Tragedia sfiorata in Salento, risucchiata da onda cade in mare: 12enne straniera salvata ad un miglio dalla costa

Tragedia sfiorata ieri sera a Santa Cesarea Terme dove una ragazzina belga di 12 anni è caduta in mare dopo essere stata risucchiata un’onda. La piccola stava guardando il mare in tempesta sul terrazzo di una struttura ricettiva a ridosso della scogliera in compagnia dei genitori.

Sono stati proprio loro subito a lanciare l’allarme. Una motovedetta della Capitaneria di Otranto è riuscita ad intercettare la 12enne a circa un miglio di distanza dalla costa e a salvarla.

La 12enne è stata così condotta al porto di Otranto dove ad attenderla c’era un’ambulanza del 118. La ragazzina, seppure molto provata per quanto accaduto, sta bene. Ha riportato solo alcune escoriazioni .

Tumore non le permette di mangiare e respirare, intervento di 6 ore: bimba salvata dai medici sull’asse Napoli-Bari

Non riusciva più a respirare e a mangiare la piccola paziente di un anno di vita affetta da un ampio tumore retrofaringeo salvata al Santobono a Napoli grazie a un intervento chirurgico. La bimba aveva una massa che ostruiva sia le vie aeree che l’apparato digerente e si estendeva dalla base cranio fino al collo, con aderenze alle tonsille, alle carotidi, ai nervi linguale e ipoglosso.

Sono intervenute l’equipe della Chirurgia plastica del Santobono e l’equipe della Chirurgia Maxillo-facciale del Policlinico di Bari. La piccola, nello scorso mese di ottobre, aveva iniziato a manifestare problemi respiratori come russamento e ostruzione, inizialmente attribuiti a un ingrossamento delle adenoidi.

Una situazione che, tuttavia, era andata rapidamente aggravandosi con un sensibile peggioramento delle problematiche respiratorie accompagnate da difficoltà nel deglutire e un significativo calo di peso. Campanelli di allarme che avevano richiesto ulteriori accertamenti al termine dei quali è arrivata la diagnosi: neoplasia retrofaringea.

La bimba, presa in carico all’ospedale Pausilipon era stata inizialmente trattata con chemioterapia, ma ad un successivo controllo era stato evidenziato un ulteriore ingrossamento della massa, tanto da richiedere una tracheostomia e una gastrostomia salva vita. L’unica via da percorrere era quella chirurgica. Un intervento delicatissimo, sia per la posizione del tumore che per l’estensione, effettuato dalla equipe della UOSD Chirurgia Plastica, diretta dal dr. Marcello Zamparelli, con l’equipe della Chirurgia Maxillo-facciale del Policlinico di Bari, guidata dalla professoressa Chiara Copelli, esperta in chirurgia oncologica e ricostruttiva.

“È stato necessario entrare chirurgicamente dalla mandibola che è stata prima aperta a libro e, successivamente, ricostruita con placche e viti. Un intervento che è perfettamente riuscito e ha permesso la completa rimozione del tumore senza complicanze e, soprattutto, senza che la piccola perdesse la funzionalità della mandibola stessa e degli organi coinvolti” spiega il dr. Zamparelli.

“L’asportazione della lesione è stata resa particolarmente delicata dalle dimensioni del tumore (8 cm di diametro), dalla giovanissima età della bimba, dalla sede e dagli stretti rapporti con strutture vitali (l’arteria carotide interna e la vena giugulare interna: i grossi vasi che portano e drenano sangue per e dal cervello) e con i nervi deputati al funzionamento degli organi della bocca. L’intervento, che è durato circa 6 ore, si è svolto senza complicazioni”, aggiunge Chiara Copelli. Regolare il decorso post operatorio. È stato iniziato, senza complicanze, il progressivo svezzamento dalla tracheostomia, mentre continua un percorso di alimentazione dalla gastrostomia per il recupero del peso.

“Un caso delicatissimo affrontato con elevata professionalità in tutte le fasi, dalla diagnosi all’intervento. Importante la collaborazione con la Chirurgia Maxillo-facciale del Policlinico di Bari, una sinergia che prosegue con successo e che ci permette di offrire approcci innovativi, con importanti benefici sia per il recupero post operatorio che per il miglioramento della qualità di vita dei nostri piccoli pazienti”, è il commento di Rodolfo Conenna, direttore generale dell’Aorn Santobono-Pausilipon.

“Già in passato abbiamo collaborato per casi clinici complessi con l’ospedale Santobono Pausilipon, l’equipe della Chirurgia Maxillo-Facciale del Policlinico di Bari è specializzata in interventi di chirurgia oncologica e ricostruttiva in pazienti adulti e pediatrici e come direzione abbiamo fornito tutto il supporto per una rapida e tempestiva organizzazione dell’intervento per ridare speranza alla piccola paziente”, conclude il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce.

Brindisi, chiama il 112 e minaccia di togliersi la vita: ragazzina salvata dai Carabinieri

Una ragazza ha chiamato il numero di emergenza 112 e in lacrime ha svelato di volersi togliere la vita. L’operatore è riuscito ad intrattenerla al telefono, ascoltandola e parlandole, permettendo così ad una pattuglia dei Carabinieri di arrivare sul posto.

I militari sono riusciti a salvarla e ad affidarla alla cura dei sanitari. La giovane si era già procurata delle ferite alle braccia con una lametta.

Tragedia sfiorata a Bari, sale sul terrazzo del palazzo e tenta il suicidio: anziana salvata da due poliziotti

Tragedia sfiorata a Bari nel quartiere Murat dove un’anziana ha tentato di togliersi la vita, salendo sul terrazzo di una palazzina. Un residente si è accorto della sua presenza e ha allertato la Polizia, una pattuglia era in servizio in zona e si è fiondata sul posto.

Due agenti si sono recati sul terrazzo prontamente e, dopo averla distratta, sono riusciti ad afferrarla e a metterla in sicuro.

Abbandona il sentiero principale a 1500 metri di quota: escursionista barese salvata dai Vigili del Fuoco

L’equipaggio Drago VF54 di base a Lamezia Terme ha recuperato un’escursionista barese di 30 anni con il suo cane Nala, sul monte Montea a 1500 metri di quota nel comune di Belvedere Marittimo, nel Cosentino.

La ragazza, secondo quanto appreso, durante l’escursione aveva abbandonato il sentiero principale perdendo l’orientamento nella zona boscata. Individuata la posizione della giovane dal personale dei Vigili del fuoco, la stessa in buone condizioni di salute è stata recuperata ed elitrasportata a valle ed affidata alla squadra dei vigili del fuoco del Comando di Cosenza.

Consegna il compito in classe, va in bagno e minaccia di lanciarsi dal cornicione: 14enne salvata dalla Polizia

Trascorsi diversi minuti dal suo allontanamento, la docente si è insospettita ed ha interessato i collaboratori scolastici per verificare se fosse ancora in bagno. Dopo qualche istante ci si è accorti che la ragazza si era sporta lungo il cornicione della scala antincendio esterna all’edificio, a svariati metri d’altezza, minacciando di gettarsi.

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