Follia nel Salento, picchia con scope e cinture i due figli adottivi: matrigna rischia il processo

Due ragazzini hanno denunciato la loro mamma adottiva dopo le violenze, offese e umiliazioni subite dal 2015. L’episodio in un comune salentino, è stata la figlia a parlarne per prima a scuola. All’epoca dei fatti aveva solo 9 anni. Ha raccontato di essere stata colpita diverse volte dalla donna con calci, pugni, mazze da scopa, scarpe e cinture quando rientrava da scuola a causa del suo cattivo rendimento, ma non solo. Le aggressioni, con tanto di lancio di pantofole e tirate di capelli, avvenivano anche se la casa non era ordinata o se la ragazzina non era curata nell’abbigliamento.

“Sei una cotoletta perché sei grassa”, così la mamma adottiva sbeffeggiava la piccola, obbligata anche ai lavori domestici, per il suo aspetto fisico. Stessa sorte per il figlio maschio che nel 2015 aveva solo 10 anni. Per due volte si è recato in ospedale per farsi medicare e ferite riportate al sopracciglio. La donna è stata denunciata per maltrattamenti in famiglia aggravati. L’udienza preliminare, infatti, è fissata per novembre.

Lavoro irregolare nei lidi del Salento, segnalati 35 imprenditori: sanzioni per 300mila euro

I carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro (Nil) di Lecce, in collaborazione con i colleghi dell’Arma territoriale e dell’Ispettorato del lavoro di Lecce, hanno proceduto a una serie di controlli nei lidi e nei terreni agricoli del Salento riscontrando numerose violazioni in materia di tutela del lavoro e sicurezza. Le ispezioni hanno interessato in primo luogo i territori di Nardò, Otranto, Porto Cesareo, Salve, Presicce-Acquarica, Gallipoli e Castro dove si registrano già le maggiori presenze turistiche .

Sono state controllate 43 aziende e 253 posizioni lavorative, di cui 169 sono risultate irregolari per inosservanza dell’orario di lavoro, riposi settimanali e mancato godimento delle ferie. Sono stati scoperti 9 lavoratori in nero, di cui 1 minorenne. 4 le attività sospese per gravi irregolarità in materia di sicurezza e 6 per lavoro nero. Elevate sanzioni amministrative per un totale di oltre 60mila euro. Diverse sono state le violazioni accertate in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, tra cui la mancata sottoposizione dei lavoratori alla sorveglianza sanitaria, formazione dei dipendenti sui rischi presenti sul luogo di lavoro, inosservanza dei requisiti minimi di sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro e violazione in materia di prevenzione incendi. Comminate sanzioni amministrative per un totale di oltre 242mila euro con conseguente segnalazione all’autorità giudiziaria di 35 datori di lavoro.

Inoltre, nell’ambito dell’attività di vigilanza è stata scoperta un’azienda del settore servizi di noleggio veicoli senza conducente che ha falsamente dichiarato l’assunzione anche di familiari in modo da far percepire loro le varie indennità a sostegno del reddito come malattia, disoccupazione, maternità e indennità Covid per un importo di circa 20mila euro e procurato un debito contributivo all’Inps di circa 100mila euro.

Tragedia nel Salento, schianto auto-moto tra Otranto e Martano: muore centauro 29enne

Tragedia nella notte nel Salento tra Otranto e Martano dove un 29enne ha perso la vita in un incidente stradale. La moto guidata dalla vittima si è scontrata violentemente con un’auto. Inutili i soccorsi del 118, l’impatto violento non ha lasciato scampo al giovane.

Sul posto sono intervenute due ambulanze del 118, i sanitari hanno provato a rianimarlo ma il suo cuore aveva già smesso di battere. I due mezzi coinvolti sono stati sequestrati dai Carabinieri e restano a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti.

Accoltella l’ex fidanzatina, arrestato il 22enne Giuseppe Proce. Il suo papà lo condanna: “Deve andare in carcere”

“Deve pagare mio figlio e rimanere in carcere per comprendere la gravità del suo gesto”. A parlare è il papà di Giuseppe Proce, il 22enne che ha colpito con due coltelli, in più parti del corpo, la sua ex fidanzata 21enne che ora è ricoverata in gravi condizioni. L’episodio è accaduto la notte scorsa a Racale, in provincia di Lecce. L’uomo è un militare in servizio in Marina ed è molto attivo anche nella comunità parrocchiale. Con sua moglie ha raggiunto l’ospedale dove è ricoverata la 21enne per stare accanto ai suoi genitori.

Il figlio è stato arrestato dai carabinieri per tentato omicidio. La loro relazione era durata sei anni e terminata da circa un mese. I due avevano visto la partita tra Croazia e Italia con gli amici, lui ha accompagnato lei a casa, prima di raggiungere di nuovo la comitiva. Poi il ritorno a casa dell’ex. L’aggressione è avvenuta nel giardino di casa di lei, soccorsa dai genitori la 21enne è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Gallipoli e da qui, per la gravità delle ferite, trasferita in prognosi riservata nell’ospedale di Tricase.

“Siamo sgomenti, un episodio del genere mette in pericolo l’intera comunità. Cercheremo di essere vicini alla famiglia di questa ragazza ma rimane un fatto di cronaca inatteso”, le parole del primo cittadino Antonio Salsetti.

Tentato femminicidio nel Salento, accoltellata dall’ex fidanzato nel giardino di casa: grave 21enne

Avrebbe colpito con due coltelli, in più parti del corpo, la sua ex fidanzata 21enne che ora è ricoverata in gravi condizioni. È accaduto la notte scorsa a Racale, in provincia di Lecce.

L’aggressore, un 22enne, è stato arrestato dai carabinieri per tentato omicidio. A quanto si apprende l’ex fidanzato non aveva mai accettato la fine della loro relazione durata sei anni e terminata da circa un mese. L’aggressione sarebbe avvenuta nel giardino di casa dei genitori di lei dove il giovane si sarebbe presentato con due coltelli colpendola più volte in più parti del corpo. Soccorsa dai genitori, la 21enne è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Gallipoli e da qui, per la gravità delle ferite, trasferita in prognosi riservata nell’ospedale di Tricase.

Tragedia nel Salento, accusa malore mentre fa il bagno: muore turista 75enne a Torre San Giovanni

Tragedia a Torre San Giovanni, nel Salento, dove una donna di 75 anni residente a Belluno è morta dopo aver accusato un malore mentre faceva il bagno. La vittima si trovava in vacanza in uno dei villaggi turistici della zona.

A soccorrerla per primo è stato il bagnino di un lido vicino, anche i sanitari del 118 hanno fatto il possibile per salvarla, senza successo. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e i militari della Capitaneria di porto.

Barche confiscate e sparite nel Salento: 6 denunce. Nei guai enti pubblici e associazioni no profit

Natanti confiscati agli scafisti erano stati affidati ad alcune associazioni no profit per svolgere scopi sociali e benefici, ma i finanzieri della sezione operativa navale di Gallipoli (Lecce) hanno scoperto che una unità da diporto era stata venduta per ripianare un debito, in un altro caso una barca sarebbe stata fatta sparire e un’altra era stata parcheggiata e smontata.

A conclusione dei controlli sei persone sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria ed è stata sequestrata un’imbarcazione. I finanzieri, in particolare, hanno individuato un’associazione no profit che aveva distratto un’imbarcazione affidatale in custodia giudiziale, vendendola ad una società adibita ad ormeggio e ricovero unità da diporto, allo scopo di ripianare un debito. In un’altra circostanza, i militari hanno individuato un ente pubblico a cui erano stati affidati, in custodia giudiziale, due natanti da utilizzare nell’attività di sorveglianza di un parco naturale marino regionale. Durante il controllo, l’ente non è stato in grado di giustificare la scomparsa di un natante e l’abbandono di un altro in un cantiere navale da cui mancavano tre motori.