Caso Boccia, Sangiuliano si è dimesso. Il ministro della Cultura scrive alla premier Meloni: “Decisione irrevocabile”

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è dimesso. Le dimissioni irrevocabili le ha comunicate in una lettera alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Alessandro Giuli sarà il nuovo ministro della Cultura, il giuramento è previsto alle 19.

Caro Presidente, cara Giorgia. dopo aver a lungo meditato, in giornate dolorose e cariche di odio nei miei confronti da parte di un certo sistema politico mediatico, ho deciso di rassegnare in termini irrevocabili le mie dimissioni da Ministro della Cultura. Ti ringrazio per avermi difeso con decisione, per aver già respinto una prima richiesta di dimissioni e per l’affetto che ancora una volta mi hai testimoniato. Ma ritengo necessario per le Istituzioni e per me stesso di rassegnare le dimissioni. Come hai ricordato di recente, stiamo facendo grandi cose, e lo dico come comunità politica e umana alla quale mi sento di appartenere. Sono fiero dei risultati raggiunti sulle politiche culturali in questi quasi due anni di Governo. A partire dall’aver messo fine alla vergogna tutta italiana dei musei e dei siti culturali chiusi durante i periodi di ferie, aver incrementato in appena un anno il numero dei visitatori dei musei (più 22 per cento) e gli incassi degli stessi (più 33 per cento). A dicembre a Milano aprirà palazzo Citterio acquistato dal ministero nei primi anni Settanta e poi rimasto inutilizzato per decenni. Sono ben avvianti grandi progetti come l’ex Albergo dei Poveri di Napoli, l’ampliamento degli Uffizi in altre sedi e l’investimento per la Biennale di Venezia. Per la prima volta in Italia sono state organizzate grandi mostre su autori e personaggi storici che la sinistra aveva ignorato per ragioni ideologiche. Sono consapevole, inoltre, di aver toccato un nervo sensibile e di essermi attirato molte inimicizie avendo scelto di rivedere il sistema dei contributi al cinema ricercando più efficienza e meno sprechi. Questo lavoro non può essere macchiato e soprattutto fermato da questioni di gossip. Le Istituzioni sono un valore troppo alto e non devono sottostare alle ragioni dei singoli. Io ho bisogno di tranquillità personale, di stare accanto a mia moglie che amo, ma soprattutto di avere le mani libere per agire in tutte le sedi legali contro chi mi ha procurato questo danno, a cominciare da un imminente esposto alla Procura della Repubblica, che intendo presentare. Qui è in gioco la mia onorabilità e giudico importante poter agire per dimostrare la mia assoluta trasparenza e correttezza, senza coinvolgere il Governo. Mai un curo del Ministero è stato speso per attività improprie. L’ho detto e lo dimostrerò in ogni sede. Non solo. Andrò fino in fondo per verificare se alla vicenda abbiano concorso interessi diversi e agirò contro chi ha pubblicato fake news in questi giorni”.

Terremoto in Molise, oggi si celebra la Giornata della Memoria: delegazione del Municipio IV a Colletorto e San Giuliano

Oggi una delegazione del Municipio IV di Bari, composta anche dal coro scolastico “In…canto” della scuola primario Dalesio di Carbonara, ha partecipato alle celebrazioni della Giornata della Memoria nei Comuni di Colletorto e San Giuliano di Puglia in Molise, istituita per ricordare i 27 alunni e la loro insegnante Carmela Ciniglio, morti tragicamente durante il terremoto del 31 ottobre 2002.

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Terremoto di magnitudo 4.6 nel Molise, trema anche la Puglia. Gli esperti: “Simile a San Giuliano nel 2022”

Il meccanismo alla base del terremoto di magnitudo 4.6 avvenuto in Molise alle 23,52 della notte scorsa, è simile a quello che ha generato il sisma di magnitudo di 6.0 del 2002, vicino al comune di San Giuliano di Puglia, quando la scossa raggiunse una. Lo ha detto all’ANSA Claudio Chiarabba, direttore del Dipartimento terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha disposto per oggi – a fini precauzionali e per procedere ad accurati sopralluoghi in seguito alla forte scossa sismica avvenuta ieri sera – la sospensione delle attività didattiche degli istituti scolastici di ogni ordine e grado pubblici, parificati, paritari e degli asili nido pubblici e privati. Al momento non si segnalano danni.

“Il terremoto ha avuto origine nella zona di passaggio tra la catena appenninica e la zona adriatica, a una profondità di 23 chilometri. È proprio questa maggiore profondità – dice Chiarabba – che ha permesso alla scossa di propagarsi in un’area abbastanza vasta”. Il sisma è stato infatti avvertito anche in Puglia, Campania, Abruzzo e Lazio. Il terremoto di questa notte è stato di tipo trascorrente, “si tratta cioè dello scivolamento orizzontale tra due blocchi”, spiega il ricercatore. La prima scossa, con epicentro a Montagano, a quasi 10 chilometri da Campobasso, è stata seguita da repliche di magnitudo compresa fra 2.0 e 2.6. La più recente, di magnitudo 2.4, è stata registrata questa mattina alle ore 06,54, sempre con epicentro a Montagano. “Si tratta di un comportamento normale, ma è troppo presto per capire quanto rapidamente diminuirà il fenomeno”, ha osservato Chiarabba. Il terremoto era stato preceduto nei giorni scorsi da scosse più piccole, localizzate tra i comuni di Sant’Elia a Pianisi e Ripabattoni (sempre in provincia di Campobasso), che non hanno superato magnitudo 3.1. Nella giornata di ieri, ad esempio, erano stati registrati tre eventi di questo tipo: due a Sant’Elia a Pianisi, avvenuti alle 00,23 e alle 02,20 rispettivamente con magnitudo 2.1 e 3.1, e uno alle 03,55 a Ripabattoni, con magnitudo 2.0.