Follia a Taranto, sasso lanciato contro bus e finestrino rotto: le schegge feriscono un’anziana

Un sasso è stato lanciato, ieri sera, contro un autobus della linea 8 a Taranto, mandando in frantumi uno dei finestrini. Le schegge hanno ferito lievemente un’anziana che è stata medicata sul posto dai sanitari del 118, non c’è quindi stato bisogno del trasporto al pronto soccorso.

L’episodio è avvenuto poco prima delle 20 in via Lago Maggiore, zona Salinella, non distante dallo stadio Erasmo Iacovone. Sul posto è intervenuta la polizia che ha raccolto le dichiarazioni dei testimoni e avviato le indagini. Il sasso è stato poi trovato all’interno del bus. L’episodio è stato stigmatizzato da Kyma Mobilità, la società partecipata che si occupa del trasporto pubblico.

Follia a Brindisi, sasso contro autobus: conducente ferito dai frammenti di vetro. Indaga la Polizia

Un grosso sasso è stato lanciato questa mattina contro un autobus della Stp, nel quartiere Paradiso a Brindisi, ed ha infranto un vetro del mezzo. I frammenti hanno investito il conducente che è stato ferito ed è stato condotto in ospedale.

Secondo l’azienda Stp il responsabile sarebbe un passeggero sceso pochi secondi prima alla fermata. Lo stesso uomo sarebbe poi fuggito. Personale dell’azienda ha assistito i passeggeri che si trovavano a bordo dell’autobus. Sull’accaduto è stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine che indagano ora per risalire all’autore del gesto.

“Questo ennesimo atto teppistico giunge a meno di dieci giorni dall’ultimo episodio, verificatosi lo scorso 29 gennaio in via Egnazia, sempre nel rione Paradiso – afferma la presidente della Stp di Brindisi, Alessandra Cursi – ed è evidente che esiste un problema reale perché è nostro dovere assicurare l’incolumità del personale viaggiante e dei passeggeri che viaggiano a bordo dei nostri mezzi”.

“Sono certa che le forze dell’ordine sapranno individuare l’autore di questa ennesima bravata, mentre diventa non più rinviabile – conclude – l’adozione di forme di tutela per chi sceglie il mezzo pubblico e per chi ci lavora, soprattutto nelle zone più a rischio che, sulla base di quanto accaduto fino ad oggi, sono facilmente individuabili”.