accusa di violenza privata nei confronti di una studentessa.

La vicenda risale all’anno scolastico 2015-2016, secondo quanto ricostruito il sacerdote avrebbe costretto la madre della giovane vittima a iscriverla nella sezione dove insegnava, minacciandola che diversamente l’anno sarebbe stato “terribile”.

Un atteggiamento poi proseguito anche in classe, con minacce e insulti dopo la richiesta, avanzata dalla famiglia, di cambiare sezione. La madre della ragazza ha dunque denunciato gli episodi, innescando il procedimento penale.

Secondo l’accusa tra il 2015 e il 2019 il sacerdote-professore avrebbe molestato anche altre alunne e una collega. Nel corso delle indagini sono state archiviate dal gip le accuse di violenza sessuale e falso.

S’innamora del parroco e lo perseguita, lui la denuncia: 53enne a processo. Messaggi, chiamate e scenate in chiesa

Una 53enne di Tricase è stata rinviata a giudizio per molestie dopo essersi invaghita del sacerdote della sua parrocchia, molto più giovane di lui. La donna ha creato scompiglio nella vita del sacerdote e dell’intera comunità parrocchiale, con atteggiamenti sempre di più pressanti nel corso del tempo. Chiamate, messaggi, appostamenti e addirittura scenate in chiesa. Il parroco è stato costretto a denunciarla e così la 53enne è stata rinviata a giudizio su disposizioni del giudice monocratico del tribunale di Lecce.