Sanità Puglia, carenza di infermieri. Nursind: “Subito stabilizzazioni e prorogare contratti in scadenza”

“La pandemia ha rappresentato un momento di grave difficoltà per tutta la sanità italiana e ancor più per la sanità pugliese che, come noto, sconta una carenza di personale di tutti i profili. Tuttavia, il profilo sanitario maggiormente carente, che sconta le maggiori conseguenze del blocco prolungato del turnover, è proprio quello infermieristico. Le assunzioni straordinarie messe in atto in occasione della pandemia, hanno consentito il superamento delle difficoltà contingenti e, a emergenza terminata, hanno contribuito a mantenere un livello accettabile delle cure. Orbene, nonostante gli impegni dichiarati e sottoscritti con le OO.SS. da parte dell’Assessorato alla Salute, a tutt’oggi le procedure di stabilizzazione sono in grave ritardo in quasi tutte le aziende sanitarie, ad eccezione della ASL Foggia che proprio in data di ieri ha avviato la procedura di stabilizzazione del personale avente i requisiti. Purtroppo, molti contratti sono prossimi alla scadenza e la mancanza di quei lavoratori non potrà che avere un impatto negativo sulla tenuta complessiva del sistema”.

Inizia così la denuncia in una nota del coordinatore regionale di Nursind Puglia (il sindacato delle professioni infermieristiche), dott. Francesco Balducci. “Ma la problematica non riguarda solo il personale sanitario delle aziende pubbliche, anche molti dipendenti delle sanitaservice (ausiliari addetti alle pulizie) vedono i loro contratti in scadenza a breve termine e, anche in questo caso, la mancanza di questo personale impatterà negativamente sul sistema, peggiorando la qualità igienico sanitaria degli ambienti all’interno degli ospedali e delle strutture sanitarie in generale – ha aggiunto -. Considerato quanto sopra, per evitare il rischio di gravi disservizi, si chiede la stabilizzazione del personale avente diritto in tutte le aziende sanitarie della regione e la contestuale proroga di tutti i contratti in scadenza, compresi anche quelli delle sanità service. In difetto, nei prossimi giorni saranno messe in atto tutte le forme di protesta consentite”.

Sanità, appalti truccati a Foggia: a giudizio 8 imputati tra loro anche Vitangelo Dattoli

Il gup del Tribunale di Foggia, Antonio Sicuranza, ha rinviato a giudizio gli otto imputati, tra cui l’allora direttore generale del policlinico di Foggia, Vitangelo Dattoli, nell’inchiesta ‘Icaro’ sulle gare bandite da Asl Foggia e Policlinico Riuniti, tra il 2019 e il 2020, per l’affidamento del servizio quadriennale di elisoccorso da 36 milioni di euro e il servizio quadriennale di trasporto di organi da 2 milioni e 600 mila euro. Al centro dell’inchiesta l’Alidaunia, società di trasporto aereo operativa sul territorio dagli anni 70, che vinse la prima gara, poi revocata in seguito all’inchiesta, e perse la seconda. La procura, che chiese e ottenne gli arresti domiciliari per sei indagati nel blitz del 13 dicembre del 2021, contesta agli 8 imputati, a vario titolo, i reati di turbativa d’asta, falsità ideologica e rivelazione dei segreti di ufficio. Secondo l’accusa era stata “creata una corsia parallela e riservata per rendere l’Alidaunia predestinata ad aggiudicarsi le gare all’insaputa dei concorrenti”. A sei mesi (pena sospesa) è stato condannato con rito abbreviato Attilio Dal Maso, dipendente del policlinico. Per gli altri otto imputati il processo inizierà il prossimo 12 gennaio a Foggia. Oltre all’ex direttore Dattoli, saranno a processo Roberto e Roberta Valentina Pucillo, padre e figlia, rispettivamente amministratore unico e procuratore di Alidaunia; Antonio Apicella, cognato di Pucillo; Rita Acquaviva, funzionario Asl Foggia; Costantino Quartucci, Salvatore D’Agostino e l’avvocato Luigi Treggiari.