Tragedia sfiorata in Salento, risucchiata da onda cade in mare: 12enne straniera salvata ad un miglio dalla costa

Tragedia sfiorata ieri sera a Santa Cesarea Terme dove una ragazzina belga di 12 anni è caduta in mare dopo essere stata risucchiata un’onda. La piccola stava guardando il mare in tempesta sul terrazzo di una struttura ricettiva a ridosso della scogliera in compagnia dei genitori.

Sono stati proprio loro subito a lanciare l’allarme. Una motovedetta della Capitaneria di Otranto è riuscita ad intercettare la 12enne a circa un miglio di distanza dalla costa e a salvarla.

La 12enne è stata così condotta al porto di Otranto dove ad attenderla c’era un’ambulanza del 118. La ragazzina, seppure molto provata per quanto accaduto, sta bene. Ha riportato solo alcune escoriazioni .

Ragazzina abusata nei bagni della stazione dall’amico del fidanzatino: arrestato 15enne in Salento

Un quindicenne è stato arrestato con l’accusa di aver abusato di una coetanea nei bagni della stazione ferroviaria di Maglie, in provincia di Lecce, mentre il ragazzino con il quale l’adolescente aveva una relazione e che le aveva dato appuntamento aspettava in un locale adiacente.

L’episodio risale al 28 luglio scorso ma si è saputo solo ora. I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 15enne per l’accusa di violenza sessuale aggravata in concorso. Il ragazzino è stato messo in una comunità educativa penale minorile mentre sono in corso ulteriori accertamenti sul fidanzatino.

L’ordinanza cautelare è stata emessa dal gip del tribunale per i minori di Lecce su richiesta del procuratore per i minorenni Simona Filoni, e del sostituto procuratore Paola Guglielmi. Le indagini sono partite in seguito alla denuncia sporta dalla madre della vittima. La donna, allarmata dal fatto che la figlia non rispondeva al telefono, era andata a cercarla per riprenderla.

E alla stazione l’avrebbe trovata nel bagno mentre veniva abusata. La 15enne – secondo quanto ricostruito – aveva appuntamento in stazione con il ragazzino con il quale aveva una relazione: questi non avrebbe partecipato agli abusi ma sarebbe rimasto in un locale adiacente, come avrebbe dichiarato agli inquirenti.

Soccorsa dalla madre, la ragazzina è stata poi portata in ospedale dove i sanitari hanno rilevato l’esistenza di lesioni compatibili con gli abusi e ulteriori prove della violenza subita. Fondamentale è stata anche l’analisi dei telefoni cellulari sequestrati, dai quali è emerso come gli indagati avessero chiesto alla vittima e alla madre più volte di non sporgere denuncia.

Paura nel Salento, incendio distrugge abitazione ad Ugento: ipotesi cortocircuito

Un incendio divampato ieri sera a Ugento, in provincia di Lecce, ha distrutto una struttura in coibentato e muratura, utilizzata come casa ma al momento disabitata, in località Fontanelle.

Le fiamme hanno causato il crollo dell’intera struttura. Non si registrano feriti. I vigili del fuoco hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area.

Sono intervenuti anche i carabinieri del nucleo radiomobile di Casarano. Non si esclude che a causare l’innesco sia stato un corto circuito.

Favori e appalti truccati nel Salento: sospesi dalla carica i tre sindaci arrestati di Maglie, Ruffano e Sanarica

La Prefettura di Lecce ha disposto la sospensione dalle cariche per i tre sindaci salentini e gli amministratori arrestati ieri mattina dalla guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta della Procura su un presunto sistema corruttivo tra imprenditori, amministratori e tecnici finalizzato all’aggiudicazione di appalti pubblici in alcuni Comuni del Salento.

I provvedimenti di sospensione dalle cariche riguardano il sindaco e il vice sindaco di Maglie, Ernesto Toma e Marco Sticchi, il sindaco di Ruffano, Antonio Rocco Cavallo, e il sindaco di Sanarica, Salvatore Sales.

Si attende dal ministro dell’Interno il parere richiesto dalla Prefettura di Lecce su un possibile commissariamento del Comune di Maglie.

 

Tragedia sfiorata nel Salento, bomba esplode davanti alla porta di una casa: coppia illesa. Indagini in corso

Un ordigno ad elevato potenziale è stato fatto esplodere ieri sera a Monteroni di Lecce in via Cavour davanti alla porta di una palazzina dove abitano un uomo di 33 anni e sua moglie.

La deflagrazione ha provocato danni ingenti ma i coniugi, che stavano cenando in cucina lontani dall’esplosione, sono rimasti illesi. È stata divelta invece la porta d’ingresso, sono crollate le suppellettili e alcuni muri sono stati lesionati.

Sul posto stanno operando carabinieri e polizia. I vigili del fuoco sono intervenuti per far uscire in sicurezza gli occupanti. Al vaglio degli inquirenti i filmati delle telecamere di sicurezza che si trovano nella zona.

L’ipotesi su cui lavorano al momento gli investigatori è che si sia trattato di un’azione ritorsiva sulla cui matrice sono in corso accertamenti.

Incidente sul lavoro nel Salento, 64enne investito da muletto in manovra: operaio finisce in ospedale

Un operaio di 64 anni è rimasto ferito, questa mattina a Trepuzzi (Lecce) mentre stava lavorando all’interno di un’officina preposta alla costruzione e al montaggio di carpenteria metallica.

Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe stato investito da un muletto in manovra, riportando traumi agli arti inferiori. Soccorso dai colleghi, l’operaio è stato poi portato da un’ambulanza del 118 all’ospedale Vito Fazzi di Lecce.

Le sue condizioni non sarebbero gravi. Sul posto per i rilievi i carabinieri e gli ispettori dello Spesal.

Traffico di stupefacenti, armi e agevolazione mafiosa. Maxi retata nel Salento: 87 arresti – TUTTI I NOMI

l traffico di droga continua ad essere il core-business della mafia leccese: la novità che emerge dalle indagini che stamani hanno portato i carabinieri di Lecce ad arrestare 87 indagati è l’apertura dei clan a possibili “collaborazioni” fra gruppi criminali salentini, che avrebbero costituito una sorta di “joint venture” che abbraccia più sodalizi capeggiati da boss mafiosi.

Attorno al narcotraffico ruoterebbero le estorsioni per debiti di droga, l’autoriciclaggio e la violazione della legge sulle armi, tutti reati, aggravati dal metodo mafioso, che avrebbero generato un lucroso giro d’affari per i clan. Gli indagati sono complessivamente 112: per 87 è stata emessa misura cautelare: per 56 indagati è stato disposto il carcere, per 31 i domiciliari.

L’indagine, condotta dal 2020 al 2024 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce, coinvolge indagati di elevato spessore criminale, fra cui spicca il detenuto Antonio Marco Penza, operativo a Lecce e già condannato per mafia, nonché i suoi due principali referenti territoriali come Andrea Leo, anche lui già condannato per mafia, operante a Vernole, Melendugno e paesi limitrofi, e Francesco Urso, attivo sul territorio di Andrano. Questi ultimi due sarebbero stati capaci di gestire un vero e proprio monopolio del traffico e dello spaccio di droga avvalendosi della loro appartenenza al clan mafioso de Penza. Il gip, su richiesta della Dda di Lecce, ha contestato a 18 indagati l’associazione mafiosa.

Negli atti è contestato il tentato omicidio avvenuto a Lecce nel 2014 ai danni dell’allora 46enne Massimo Caroppo. I carabinieri ritengono di essere riusciti ad identificare i presunti autori dell’agguato maturato per un regolamento di conti per fatti di droga. Sono in corso sequestri preventivi a carico di alcuni indagati che hanno accumulato con il narcotraffico ingenti quantità di denaro tra beni immobili (terreni e fabbricati), autovetture e rapporti finanziari, per un valore complessivo di circa un milione e settecentomila euro.

TUTTI I NOMI

Francesco Urso, 37enne di Andrano; Massimo Accogli, 51enne di Andrano; Alfonso Accoto, 58enne di Andrano; Cirino Accoto, 51enne di Poggiardo; Salvatore Accoto, 55enne di Andrano; Manuele Capirola, 41enne di Castri di Lecce; Raffaele Capoccia, 36enne di Lecce; Fabio Capone, 58enne di Lizzanello; Damiano Lorenzo Carlà, 32enne di San Cesario di Lecce; Carlo Coviello, 47enne di Trepuzzi; Andrea D’Alba, 23enne di Borgagne. Donato D’Amico, 44enne di Tricase; Oliviero De Nuzzo, 49enne di Ortelle; Maurizio De Pascali, 45enne di Andrano; Nicola Eder Di Nunzio, 42enne di Maglie; Giampiero Dora, 46enne di Diso; Antonio Elia, 34enne di Andrano; Nadir Frisullo, 31enne di Tricase; Michele Fuso; 26enne di Melendugno; Santo Gagliardi, 59enne di Lecce; Emanuele Gammariello, 31enne di Arnesano; Davide Gigliola, 31enne di Andrano; Andrea Gubello, 42enne di Monteroni di Lecce; Gennaro Hajdari, 41enne di Lecce; Giorgio Hameti, 32enne di Scorrano; Oronzo Indraccolo, 36enne di Lecce; Micheal Ingrosso, 35enne di Lizzanello; Andrea Leo, 53enne di Vernole; Mattia Leo, 22enne di Vernole; Antonio Leto, 34enne di Melendugno. Stefano Leucci, 35enne di Poggiardo; Davide Marra, 24enne di Spongano; Ivan Martella, 49enne di Andrano; Fabio Marzano, 55enne di Lecce; Silvano Massafra, 37enne di Andrano; Graziano Melis, 35enne di Castri di Lecce; Federico Melissano, 27enne di Andrano; Cosimo Miggiano, 43enne di Muro Leccese; Marco Minonne, 47enne di Andrano; Giuliano Montagna, 47enne di Maglie; Pierluigi Musarò, 47enne di Andrano; Diego Negro, 43enne di Poggiardo; Andrea Panico, 47enne di Andrano. Marco Antonio Penza, 41enne di Lecce; Salvatore Perrone, 58enne di Trepuzzi; Andrea Podo, 47enne di Monteroni di Lecce; Andrea Podo, 29enne di Lecce; Giacomo Russo, 25enne di Scorrano; Paolo Raffaele Stefanelli, 50enne di Andrano; Cristian Stella, 29enne di Lecce; Gianluca Stella, 35enne di Lecce; Emiliano Sulka, 31enne di Lizzanello; Oronzo Taurino, 28enne di San Donato di Lecce; Maurizio Toma, 49enne di Scorrano; Cristian Urso, 46enne di Andrano; Vito Paolo Vacca, 30enne di Racale; Micheal Veri, 26enne di Melendugno. A riportarlo è La Gazzetta del Mezzogiorno.

Traffico di stupefacenti, armi e mafia. Maxi operazione dei Carabinieri: 88 arresti nel Salento

In corso nel Salento una vasta operazione antimafia condotta dai carabinieri del comando provinciale di Lecce che stanno eseguendo 88 provvedimenti restrittivi emessi dal Gip del Tribunale di Lecce, Francesca Mariano su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.

L’operazione viene condotta sia su Lecce che nel Sud Salento, nella zona sud est della provincia e in altre regioni d’ Italia. I reati contestati sono associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione, porto illegale di armi da sparo con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa e altri reati contro la persona e il patrimonio.

Sono impegnati più di 470 militari del comando provinciale di Lecce, con il supporto di unità specializzate, tra cui militari della compagnia di intervento operativo e delle squadre antiterrorismo dell’11° reggimento carabinieri Puglia, del nucleo cinofili carabinieri di Modugno (Bari), dello squadrone eliportato cacciatori Puglia, del 6° nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, nonché rinforzi giunti da altri comandi della Puglia.

Gasdotto Tap, chieste 8 condanne e una maxi multa per i presunti danni ambientali nel Salento

Sono otto le condanne richieste dal pm Alessandro Prontera per il processo che vede imputate la società Tap e 18 persone tra cui i vertici dell’epoca del management accusate, a vario titolo, di deturpamento di bellezze naturali, danneggiamento, violazione del testo unico in materia edilizia, inquinamento ambientale.

Dei sette capi d’imputazione contestati (gran parte dei reati sono stati prescritti), le richieste di condanna, a tre anni di reclusione, riguardano solo il reato di inquinamento ambientale e sono state chieste per Michele Elia, ex country managr di Tap Italia; Gabriele Lanza, project manager di Tap; Luigi Romano, Adriano Dreussi, Piero Straccini e Luca Gentili, manager di Saipem (principale appaltatore dei lavori di costruzione del microtunnel); Yuri Picco e Aniello Fortunato, rispettivamente responsabile di commessa e direttore tecnico di cantiere della Icop, società incaricata di realizzare il pozzo di spinta.

A ognuno dei otto imputati è stato anche chiesto di pagare una multa di 66.667 euro. Il processo è in corso dinanzi al giudice monocratico Chiara Panico del tribunale di Lecce, ed è stato rallentato a causa dei ripetuti cambi di giudice, finora sei.

La prossima udienza è fissata per il 10 febbraio. Tap è il gasdotto che trasporta metano dall’Azerbaijan all’Italia approdando sulle coste del Salento.

Tragedia nel Salento, schianto tra furgoncino e auto: Casarano piange il 51enne Angelo De Masi. Grave una donna

Un uomo è morto e una giovane donna è rimasta gravemente ferita in un incidente sulla strada provinciale che collega Casarano a Taviano, in provincia di Lecce.

La vittima è il 51enne Angelo De Masi, di Casarano, che guidava la Fiat Doblò che si è scontrata con un furgoncino la cui passeggera è rimasta ferita ed è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri.