Sparatoria al Bahia di Molfetta, Antonella era la nipote di Ivan: ucciso tre anni fa nella lotta tra clan

Antonella Lopez, la 19enne deceduta in seguito alla sparatoria avvenuta nella notte al Bahia Beach di Molfetta, era la nipote di Ivan Lopez, il 31enne ucciso la sera del 29 settembre 2021 sul lungomare IX Maggio sul waterfront di San Girolamo. Per il suo omicidio sono imputati il 31enne Davide Lepore e il 29enne Giovanni Didonna di Cellamare.Il primo risponde dell’accusa di essere l’ideatore e l’esecutore del delitto, il secondo invece di aver rubato l’auto usata per l’agguato e quindi di aver partecipato all’omicidio.

Lopez fu ucciso con almeno sei colpi di pistola mentre tornava a casa su un monopattino elettrico. I due imputati rispondo di omicidio pluriaggravato in concorso, con l’aggravante del metodo mafioso perché avrebbero agito per conto del clan Capriati di Bari vecchia e del clan Parisi-Palermiti del quartiere Japigia, in lotta con il clan Strisciuglio che invece aveva il predominio sui quartieri San Paolo e San Girolamo.

Nubifragio a Bari, auto resta bloccata nel “fiume”: a San Girolamo il soccorso arriva in canoa – VIDEO

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Un’auto resta bloccata nel “fiume” a causa del violento nubifragio che si è abbattuto in città nel pomeriggio. Un eroe arriva a prestare soccorso all’automobilista intrappolato in canoa. Siamo a San Girolamo, nel quartiere di Bari. Il tutto è stato ripreso da uno smartphone e pubblicato sui social da BIT Live.

Bari, festa “lurida” sul waterfront di San Girolamo. Amiu Puglia: “Oltre all’allegria serve il rispetto”

“Festa sul waterfront di San Girolamo. Oltre all’allegria, serve il rispetto”. Inizia così il post pubblicato sui social da Amiu Puglia. “Queste immagini sono state girate nei giorni scorsi dai nostri operatori, impegnati nella pulizia delle spiagge cittadine – si legge -. Qualcuno aveva festeggiato sul waterfront di San Girolamo”.

“Come si vede, possiamo anche sapere cosa fosse compreso nel menù: patatine, popcorn e altri snack perché i resti del festeggiamento, insieme a bicchieri, cartacce e piattini, sono stati lasciati dove capitava. Tanto il rispetto per Bari e per gli altri cittadini non conta – si legge -. Tanto si può fare festa e sporcare, senza la minima cura. Tanto mettere tutti i rifiuti in una busta e portarla a casa sarebbe costato troppa fatica. Tanto i cestini, in generale, sono solo arredo urbano, mica servono, mica si usano. Tanto qualcuno sarebbe passato a pulire. È ogni giorno sempre più un peccato che la scarsa attenzione di pochi offenda l’impegno di molti”.