Samir si è fatto nuovamente avanti, inondando di audio lo smartphone di Antonio, per chiedere aiuto e di non mandare Debora al Nord (non si è recata a Milano come afferma lui) perché “vuole aiutarla”. Per l’ennesima volta ci troviamo costretti a chiudere le porte, affidando Samir alle Istituzioni.
Samir è stato arrestato. È stato fermato e bloccato dalla guardia giurata del supermercato situato in via Capruzzi, condotto in una stanza e trovato in possesso di diversa merce presa dagli scaffali. Sul posto è poi intervenuta la Polizia.
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Non possiamo più occuparci di Samir, è diventato ingestibile. Non chiedeteci più nulla privatamente, anche perché ora è seguito dalle Istituzioni. Abbiamo cercato di aiutarlo, dandogli anche una possibilità per riscattare la sua vita e renderla dignitosa, ma non l’ha sfruttata. Ora è tempo di voltare pagina e riflettere anche sul futuro di Quinto Potere.
È quasi tutto pronto per la partenza di Debora. L’abbiamo raggiunta per sentire la sua testimonianza dopo quanto accaduto con Samir qualche giorno fa fuori la Casa di Quinto Potere.
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Samir è stato cacciato non solo dalla comunità dove si trovava, ma anche dal dormitorio perché si era ubriacato e per questo ieri sera ha fatto irruzione a Casa di Quinto Potere. Sul posto è intervenuta la Polizia. Voleva a tutti i costi entrare, con tanto di rosa rossa per Debora, salvo poi minacciarla di morte.
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Purtroppo quello che temevamo si è avverato. Samir ha perso completamente la testa e da qualche giorno ha preso di mira Debora, prima presentandosi a Casa di Quinto Potere, poi insultandola e minacciandola di morte al Serd.
Sul posto erano presenti anche il 118 e la Polizia e non sono mancati i momenti di tensione. Nel video allegato il racconto di Debora, spaventata per la situazione. Anche noi siamo preoccupati e temiamo che possa accadere qualcosa di brutto.
La situazione con Samir è sfuggita di mano. Lo abbiamo accompagnato al Serd, abbiamo parlato con gli assistenti sociali e abbiamo firmato il foglio per la revoca del consenso a ricevere tutte le informazioni su di lui.
Abbiamo fatto il possibile per aiutarlo, ma ora non è più una questione di cui possiamo occuparci. È arrivato il momento di farsi da parte, avendo la certezza di aver lasciato Samir in mani sicure.
Per gli assistenti sociali Samir non è in grado di lavorare, nel mentre però nessuna Istituzione interviene. Non sa dove andare, non sa dove dormire, non sa cosa fare. Non possiamo aiutarlo, ma nonostante questo ci tartassa di messaggi, richieste e chiamate.
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La situazione di Samir sta diventando sempre più critica. Non è compatibile con la struttura dove è andato e per questo è stato respinto, lo abbiamo accompagnato dall’assistente sociale e bisogna urgentemente intervenire.
Lo abbiamo così accompagnato anche al Csm, il Centro di salute mentale, lunedì gli consegneremo il cellulare come lui da richiesto ma non possiamo farci carico di questa situazione.
Debora ha visto il servizio registrato con Samir. Tutti sono preoccupati per le sue condizioni, anche Debora nonostante la fine del loro rapporto. Si trova in una condizione particolare e ci troviamo in grande difficoltà, perché Samir continua a tempestarci di telefonate.
