Omicidio Sarah Scazzi, il fratello Claudio si commuove per la serie: “Stupenda ha reso giustizia alla mia famiglia”

“Un plauso a Leonardo Bianconi che mi ha impersonato nella serie televisiva”. Questo il commento pubblicato su Instagram da Claudio Scazzi, allegato alla fotografia in cui l’attore che lo interpreta abbraccia Federica Pala, Sarah Scazzi nella serie “Qui non è Hollywood” targata Disney+. Il fratello della 15enne uccisa il 26 agosto 2010 ad Avetrana è il primo della famiglia Scazzi ad esporsi e a pronunciarsi sulla serie che ha fatto tanto discutere prima e durante la sua messa in onda.

“La serie è stupenda. È capitato anche a me di commuovermi, ha reso giustizia a Sarah e alla famiglia Scazzi”, scrive poi ai suoi followers nei commenti. Solitamente non parla tanto, si espone poco sulla tragedia della sorella e in una recente intervista concessa a Fan Page, il 26 agosto 2024, ha ribadito di sostenere la tesi dei giudici che hanno portato alle condanne di Sabrina Misseri e Cosima Serrano per omicidio, oltre a quella di Michele Misseri per l’occultamento del corpo.

Omicidio Sarah Scazzi, via Avetrana dal titolo. Il Sindaco: “Rimozione da ogni forma di pubblicità già diffusa”

“Riteniamo di aver, quantomeno allo stato, preservato l’immagine della comunità che rappresento, fermo restando che proseguiremo in ogni sede competente, ove necessario, per la tutela dei diritti dei miei concittadini. Faremo in modo che il nome Avetrana venga rimosso da ogni forma di pubblicità, già diffusa, dell’evento cinematografico in questione, perché Avetrana non si può e non si deve identificare solo con il terribile fatto di cronaca”. Lo comunica il sindaco Antonio Iazzi dopo aver appreso che il titolo della serie sull’omicidio di Sarah Scazzi sarà ‘Qui non è Hollywood’ e quindi non più ‘Avetrana-Qui non è Hollywood’.

Il sindaco Antonio Iazzi precisa in una nota “di aver appreso, da un comunicato ufficiale riportato da ANSA, che la Disney Plus e la casa produttrice hanno dato piena esecuzione al provvedimento cautelare del Tribunale di Taranto, così riconoscendo la fondatezza della domanda cautelare proposta dal Comune di Avetrana, nonché del conseguente provvedimento del giudice, dapprima sospendendo l’originaria messa in onda della serie Tv e, successivamente, riprogrammando la messa in onda della medesima serie solo col il nome ‘Qui non è Hollywood’, eliminando dal titolo il nome della cittadina Avetrana”. “Credo – evidenzia – si tratti di un caso unico in Italia. Tutte le notizie diffuse in ordine a casi analoghi non appaiono, invero, assolutamente paragonabili a quella oggetto del contenzioso pendente per i tratti peculiari che lo contraddistinguono”.

“In questo periodo – evidenzia il sindaco – si è diffuso sul web un l’hashtag ‘#IOSonoAvetrana…non solo un nome’; genera una forte emozione sentire il senso di appartenenza della mia gente, per la difesa dell’immagine del territorio e della dignità della comunità”. “Un sincero ringraziamento – conclude – al pool difensivo: professor avvocato Fabio Saponaro, avvocato Stefano Bardaro e professor avvocato Luca Bardaro per la professionalità, la dedizione e la passione con la quale stanno affrontando tale disputa”.

Omicidio Sarah Scazzi, via Avetrana dal titolo: la serie sarà disponibile dal 30 ottobre su Disney+

In ottemperanza al provvedimento emesso dal Tribunale di Taranto e in attesa dell’udienza fissata per il 5 novembre, Groenlandia e Disney informano che il titolo della serie sarà ora ‘Qui non è Hollywood’ e sarà disponibile in Italia dal 30 ottobre sulla piattaforma Disney+”: lo si legge in una nota ufficiale. Diretta dal regista Pippo Mezzapesa, che ne ha scritto anche la sceneggiatura insieme ad Antonella W. Gaeta, Davide Serino, Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni, la serie – continua la nota ufficiale – è prodotta da Matteo Rovere, una produzione Groenlandia.

‘Qui non è Hollywood’ è interpretata da Vanessa Scalera, nel ruolo di Cosima Misseri, Paolo De Vita in quello di Michele Misseri, Giulia Perulli nei panni di Sabrina Misseri, Imma Villa in quelli di Concetta Serrano, Federica Pala nel ruolo di Sarah Scazzi; Anna Ferzetti è invece la giornalista Daniela, Giancarlo Commare è Ivano e Antonio Gerardi interpreta il Maresciallo Persichella. La serie è basata sul libro Sarah la ragazza di Avetrana, scritto da Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni ed edito da Fandango Libri. Marracash è autore e interprete di La Banalità del Male, end credit song di Qui non è Hollywood. Il brano nasce dalla collaborazione tra Marracash e il produttore Marz, che ne ha creato la musica.

“Un efficace sistema di parental control – conclude la nota – assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre alla modalità junior già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite Pin, per garantire massima tranquillità ai genitori”.

Omicidio Sarah Scazzi, stop alla serie tv su Disney+. La produzione non ci sta: “Faremo valere le nostre ragioni”

“Per ottemperare al provvedimento emesso in assenza di contraddittorio tra le parti dal Tribunale di Taranto, il lancio della serie attualmente intitolata Avetrana – Qui non è Hollywood è rinviato”. Lo rendono noto la casa di produzione Groenlandia e Disney, che avrebbe dovuto trasmettere la serie dal 25 ottobre sulla sua piattaforma streaming, precisando che “le parti non concordano con la decisione del Tribunale e faranno valere le proprie ragioni nelle sedi competenti”.

Omicidio Sarah Scazzi, ricorso del Comune di Avetrana: chiesti lo stop e il cambio titolo della serie su Disney+

L’amministrazione comunale di Avetrana (Taranto), attraverso i suoi avvocati, ha depositato un ricorso cautelare d’urgenza per chiedere la rettifica della denominazione della serie tv ‘Avetrana – Qui non è Hollywood’ e la sua “sospensione immediata”. Lo annuncia in una nota il sindaco Antonio Iazzi. La serie parla dell’omicidio della quindicenne Sarah Scazzi, avvenuto nel comune tarantino nell’agosto 2010, e sarà trasmessa sulla piattaforma Disney+ a partire dal 25 ottobre.

“Risulta indispensabile visionarla in anteprima – scrive ancora il sindaco – al fine di appurare se l’associazione del nome della cittadina all’adattamento cinematografico susciti una portata diffamatoria rappresentandola quale comunità ignorante, retrograda, omertosa, eventualmente dedita alla commissione di crimini efferati di tale portata, contrariamente alla realtà”.

La comunità di Avetrana, scrive ancora il sindaco, “ha da sempre cercato di allontanare da sé i tanti pregiudizi dettati dall’omicidio, dal momento che la tragedia destò sgomento nella collettività, interessata da una imponente risonanza mediatica, che stimolò l’ente a costituirsi parte civile nel processo penale a carico di Misseri Michele” e degli altri imputati. “La messa in onda del prodotto cinematografico – si legge ancora – rischia invece di determinare – prescindendo anche dal contenuto che al momento si ignora – un ulteriore attentato ai diritti della personalità dell’ente comunale, accentuando il pregiudizio che il titolo già lascia presagire nel catapultare l’attenzione dell’utente sul territorio più che sul caso di cronaca”.

Misseri è ad Avetrana: Zio Michele torna a vivere nella villa in cui fu uccisa Sarah Scazzi

Michele Misseri questa mattina è tornato nella villetta di via Deledda, ad Avetrana, dove il 26 agosto 2010 fu uccisa la nipote Sarah Scazzi, di 15 anni. Lo apprende l’ANSA da fonti investigative. Il 69enne era uscito dal carcere di Lecce domenica scorsa dopo aver scontato una condanna definitiva a 8 anni di reclusione per soppressione di cadavere (beneficiando di una riduzione detentiva di 696 giorni), ma non aveva fatto rientro subito nella sua abitazione.

Zio Michele in alcune interviste televisive rilasciate dopo la scarcerazione è tornato ad autoaccusarsi dell’omicidio e ad affermare che sua moglie Cosima Serrano e sua figlia Sabrina, condannate all’ergastolo, sono in carcere da innocenti. Il 69enne dovrebbe essere raggiunto da un avviso orale, emesso dal questore di Taranto, come monito a mantenere una condotta conforme alla legge.