La condanna di Saverio Mesecorto, il 52enne barese imputato dell’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e rapina della 81enne Anna Lucia Lupelli, è stata ridotta a 23 anni di reclusione dai 27 inflitti in primo grado.
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Saverio Mesecorto, il 51enne barese accusato di aver ucciso il 13 settembre 2021 la 81enne Anna Lucia Lupelli, è stato condannato dalla Corte di Assise di Bari alla pena di 27 anni di reclusione.
La donna fu trovata morta nella sua casa in via Gabrieli uccisa con 8 coltellate. Mesecorto, reo confesso, era stato fermato due giorni dopo il delitto ed è stato ritenuto responsabile anche del reato di rapina. Ha assistito all’udienza collegato in videoconferenza dal carcere.
Secondo le indagini condotto dalla Squadra mobile, coordinate dal pm Claudio Pinto, il 51enne, impiegato nel condominio da 10 anni, sarebbe entrato in casa dell’anziana con il pretesto di chiedere un bicchiere d’acqua. In realtà era armato e voleva rapinarla e ucciderla.
La Corte lo ha condannato anche al risarcimento delle parti civili costituite, le due figlie della vittima, una delle quali presente in aula alla lettura del dispositivo, e l’associazione antiviolenza ‘Fermi con le mani’, disponendo provvisionali di 20mila euro per ciascuna delle due figlie e di 1000 per l’associazione.
Omicidio a Carrassi, 81enne uccisa con 8 coltellate: chiesti 27 anni per Mesecorto
I giudici, dopo la requisitoria e l’arringa, hanno rinviato al 20 settembre per repliche e sentenza.
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Si tornerà in aula il 4 luglio per sentire come testimoni le due figlie di Mesecorto, con le quali l’uomo si era confidato dopo il delitto e che hanno contribuito alle indagini.
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Secondo le ricostruzioni l’uomo, addetto delle pulizie del palazzo dove viveva la vittima, entrò nell’abitazione con la scusa di bere un bicchiere d’acqua e uccise l’81enne rapinandola e portando via circa 1500 euro.
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